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«Puntiamo sulle reti, dal gas ai telefoni Ecco i piani di F2i per le infrastrutture»
Chessidice in viale dell’ Editoria
«Puntiamo sulle reti, dal gas ai telefoni Ecco i piani di F2i per le infrastrutture»
Corriere della Sera
FRANCESCA BASSO
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Se un settore legato alle infrastrutture ha bisogno di consolidamento, lì troviamo in azione F2i, la società di gestione del risparmio guidata dall’ amministratore delegato Renato Ravanelli: «Un team italiano che investe in Italia risorse provenienti da investitori istituzionali, molti dei quali stranieri», spiega. L’ ultimo ambito è quello delle telecomunicazioni, dopo gli aeroporti, la rete gas, le infrastrutture tecnologiche, le autostrade, il servizio idrico, la produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico, solare e biomasse) e le infrastrutture sociali (assistenza socio-sanitaria). A metà luglio F2i, attraverso la controllata 2i Towers, ha annunciato un’ Opa da 1,6 miliardi di euro su Ei Towers, che partirà il 27 agosto per chiudersi il 5 ottobre. «Vogliamo creare il primo operatore italiano indipendente e leader nelle infrastrutture per il digitale terrestre e le telecomunicazioni, un settore strategico per l’ Italia». Riparte così il risiko sulle torri. Sempre a luglio Edizione (la holding della famiglia Benetton) ha preso il controllo del 29,9% della spagnola Cellnex e negli stessi giorni hanno visto un’ impennata le azioni di Rai Way, la società delle torri broadcast della Rai oggetto di un tentativo fallito di Opa da parte di Ei Tower nel 2015. Perché entrate anche nelle telecomunicazioni? «In realtà nelle telecomunicazioni ci siamo già con la piattaforma Irideos, attiva nei servizi a banda larga e di data center alle imprese. L’ operazione Ei Towers è diversa. Se l’ Opa andrà a buon fine, Mediaset cederà il controllo delle torri Ei Towers a F2i che gestirà l’ infrastruttura con criteri di mercato e indipendenza: in Ei Towers noi avremo il 60% mentre Mediaset il 40%, passando da azionista di controllo a secondo azionista. Sul tavolo ci sono 2.300 torri broadcasting e oltre mille per telefonia mobile distribuite su tutto il territorio nazionale. Anche in questa operazione F2i, che agisce con il Terzo Fondo, è stato catalizzatore di capitali nazionali ed esteri su piattaforme infrastrutturali a guida italiana». Qual è il vostro obiettivo? «Il settore si sta già muovendo, c’ è grande interesse per la telefonia mobile. Nascerà una rete di trasmissione neutrale, aperta, non verticalmente integrata, pronta a valutare in futuro aggregazioni. La nostra è una proposta significativa, il prezzo è 57 euro per azione, il 19% in più rispetto al valore degli ultimi sei mesi. Il nostro obiettivo è il delisting di Ei Towers, che permetterà la semplificazione degli assetti proprietari e una gestione più flessibile». Cosa succede se non raggiungerete la soglia del 90% che vi siete prefissati? «Potremo rinunciarvi e acquistare un quantitativo inferiore di azioni ma sufficiente per fondere Ei Towers in 2i Towers e raggiungere comunque il delisting». Quali sono i vantaggi di questa operazione? «Si separano le attività che erano verticalmente integrate perché i rilevanti investimenti in tecnologia chiamano attenzione sul core business. Nelle infrastrutture mettersi insieme, fare rete e realizzare economie di scala è fondamentale per essere competitivi. Questo vale per tutti i settori». Anche nell’ energia e nelle reti gas? «La frammentazione non favorisce mai efficienza e qualità del servizio. L’ obiettivo di F2i è mettere a rete le infrastrutture esistenti e svilupparle. I nostri investitori sono prevalentemente fondi pensione, assicurazioni, fondazioni bancarie, investitori di lungo termine che si fidano del team italiano e del sistema Paese». Dunque negli ultimi mesi, in coincidenza del nuovo governo, gli investitori esteri non hanno dato segni di preoccupazione? «Abbiamo ricevuto molte domande da parte degli investitori, vogliono capire cosa sta succedendo. Li abbiamo tranquillizzati spiegando che i fondamentali dell’ Italia sono solidi e che il debito elevato si contrappone alla ricchezza diffusa di famiglie e imprese. Certo, chi investe in infrastrutture ha bisogno di sapere che il Paese è stabile e soprattutto che non accadrà più quanto successo in passato quando per correggere gli incentivi troppo generosi concessi alle rinnovabili sono state fatte leggi retroattive. Confidiamo invece in nuove norme chiare che favoriscano gli investimenti a supporto dello sviluppo tecnologico». Vi state muovendo anche sull’ utility Ascopiave ma i Comuni non sembra l’ abbiano presa bene. «Non vogliamo fare alcuna forzatura e saremo rispettosi delle decisioni che si prenderanno a livello locale. È tuttavia anacronistico pensare che in un settore infrastrutturale ed energetico si possa ancora operare con una prospettiva solida se si è di piccole dimensioni. In tutti i principali Paesi europei le utility sono dei colossi. Il Veneto ha bisogno di un operatore regionale forte sia per dimensione degli asset gestiti che per che solidità finanziaria. F2i vuol favorire un processo di aggregazione a livello locale. L’ alternativa è che arrivino concorrenti esterni e sfruttino la debolezza altrui. Il rapporto di F2i con le amministrazioni locali è stato sempre di grande positività, come dimostra la nostra storia negli aeroporti di Milano, Torino, Napoli e Alghero. Siamo partner affidabili».
IN BREVE
Il Sole 24 Ore
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Editoria Comunicazione Consob al Sole 24 Ore Ieri è stata notificata alla società Il Sole 24 Ore spa da parte di Consob la comunicazione di avvio del procedimento finalizzato all’ adozione della misura di cui all’ art. 154-ter, comma 7 del D. Lgs. n. 58/98. Il predetto procedimento riguarda la rilevazione da parte di Consob di alcune criticità in relazione alle valutazioni effettuate in occasione del bilancio 2015 e, conseguentemente, nella successiva modalità di rilevazione di alcune correlate svalutazioni nel bilancio 2016 nonché, per effetto di quanto precede, nei dati comparativi del bilancio consolidato 2016 presentati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017. In relazione a quanto sopra rappresentato la società si riserva di presentare alla Consob le proprie osservazioni. CARIGE Anselmi lasciò per Veneto Banca Il banchiere Beniamino Anselmi precisa che nel 2016 lasciò il cda di Banca Carige non per disaccordi con Vittorio Malacalza ma per assumere di li’ a poco la presidenza di Veneto Banca su indicazione del fondo Atlante.
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Italia Oggi
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Elliott, il fondo ha l’ 8% di Nielsen. L’ hedge fund guidato da Paul Singer detiene l’ 8% della società internazionale specializzata in ricerche di mercato nel settore televisivo. Il suo obiettivo è, secondo indiscrezioni di mercato, spingere la compagnia a mettersi in vendita, dopo che alcuni interessi sono stati già espressi. La partecipazione vale 640 milioni di dollari (561,6 mln di euro). Il titolo Nielsen è stato ritirato dalla borsa di New York nel 2006, poi reinserito nel 2011 e oggi ha una capitalizzazione di circa 8 miliardi di dollari (7 mld di euro). Elliot crede che Nielsen non sia in grado di tenere il passo delle sue dirette competitor, di fronte all’ evoluzione dei network di vendita e dei consumi di contenuti tv. Intanto, a fine anno, è stato già annunciato che l’ attuale ceo Mitch Barns rassegnerà le dimissioni. Le ricerche per il successore sono già state avviate. La Coppa di Lega inglese su Dazn. La Coppa di Lega inglese fa il suo debutto su Dazn, la piattaforma di sport in streaming live e on demand lanciata negli scorsi giorni in Italia. Dazn trasmetterà questa settimana in esclusiva tre partite, che saranno disponibili sia in modalità live che on demand. I primi due match, Leeds United-Bolton e Yeovil Town-Aston Villa, sono in programma oggi. Giovedì sarà invece la volta di Sunderland e Sheffield Wednesday. Conosciuta anche come Carabao Cup, la Coppa di Lega inglese è una delle tre competizioni principali del calcio d’ oltremanica, insieme alla Premier League e alla FA Cup, e vede al via tutte le 92 squadre che partecipano ai campionati professionistici inglesi. Dazn proporrà i migliori match della Coppa di Lega, così come la FA Cup. New York Post, tutto esaurito per la sovracopertina promozionale con Supreme. È il sogno di ogni editore: esaurire nelle prime ore del mattino tutte le copie disponibili in edicola del proprio quotidiano. Anche se i lettori non si sono precipitati a comprarle per le notizie stampate sopra. Così è successo ieri al quotidiano americano della News Corp, il 4° per importanza negli Stati Uniti, che per la prima volta ha fatto uscire la sua prima pagina avvolta in una sovracopertina pubblicitaria. L’ inserzionista era Supreme, marchio di abbigliamento giovanile che, graficamente, assomiglia pure alla testata del giornale. Sarà perché era la prima iniziativa del genere per il New York Post, sarà per l’ appealing di Supreme, alla fine le copie erano disponibili solo online al costo di 10-12 dollari (invece che l’ usuale 1 $ per l’ edizione del lunedì). Nove, la Supercoppa di Spagna al 4,63%. La finale di Supercoppa di Spagna, Barcellona-Siviglia (terminata 2-1), in onda su Nove domenica sera alle ore 22 ha totalizzato il 4,63% di share con 560 mila ascoltatori medi. Nove durante lo slot della partita è risultato sesto canale nazionale. Rai1, Viaggio nella Chiesa di Francesco. A Venezia, con la Biennale di Architettura, il dialogo tra fede, spiritualità ed arte. A Ginevra, in Svizzera, l’ affascinante storia di uno Stradivari del 1720 che diventerà «il violino della Pace». A Selinunte, tra i templi siciliani, le radici di religioni perdute. È dedicata al dialogo con la contemporaneità la puntata Speciale di Viaggio nella Chiesa di Francesco, il programma di Massimo Milone, regia di Nicola Vicenti, che Rai Vaticano propone, su Rai1, alle 00,30 di domani e, in replica su Rai Storia, il 19 agosto alle 12,30. Infinity celebra i 75 anni di Robert De Niro. L’ attore due volte premio Oscar spegne il 17 agosto 75 candeline, su Infinity una selezione di titoli con protagonista l’ attore: da Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese a L’ ombra del potere – The Good Shepard di cui De Niro è regista e protagonista insieme a Matt Damon e che ricostruisce la nascita della Cia. A settembre il primo ciak di Diavoli, la serie Sky Italia-Lux Vide. Sky Italia e Lux Vide hanno annunciato la serie originale Diavoli le cui riprese inizieranno a fine settembre con il primo ciak battuto a Londra. La serie in dieci episodi, basata sull’ omonimo best seller di Guido Maria Brera, è una storia di finanza, potere e disinganni e sarà co-finanziata e distribuita a livello internazionale da Sky Vision ed è realizzata in collaborazione con Orange Studio. Il cast avrà come protagonisti Patrick Dempsey (Grey’ s Anatomy), e Alessandro Borghi, apprezzato da pubblico e critica per le sue interpretazioni in Non essere cattivo, Suburra, Fortunata e The Place. Diavoli sarà ambientata nella sede londinese di una grande banca americana. Mondadori, acquistate 24.500 azioni proprie. Dal 6 al 10 agosto scorsi, tramite l’ intermediario Equita Sim, Mondadori ha acquistato sul mercato 24.500 azioni proprie a un prezzo medio unitario di 1,4326 euro, per un investimento complessivo di 35.098,5 euro. È quanto emerge da una nota della casa editrice di Segrate, che ricorda come gli acquisti siamo avvenuti nell’ ambito dell’ autorizzazione che il cda ha ottenuto nel corso dell’ ultima assemblea generale. Complessivamente, Mondadori detiene 1,071 milioni di azioni proprie, che corrispondono a una partecipazione dello 0,4096%.
L'articolo Rassegna Stampa del 14/08/2018 proviene da Editoria.tv.