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Rassegna Stampa del 09/11/2017

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Indice Articoli

Editoria, QN sbarca in Campania Abbinamento con ‘La Città’

Cai Mingzhao incontra a Pechino Paolo Panerai, a.d. di Class Editori

Chessidice in viale dell’ Editoria

Radio, ascolti ancora nel caos

Tv: -2,7%. Discovery +9,4%, Mediaset e La7 -0,8%, Sky -4,4%, Rai -10,3%

News online, nel dopo-ferie +5%

La classifica dei quotidiani più diffusi a settembre (Ads, carta+digitale). Bene Sole 24 Ore, Avvenire e Secolo. Finisce l’ effetto calciomercato, in picchiata gli sportivi

Investimenti pubblicitari in calo del 3,3% nei primi nove mesi dell’ anno. Stampa sempre negativa, la tv recupera terreno, prosegue la crescita della radio. I dati Nielsen (INFOGRAFICHE)

Voto a Ostia nel caos, cronista picchiato

Ostia tra voto e violenza il fratello del boss pesta la troupe della Rai

Ostia, cronista Rai aggredito dal fratello del boss Spada

Giornalista aggredito. L a solidarietà non basta

Testate giornalistiche

Cronista della Rai picchiato dal clan che terrorizza Ostia

La testata, poi le minacce la sfida del clan di Ostia “Giornalisti, pazienza finita”

Voto a Ostia, reporter Rai aggreditoPolitica in allarme: episodio gravissimo

Nasce “RepTv Sport” dal ciclismo al pugilato 200 eventi in diretta

Ostia, troupe Rai aggredita dal clan Spada

Comunicato del Cdr

Ostia violenta, giornalisti picchiati da uno degli Spada

Editoria, QN sbarca in Campania Abbinamento con ‘La Città’

Il Resto del Carlino

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SALERNO QUOTIDIANO NAZIONALE arriva in Campania: a partire da domani i lettori di Salerno e provincia troveranno in edicola QN Il Giorno in abbinamento con il loro quotidiano La Città. L’ accordo testimonia il dna di QN – Quotidiano Nazionale, giornale nato con la vocazione di sviluppare nuove alleanze con le testate del territorio, e diventare un partner di riferimento per gli editori locali apportando l’ autorevolezza delle proprie firme e la ricchezza della propria informazione nazionale e internazionale per la creazione di un network di stampa indipendente. LA NUOVA partnership nasce dall’ incontro tra Andrea Riffeser Monti, ad del Gruppo Poligrafici Editoriale – editore di Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo – e Vito Di Canto, distributore de La Città, il quotidiano che racconta Salerno e la sua Provincia, fondato nel 1996. «Grazie a questo accordo – ha dichiarato Andrea Riffeser Monti – sarà ancora più evidente per gli altri editori la necessità di offrire ai propri lettori non solo l’ informazione locale, ma anche il valore aggiunto di un quotidiano che si contende la leadership del mercato italiano con il Corriere della Sera». LA SOCIETÀ DI CANTO è nata grazie alla passione di Vito Di Canto, che ha saputo fare del suo mestiere un’ impresa, oggi tra le più accreditate presso il mondo editoriale italiano. L’ efficienza del sistema di distribuzione della Di Canto si basa sull’ utilizzo di attrezzature di ultima generazione, tra cui il software i2.zero (i2punto0@dicantospa.it), disponibile on line, in grado di gestire in maniera puntuale una rete che abbraccia un vasto territorio, provvedendo inoltre alla certificazione di tutta la resa macerata. La Di Canto, pertanto, costituisce un punto nevralgico di comunicazione con tutti gli attori della filiera, dalle agenzie di stampa, ai fornitori, ai rivenditori. Oggi l’ agenzia programma, pianifica e distribuisce pubblicazioni italiane ed estere in tutte le rivendite di giornali dei comuni del Mezzogiorno. CON QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo, la Poligrafici Editoriale è protagonista nelle regioni italiane tra le più interessanti dal punto di vista della pianificazione pubblicitaria, grazie agli altissimi livelli di reddito sia familiare che pro-capite e all’ alta propensione al consumo. Il Gruppo completa la propria offerta sull’ on line con la propria controllata Monrif.net e nella raccolta pubblicitaria con SpeeD, Società Pubblicità Editoriale e Digitale.

Cai Mingzhao incontra a Pechino Paolo Panerai, a.d. di Class Editori

Italia Oggi

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Il 7 novembre, il presidente di Xinhua News Agency, Cai Mingzhao, ha incontrato a Pechino Paolo Panerai, amministratore delegato del gruppo italiano Class Editori. Le due parti hanno discusso su come i media affrontano le sfide portate dall’ epoca dell’ internet mobile, esprimendo la volontà di rafforzare ulteriormente comunicazione e collaborazione. Le due parti hanno altresì confermato di fornire alle piccole-medie imprese italiane servizi di informazione economica di alto livello, basandosi sulla Belt and Road Initiative. Hanno inoltre firmato il memorandum of understanding di collaborazione. (Xinhua News Agency)

Chessidice in viale dell’ Editoria

Italia Oggi

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Stampa italiana all’ estero, in G.U. le modalità di accesso ai fondi. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del consiglio dei ministri che stabilisce le modalità per la concessione dei contributi per il sostegno alla stampa italiana diffusa all’ estero, a norma del Capo V del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. L’ accesso ai fondi è previsto per i quotidiani italiani editi e diffusi all’ estero, per quelli editi in Italia e diffusi all’ estero in misura non inferiore al 60% delle copie complessivamente distribuite, nonché per quelli editi esclusivamente in formato digitale che raggiungono una percentuale di utenti unici mensili all’ estero non inferiore al 60% del numero totale di utenti unici mensili; ai periodici italiani editi e diffusi all’ estero o editi in Italia e diffusi all’ estero in misura non inferiore al 60% delle copie complessivamente distribuite. Repubblica.it lancia la tv sportiva. È partita ieri la televisione sportiva di Repubblica.it (in collaborazione con Pmg). Il primo evento trasmesso è stata la Champions League femminile di calcio, ottavo di finale tra Fiorentina e Wolfsburg. Nel palinsesto della Reptv Sport sono previste oltre 200 dirette sino alla fine del 2018, tra cui la Ciclismo Cup, i principali incontri di pugilato in Italia e in Europa, il calcio a 5, la mountain bike, il beach volley e beach soccer.

Radio, ascolti ancora nel caos

Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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I destini di investimenti pubblicitari pari a 400 milioni di euro nel 2017 sono nelle mani di un gentile impiegato che, alla segreteria di Ter-Tavolo editori radio, risponde: di non sapere quando verranno resi pubblici i dati della indagine Ter sugli ascolti radiofonici (quelli del terzo trimestre luglio-settembre dovevano essere consegnati ieri agli editori); di non sapere quando sarà messo in linea il sito internet di Ter, dove saranno pubblicati i dati; di non poter rivelare neppure il segretissimo dominio web del sito di Ter, visto che ancora non esiste e nessuno sa dove andare a cercarlo (il dominio Ter.it, ad esempio, appartiene alla Tecno elettrica Ravasi, azienda che si occupa di carrelli elevatori). Comunque, in base a quanto ricostruito da ItaliaOggi, i dati del semestre aprile-settembre 2017 dovrebbero essere resi pubblici oggi, sul nuovo sito di Ter. Il condizionale, tuttavia, resta d’ obbligo perché ci sono una serie di criticità che pesano ancora su questa benedetta indagine sugli ascolti della radio. Innanzitutto, martedì 7 novembre, il gruppo Il Sole-24 Ore ha fatto pervenire a Ter una lettera di diffida a pubblicare i dati di ascolto. È, probabilmente, una mossa dettata anche dalla particolare condizione del gruppo, sotto aumento di capitale, e che quindi preferirebbe tenere lontani eventuali fattori di fibrillazione (dati di ascolto più o meno premianti) in una situazione così delicata. Essendo però una mossa che potrebbe avere risvolti legali, qualcuno degli azionisti di Ter (i cui soci sono i principali editori del mondo radio) avrebbe voglia di prendere tempo, magari aspettando di parlare vis a vis nel consiglio di amministrazione già in calendario domani. Ci sono poi gli enormi scostamenti, individuati da alcuni editori già nelle rilevazioni relative al trimestre aprile-giugno, tra i dati di ascolto raccolti dall’ istituto di ricerche Gfk e quelli raccolti da Ipsos. Scostamenti che, per qualche emittente, oscillano del 30% in più o in meno. Il malcontento sulla qualità della ricerca, d’ altronde, è emerso chiaramente in fase di dibattito da parte dei gruppi RadioMediaset, Kiss Kiss e Sole-24 Ore, e, in maniera un po’ più indiretta, dal gruppo Radio Rai. Insomma, poli piuttosto importanti nello scenario radiofonico italiano, che chiuderà il 2017 con una raccolta pubblicitaria in crescita del 5%. Ulteriori problemi, infine, potrebbero essere rappresentati sia dalla uscita di scena di Silvio Siliprandi, manager di vertice e vicepresidente del gruppo Gfk da cui sta facendo le valigie, e che rappresentava un interlocutore fidato per tutti gli editori radiofonici, sia dalla limitata operatività del presidente di Ter, Nicola Sinisi, per motivi personali. © Riproduzione riservata.

Tv: -2,7%. Discovery +9,4%, Mediaset e La7 -0,8%, Sky -4,4%, Rai -10,3%

Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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Settembre è un buon mese per la raccolta pubblicitaria televisiva (+2,9% sullo stesso mese 2016), e un po’ tutti i broadcaster, in particolare Sky (boom a +16,4%), migliorano le loro performance rispetto ai primi otto mesi dell’ anno. In effetti impressiona che in settembre, mese di pieno regime per le tv nazionali, Sky abbia una raccolta di 41 milioni di euro, molto vicina a quella Rai (quasi 49 milioni) pur in crescita dell’ 1,6% sul settembre 2016. Il confronto gennaio-settembre 2017 e gennaio-settembre 2016, tuttavia, risulta negativo (-2,7%), con un totale raccolto pari a 2,602 miliardi di euro. Molto bene Discovery, che sale del 9,4% e punta, come dichiarato dai vertici, a concludere l’ anno con un +10%. Per ora il gruppo di Nove, Real Time e Dmax è l’ unico che può vantarsi di un risultato positivo. Gli altri, invece, nei primi nove mesi del 2017 perdono terreno rispetto allo stesso periodo 2016. La Rai è a -10,3% (pesano gli Europei di calcio e le Olimpiadi 2016, al netto delle quali la performance sarebbe in sostanziale pareggio), Mediaset è a -0,8% e punta a crescere dello 0,5% sul totale anno, Sky recupera (anche lei è penalizzata dagli Europei di calcio 2016) e chiude a -4,4%, e pure La7 migliora rispetto ad agosto, e si avvicina al pareggio (-0,8%) rispetto al 2016. Il mercato della pubblicità televisiva è controllato al 56,7% dalle reti Mediaset, al 20% dalla Rai, al 14,5% da Sky, al 6,5% da Discovery e al 4,1% da La7.

News online, nel dopo-ferie +5%

Italia Oggi
ANDREA SECCHI
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Il ritorno al lavoro si fa sentire nei dati Audiweb di settembre: +4% degli utenti giornalieri rispetto ad agosto, arrivati a 24,4 milioni, con un picco ovviamente della navigazione dal pc che ha un incremento del 26,4% rispetto al +3% del mobile. Anche la sezione Current events and global news di Audiweb, quella che riunisce i siti di informazione, guadagna utenti arrivando a 21,354 milioni nel mese, +5,4% su quello precedente. Così la maggior parte dei siti presenti nella tabella elaborata da ItaliaOggi ha registrato incrementi anche a doppia cifra, pur in un mese che non ha avuto avvenimenti di grande rilievo, a parte l’ ordinario ritorno del campionato di calcio comunque già iniziato ad agosto, le elezioni per le primarie del Movimento 5 stelle e l’ uragano Irma negli Stati Uniti. In cima alla classifica c’ è Repubblica che distanzia ancora di più i propri concorrenti: oltre 1,6 milioni di utenti unici giornalieri nel perimetro organico e una crescita del 21,8% su agosto, con un grande incremento del pc (+49,5%), uno schema questo che si ripete spesso anche negli altri brand. Per giunta questo come gli altri risultati sono al momento parziali, non essendo compreso nel dato mobile la navigazione all’ interno dell’ app di Facebook, cosa che cambierà con la nuova rilevazione. Repubblica cresce anche rispetto a un anno prima (+5,3%) ma questo è un confronto che non si può fare per tutti i siti presenti in pagina a causa del frequente cambio di perimetro da un anno all’ altro. Proseguendo con i dati giornalieri confrontati con agosto, Tgcom24 si conferma secondo ma ha un incremento meno elevato del precedente, +1,8%, essendo già cresciuto il mese prima. Ha recuperato terreno il Corriere della Sera con il suo paywall, grazie a un +17,3%, così come si riprende dopo un agosto debole la Gazzetta dello Sport, a +14,3%. Bene anche il network di siti locali Citynews, +9,5%, che continua ad ampliare il proprio perimetro con nuove acquisizioni, le ultime delle quali Frosinone, Como e Caserta. A seguire Stampa +23,9%, Ansa +21,9%, Messaggero +64,4%. Per quanto riguarda le altre testate nazionali, Fatto Quotidiano +28,3%, Sole 24 Ore +35,3%, Quotidiano.net +31,2%, Giornale +9,7%, Libero +13,6%, Leggo +24,6%, Milano Finanza +2,7%. Ma sono soltanto alcuni degli incrementi che si possono notare nella tabella. Anche i siti della televisione registrano la nuova stagione. In particolare Mediaset.it live e on demand cresce del 45% e torna primo con 418,8 mila utenti unici giornalieri, mentre Rai Play è a 369,7 mila utenti grazie al +24,9%. Meno premiato Sky a -4,2%, ma qui ha pesato l’ incremento del 17,8% che c’ era stato ad agosto, momento in cui con il ritorno del campionato di Serie A si sceglie anche l’ abbonamento. A seguire Mediaset Premium +27,4%, SkySport +24,5%, Rai.it +49,2%, SkyTg24 +29,6%, Fox +38,9%, La7 +83,3%. Unico sito stabile RaiNews24 (-0,7%) anche questo però in crescita ad agosto. Infine le radio, con la sola emittente finora nella tabella, Deejay (l’ unica che rientra fra i primi 100 siti di Audiweb per numero di utenti), che cresce del 58,4% su agosto e del 17,4% su un anno prima. © Riproduzione riservata.

La classifica dei quotidiani più diffusi a settembre (Ads, carta+digitale). Bene Sole 24 Ore, Avvenire e Secolo. Finisce l’ effetto calciomercato, in picchiata gli sportivi

Prima Comunicazione

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La classifica dei quotidiani a settembre (.xls) per diffusione carta+digitale elaborata da Primaonline.it sui dati Ads . La graduatoria è realizzata comparando il dato appena diffuso da Ads con quello del mese precedente. In una nota la società ha ricordato che, a seguito dell’ entrata in vigore del nuovo Regolamento ADS edizioni digitali, orientato alla centralità dell’ utente finale, è ripresa anche la comunicazione dei dati relativi alle copie multiple, con la verifica dell’ esplicita volontà di fruizione della copia da parte dell’ utente finale e l’ adozione di evoluti strumenti tecnologici di controllo dell’ avvenuta attivazione. I dati relativi alle copie multiple gestite tramite intermediari sono disponibili a partire dai dati riferiti a luglio 2017 e comunque a completamento della prima fase del processo di accreditamento di ciascun soggetto. E’ stata eliminata la soglia di prezzo prevista dal precedente regolamento: le copie digitali sono suddivise per fasce di prezzo e vengono rappresentate anche le copie digitali promozionali e omaggio per le quali sono previste le nuove regole di certificazione valide anche per le copie multiple. – Leggi o scarica la tabella con i dati dei quotidiani relativi al mese di settembre (.xls)

Investimenti pubblicitari in calo del 3,3% nei primi nove mesi dell’ anno. Stampa sempre negativa, la tv recupera terreno, prosegue la crescita della radio. I dati Nielsen (INFOGRAFICHE)

Prima Comunicazione

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Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di settembre in crescita del 3,6% (+2,1% senza search e social). La raccolta nei primi tre trimestri (gennaio – settembre 2017) rimane in calo dello 0,6%, rispetto allo stesso periodo del 2016. Se si esclude dalla raccolta web la stima su search e social, l’ andamento dei nove mesi registra una contrazione del 3,3%. Lo dicono i nuovi dati Nielsen sul mercato pubblicitario in Italia nel mese di settembre 2017 (.pdf). “Come avevamo previsto – spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen – dopo la buona crescita di agosto, anche il mese di settembre si consolida in terreno positivo, portando il terzo trimestre in calo dell’ 1%, condizionato soprattutto da un mese di luglio che ha fatto registrare la peggior performance dell’ anno (-8%). L’ ultimo trimestre dovrebbe consolidare la ripresa e affermarsi come il migliore del 2017 in termini di crescita”. Relativamente ai singoli mezzi, la tv recupera terreno a settembre, crescendo del 2,8% e chiudendo il periodo cumulato a -2,7%, in miglioramento rispetto ai mesi estivi. L’ andamento della stampa continua a essere negativo: nel singolo mese, i quotidiani e i magazine perdono rispettivamente il 5% e il 2,1%, portando la raccolta nel periodo cumulato gennaio – settembre rispettivamente a -9,9% e -6,3%. Prosegue invece il buon trend della radio che chiude i nove mesi con una crescita del 4,2%, trainata da un ottimo settembre (+11,7). Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’ intero universo del web advertising nel periodo cumulato chiude in positivo a +7,2% (0,7%, se si escludono il search e il social). Continua il buon andamento della GoTV (+14,5%) e del transit (+3,3%) nei nove mesi, mentre l’ outdoor resta negativo (-16,7%). Il cinema conferma la sua fase di recupero, attestandosi a -2%. Il direct mail chiude a -5%. Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita nei primi nove mesi dell’ anno, con un apporto complessivo di circa 55 milioni di euro. Per i primi cinque comparti a livello di quote di mercato, si registrano andamenti differenti. Gli investimenti del settore automobilistico si fermano a 0,8%. Positiva la performance del pharma (+2%). Continua invece l’ andamento negativo per le telecomunicazioni (-4,3%), per gli alimentari (-5,4%) e per la distribuzione (-10,6%). Limitatamente al singolo mese di settembre, un rilevante contributo alla crescita arriva dai settori Finanza/Assicurazioni, Gestione casa e Turismo/Viaggi che tornano in positivo rispettivamente del +25,7%, +15,3% e +37,2% con un apporto complessivo di circa 9 milioni di euro. “Ci aspettiamo un autunno in buona salute: i segnali di settembre ci confermano una previsione positiva per la chiusura dell’ anno – continua Dal Sasso. Il trend del mercato rimane in fase di recupero nel medio periodo, seppur contenuta. La probabile chiusura in positivo di un anno privo di eventi mediatici importanti può essere un buon indicatore di stabilità anche in vista del 2018, in attesa delle novità legate alle elezioni politiche in primavera e alla partecipazione dell’ Italia ai Mondiali di calcio: due temi apparentemente distanti tra di loro, ma significativi per il mercato della comunicazione” – conclude Dal Sasso. – Leggi o scarica i dati Nielsen sul mercato pubblicitario in Italia nel mese di settembre 2017 (.pdf)

Voto a Ostia nel caos, cronista picchiato

Il Tempo

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Un giornalista e un film maker di Rai 2 sono stati aggrediti a Ostia martedì scorso da Roberto Spada, fratello di Carmine, detto «Romoletto», il boss condannato a 10 anni per estorsione con l’ aggravante del metodo mafioso, e titolare di una palestra. I due inviati di «Nemo Nessuno Escluso», il cronista Daniele Piervincenzi e il film maker Edoardo Anselmi, stavano realizzando un servizio sulle elezioni nel decimo Municipio di Roma. «Piervincenzi – ha ricostruito la Rai – è andato davanti alla palestra gestita da Roberto Spada per chiedergli un commento sul suo sostegno a Casapound, adesione dichiarata sul suo profilo Facebook qualche giorno prima delle elezioni». Il dialogo sembrava tran quillo eppure «dopo aver risposto a diverse domande, improvvisamente Spada ha dato una violentissima testata a Piervincenzi e l’ ha rincorso, picchiandolo con un bastone. Poi, insieme a un’ altra persona, si è diretto verso il filmmaker, sferrando calci e pugni». Piervincenzi ha il setto nasale rotto e una prognosi di 30 giorni, Anselmi un trauma cranico. Dal canto suo, su Facebook Roberto Spada ha scritto (e poi cancellato): «Perdonatemi io comprendo e rispetto il lavoro di tutti…dopo un’ ora e mezza di continuo “non voglio rila sciare nessuna intervista”….entrava a forza in una associazione per soli soci… disturbando una sessione e spaventando mio figlio…. voi che avreste fatto??? Negli ultimi 10 giorni sono venuti almeno 30 giornalisti a scoglionare….la pazienza ha un limite». Tra i tanti commenti, anche parecchi che esprimono solidarietà a Spada. Interviene il vicepresidente di CasaPound Simone Di Stefano: «Roberto Spada non è un esponente di Casapound. Con lui non condividiamo nulla, se non una sua presenza ad una festa per bambini in piazza 18 mesi fa. Non rispondiamo certo delle sue azioni e la violenza è sempre deprecabile». Mentre per il candidato presidente del Decimo Municipio, Luca Marsella, «è incredibile che oggi ci venga richiesto di prendere una posizione su questioni che non riguardano Casapound. Soprattutto se poi a chiederci conto sono quegli stessi giornalisti che dal giorno successivo alle elezioni e nei giorni precedenti, hanno messo in atto il vergognoso tentativo di ascrivere il nostro successo elettorale ad inesistenti sodalizi gettando fango sul movimento e sulla mia persona». La po lemica politica è infuocata. «Esprimo la mia piena solidarietà alla troupe della Rai, vittima di un’ aggressione squadrista da parte di un membro del clan Spada» dice la candidata del M5S a Ostia Giuliana Di Pillo, che poi aggiunge: «Roberto Spada è lo stesso che ha dato appoggio all’ estrema destra di Casapound, verso la quale Meloni, Picca e compagnia bella, anche oggi strizzano l’ occhiolino». Netto anche Matteo Orfini (Pd): «Se vai a Ostia e chiedi dei rapporti tra gli Spada e Casapound vieni aggredito. Perché a Ostia la mafia c’ è, c’ è chi la combatte ma purtroppo anche chi la protegge». La sindaca Raggi è netta: «Fermeremo criminalità e estremismi a Roma». Lorenza Bonaccorsi (Pd) attacca: «Giorgia Meloni ieri ha dichiarato: “Guardiamo con interesse agli elettori di Casa pound”. La leader di Fdi, alleata di Berlusconi e Salvini, si riferiva all’ esponente del clan Spada che sostiene proprio Casapound e ha aggredito a testate e colpi di bastone la troupe di Nemo?». Interviene Giorgia Meloni: «Piena solidarietà di Fratelli d’ Italia a Daniele Piervincenzi, Edoardo Anselmi e a tutta la redazione di Nemo per l’ inaccettabile aggressione subita a Ostia». Netto anche Paolo Romani (FI): «Mi auguro che sia fatta presto giustizia e che il signor Roberto Spada paghi duramente per un gesto di enorme valenza criminale». La Procura ha aperto un’ inchiesta.

Ostia tra voto e violenza il fratello del boss pesta la troupe della Rai

Il Messaggero

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IL CASO ROMA Una testata in pieno volto, fino a spaccargli il naso, a trasformarlo in una maschera di sangue, poi le manganellate. Come un picchiatore professionista, come uno spietato boxeur di strada, Roberto Spada, fratello di Carmine, alias Romoletto, il boss di Ostia di origine sinti condannato a 10 anni per estorsione con l’ aggravante del metodo mafioso, zittisce l’ inviato Rai della trasmissione Nemo, nessuno escluso Daniele Piervincenzi, nel peggiore dei modi. Il cronista, ex rugbista, martedì pomeriggio l’ aveva raggiunto nella palestra di boxe che gestisce in via Mario Ruta alla Nuova Ostia, il quartiere frontiera dei palazzi popolari che si affacciano sul mare di Roma, per chiedergli conto dell’ endorsement a Casapound apparso sul suo profilo Facebook alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del parlamentino del X Municipio, voto che arriva a due anni dal commissariamento per mafia. L’ ATTACCO «E’ vero che il sostegno degli Spada ha fatto prendere a Casapound il 18% a Nuova Ostia? Ma Casapound può cambiare le cose a Nuova Ostia?», incalza il giornalista. Roberto, chiuso nel suo bomberino, è nervoso. «Io non leggo i giornali», dice, «so’ problemi vostri», «non me ne fotte un ca.. a me». Piervincenzi stringe ancora il microfono in mano, Roberto Spada lo guarda dritto negli occhi e fulmineo come un lampo, lo colpisce con una testata violentissima. «M’ hai rotto il naso», è incredulo il giornalista. «So’ due ore aho, m’ hai rotto il ca…», Spada tira fuori un bastone, lo insegue e lo colpisce. Si scaglia poi anche contro il cameraman, Edoardo Anselmi, che riporta un trauma cranico. Stasera la puntata andrà in onda. I carabinieri di Ostia hanno, quindi, acquisito la denuncia e i referti medici che vanno fino a 30 giorni di prognosi. «Se Spada chiede perdono io sono pronto a perdonarlo, ma dovrebbe chiedere perdono a Ostia», ha detto Piervincenzi operato d’ urgenza. L’ informativa dei militari è stata inviata alla Procura e girata per competenza alla Direzione distrettuale Antimafia. Roberto Spada, precedenti di polizia per furto, ricettazione, rapina ed estorsione, dovrà rispondere di lesioni gravi o gravissime. Ha provato a giustificarsi, sempre su Fb: «Stava disturbando e spaventando mio figlio… Dopo un’ ora di non rilascio interviste… Voi che avreste fatto?», raccogliendo anche più di un consenso: «Semo tutti Spada», «Quando ce vo ce vo», risponde qualcuno. In serata arriva persino la solidarietà di Maurizio Boccacci, ex leader del Movimento Politico Occidentale e di altre organizzazioni di estrema destra come Militia. «A te, la mia solidarietà!». LE CONDANNE A Ostia il 19 si vota per il presidente del Municipio. Al ballottaggio Giuliana Di Pillo, M5s, e Monica Picca, appoggiata dal centrodestra. Grande l’ astensione alle urne ed exploit di Casapound volata al 9%, che potrebbe fare da ago della bilancia. Laconico il capolista Luca Marsella che ha preso le distanze dall’ aggressione, «io rispondo delle mie azioni e di quelle degli iscritti del mio movimento». Una sua foto a braccetto con Spada nei giardini di piazza Gasparri, il cuore del Bronx, aveva fatto il giro del web. «Faccio fotografie con centinaia di persone», ha detto Marsella, stigmatizzando mafia e illegalità. Unanime la condanna al pestaggio subito dalla troupe da parte del mondo politico e istituzionale, dal premier Paolo Gentiloni ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso. La sindaca Virginia Raggi ha definito «inaccettabile» l’ accaduto. «Un atto molto grave in campagna elettorale», ha detto il ministro degli Interni Marco Minniti. Solidarietà a Piervincenzi e Anselmi è stata espressa dall’ ordine dei giornalisti, Fnsi e Usigrai. E ieri sera sit in di solidarietà davanti al X Municipio promosso da M5S a cui hanno partecipato anche Pd, Sinistra unita e don Franco De Donno. Alessia Marani © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Ostia, cronista Rai aggredito dal fratello del boss Spada

Il Mattino
Alessia Marani
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Roma. Una testata in pieno volto, fino a spaccargli il naso, a trasformarlo in una maschera di sangue, poi le manganellate. Come un picchiatore professionista, Roberto Spada, fratello di Carmine, alias Romoletto, il boss di Ostia di origine sinti condannato a 10 anni di estorsione con l’ aggravante del metodo mafioso, zittisce l’ inviato Rai della trasmissione Nemo, nessuno escluso Daniele Piervincenzi nel peggiore dei modi. Il cronista martedì pomeriggio l’ aveva raggiunto nella palestra di boxe che gestisce in via Mario Ruta alla Nuova Ostia, il quartiere frontiera dei palazzi popolari che si affacciano sul mare di Roma, per chiedergli conto dell’ endorsement a Casapound apparso sul suo profilo Facebook alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del parlamentino del X Municipio, voto che arriva a due anni dal commissariamento per mafia. «È vero che il sostegno degli Spada ha fatto prendere a Casapound il 18% a Nuova Ostia? Ma Casapound può cambiare le cose a Nuova Ostia?», incalza il giornalista. Roberto, chiuso nel suo bomberino, è nervoso. «Io non leggo i giornali», dice, «so’ problemi vostri», «non me ne fotte un ca.. a me». Piervincenzi stringe ancora il microfono in mano, Roberto Spada lo guarda dritto negli occhi e fulmineo come un lampo, lo colpisce con una testata violentissima. «M’ hai rotto il naso», è incredulo il giornalista. «So’ due ore aho, m’ hai rotto il ca…», Spada tira fuori un bastone, lo insegue e lo colpisce. Si scaglia poi anche contro il cameraman, Edoardo Anselmi, che riporta un trauma cranico. Ieri sera la puntata è andata in onda. 30 giorni la prognosi per il giornalista. «Se Spada chiede perdono io sono pronto a perdonarlo, ma dovrebbe chiedere perdono a Ostia», ha detto Piervincenzi operato d’ urgenza. L’ informativa dei militari è stata inviata alla Procura e girata alla Direzione distrettuale Antimafia. Roberto Spada, precedenti di polizia per furto, ricettazione, rapina ed estorsione, dovrà rispondere di lesioni gravi o gravissime. Ha provato a giustificarsi, sempre su Fb: «Stava disturbando e spaventando mio figlio… Dopo un’ ora di non rilascio interviste… Voi che avreste fatto?», raccogliendo anche più di un consenso. In serata arriva persino la solidarietà di Maurizio Boccacci, ex leader del Movimento Politico Occidentale e di altre organizzazioni di estrema destra come Militia. «A te, la mia solidarietà!». A Ostia il 19 si vota per il presidente del Municipio. Al ballottaggio Giuliana Di Pillo, M5s, e Monica Picca, appoggiata dal centrodestra. Grande l’ astensione alle urne ed exploit di Casapound volata al 9%, che potrebbe fare da ago della bilancia. Laconico il capolista Luca Marsella che ha preso le distanze dall’ aggressione, «io rispondo delle mie azioni e di quelle degli iscritti del mio movimento». Una sua foto a braccetto con Spada nei giardini di piazza Gasparri, il cuore del Bronx, aveva fatto il giro del web. «Faccio fotografie con centinaia di persone», ha detto Marsella, stigmatizzando mafia e illegalità. Unanime la condanna al pestaggio subito dalla troupe da parte del mondo politico e istituzionale, dal premier Paolo Gentiloni ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso. La sindaca Virginia Raggi ha definito «inaccettabile» l’ accaduto. «Un atto molto grave in campagna elettorale», ha detto il ministro degli Interni Marco Minniti. Solidarietà a Piervincenzi e Anselmi è stata espressa da ordine dei giornalisti, Fnsi e Usigrai. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Giornalista aggredito. L a solidarietà non basta

Il Foglio

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Daniele Piervincenzi, giornalista di “Ne mo”, la trasmissione di Rai 2, stava intervistando Roberto Spada, membro della nota famiglia criminale di Ostia, sull’ appoggio che quest’ ultimo ha dato a Luca Marsella, candidato di CasaPound alle elezioni per il X municipio. Infastidito dalle domande, non sapendo cosa rispondere, Spada ha colpito il giornalista con una violentissima e improvvisa testata, rompendogli il setto nasale. Poi lo ha inseguito, insultandolo e colpendo ripetutamente con un bastone lui e il film-maker, Edoardo Anselmi, al quale in ospedale è stato diagnosticato un trauma cranico. Solidarietà via agenzie di stampa e social network è stata manifestata da tutte le forze politiche, anche dal M5s e dal sindaco Virginia Raggi. Restano da dire forse solo due cose su questo fatto intollerabile. La prima è che con la solidarietà dovrebbe arrivare anche la polizia. La seconda è che alcuni degli esponenti politici che ieri hanno twittato il loro rammarico sono gli stessi che assecondano un clima di disprezzo e di violenza verbale nei confronti di una categoria la cui libertà, anche d’ essere faziosa, nei paesi normali e democratici è rispettata. Senza discussioni. Salvatore Merlo.

Testate giornalistiche

Libero

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Non fateci sprecare tempo in premesse: è chiaro che la violenza è sempre inammissibile, è chiaro che nessuna molestia giornalistica può giustificare una craniata assestata con professionalità a un cronista della Rai che faceva il suo lavoro: che è, però, sempre più spesso, quello di torturare di domande chi non vuole rispondere ed è fare interviste a chi non vuole rilasciarne. No, vi sbagliate, noi non ci pensiamo neanche a difendere Roberto Spada, l’ ariete che la Rai ha liquidato come «membro della famiglia Spada, nota alle cronache per diverse inchieste giudiziarie»: e non sappiamo né ci importa se il giornalista sia davvero entrato a forza nella sua «associazione per soli soci, disturbando una sessione e spaventando suo figlio». Anzi, ci dispiace per il collega Daniele Piervincenzi, che ha reagito sobriamente nonostante il naso rotto. Però, ecco, detto al resto del mondo: potremmo anche piantarla di trasformare le sconfitte in vittorie e in notizie l’ assenza di notizie; piantarla di trasmettere croniste inseguite da extracomunitari, porte sbattute in faccia, auto inseguite col microfono, interviste al citofono, colleghi che prendono botte, interviste a improbabili martiri dell’ informazione che insistono e insistono perché devono portare a casa la mesata: e non stiamo parlando di Piervincenzi, sia chiarissimo. Ma i cronisti che prendevano botte anziché notizie, un tempo, erano degli sconfitti. Oggi sostituiscono la notizia che non hanno.

Cronista della Rai picchiato dal clan che terrorizza Ostia

Il Fatto Quotidiano
Valeria Pacelli
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È Roma e non c’ è da stupirsi: fare il giornalista in diverse zone della Capitale è pericoloso come in certi quartieri di Palermo o Napoli. Il collega Daniele Piervincenzi, reporter della trasmissione di Rai2 Nemo, ieri è stato aggredito a Ostia, assieme all’ operatore Edoardo Anselmi, dall’ uomo che tentava di intervistare, Roberto Spada, un cognome che nell’ enorme municipio sul litorale romano significa potere, affari e paura: è il clan che ha minacciato la giornalista di Repubblica Federica Angeli, da anni sotto scorta. La sequenza finita su tutti i siti mostra Piervincenzi chiedere al suo aggressore commenti sulle elezioni a Ostia e il suo endorsement su Facebook per il movimento di estrema destra CasaPound. All’ improvviso Spada, che ha partecipato a numerose iniziative pubbliche di CasaPound, reagisce con una testata che rompe il naso al cronista, poi continua a picchiarlo con un bastone aggredendo pure l’ operatore. Nemo manderà in onda il servizio stasera. “Mi ha picchiato perché facevo domande”, ha spiegato il giornalista dopo l’ operazione al setto nasale. Spada, sempre su Facebook, qualche ora dopo non sembrava pentito (il post è stato poi rimosso): “Io comprendo e rispetto il lavoro di tutti Dopo un’ ora e mezza di continuo ‘non voglio rilasciare dichiarazioni’ entrava a forza in una associazione per soli soci disturbando una sessione e spaventando mio figlio Voi che avreste fatto??? Negli ultimi 10 giorni sono venuti almeno 30 giornalisti a ‘scoglionare’ la pazienza ha un limite”. I carabinieri intervenuti sul posto hanno raccolto testimonianze per inviare una relazione in Procura: Spada, incensurato, rischia il fermo per lesioni gravissime. Questa non è una “semplice” aggressione. La storia criminale degli Spada a Ostia la raccontano tre sentenze di primo grado – non c’ è ancora una pronuncia definitiva, in Cassazione – che hanno riconosciuto al clan del litorale l’ aggravante mafiosa, prevista dall’ articolo 7. È avvenuto per Carmine Spada, detto “Romoletto”, che di Roberto è il fratello ed è stato condannato in primo grado a 10 anni per estorsione ai danni di un tabaccaio. Nelle motivazioni i giudici ne descrivono il modus operandi : “L’ esercizio del metodo mafioso – si legge nella sentenza – va esaminato non solo in relazione agli effetti sulla vittima, ma altresì dal punto di vista dell’ autore del reato principale (in questo caso il delitto di estorsione) cui l’ aggravante speciale accede. Il soggetto attivo del reato è colui che, nel porre in essere la condotta criminosa, gestisce l’ esercizio di tale metodo, comportandosi, appunto, da mafioso”. Chi applica questo metodo, continuano i giudici, “conduce l’ azione a distanza, limita i propri interventi quando è strettamente strumentale perché la vittima valuti attentamente con chi abbia a che fare, pone in essere gesti più clamorosi che violenti (come lo schiaffeggiamento per strada, senza conseguenze fisiche accertabili) che ne sanciscano ulteriormente la credibilità criminale. La complessità probatoria, che, pur non ricorrendo nel caso all’ esame, spesso afferisce a tale fattispecie, è costituita proprio dal fatto che colui che si comporta da mafioso, a esempio per estorcere denaro, agisce in sordina, facendo leva () sulla fama che gli deriva dalla supposta appartenenza a un gruppo criminale noto nel territorio”. La supremazia degli Spada sul litorale romano è stata riconosciuta anche da altri giudici e in altri processi. Il 4 ottobre, ad esempio, Massimiliano Spada è stato condannato a 13 anni e 8 mesi di carcere, Ottavio a 5 anni. Anche qui in primo grado. L’ accusa nel processo ha parlato di minacce, violenze, sfratti forzosi da alloggi popolari e finanche di una gambizzazione, quella di Massimo Cardoni, detto “Baficchio”, ferito con due colpi di pistola nel 2015 davanti a un supermercato di Ostia. Secondo gli investigatori dietro quella gambizzazione c’ era la contrapposizione tra il clan “emergente” degli Spada e la perdente compagine dei Baficchio-Galleoni. Questo episodio, per gli investigatori, s’ inserisce nella lotta per la “supremazia” su Ostia. E non è tutto. A febbraio il tribunale di Roma ha emesso un’ ulteriore sentenza riconoscendo il metodo mafioso. In questo processo, che coinvolge anche un ex direttore dell’ ufficio tecnico e dell’ unità operativa ambiente del Municipio di Ostia, Armando Spada è stato condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi. Nel fascicolo anche l’ affidamento di un noto stabilimento balneare, “Orsa Maggiore”, a una società riconducibile agli Spada.

La testata, poi le minacce la sfida del clan di Ostia “Giornalisti, pazienza finita”

La Repubblica
GIUSEPPE SCARPA
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ROMA. «Gli Spada sostengono CasaPound? Il sostegno degli Spada ha fatto prendere il 18% a nuova Ostia?» La domanda scontata è di Daniele Piervincenzi giornalista di Nemo, programma di Rai2. I fascisti del terzo millennio, la scorsa domenica, hanno ottenuto un risultato storico nel quartiere del litorale romano. Pochi giorni prima delle elezioni per rinnovare il consiglio municipale, Roberto Spada, fratello di Carmine, il boss dell’ omonima famiglia criminale che detta legge a Ostia, aveva dato il suo appoggio pubblico via Facebook al candidato della tartaruga, Luca Marsella. Questa volta, però, alla domanda del cronista, Spada prima abbozza una risposta «non lo so, sono problemi vostri». Poi sta zitto e infine scarica una testata terrificante a Piervincenzi. Il giornalista barcolla. Spada sfila dal giubbotto un manganello. Piervincenzi è di spalle e lui gli è di nuovo addosso. Bastona il cronista e l’ operatore. «Mi hai rotto il naso. Basta dirlo con calma è uno va via», gli urla il giornalista. «Ti ho rotto il naso? – replica sprezzante Spada – e tu hai rotto il c.». La troupe scappa. Abbandona le due vie in cui vive la famiglia e si lascia alle spalle una scritta nera vergata nella zona controllata dagli Spada: «Ostia è fascista». Ventiquattro ore dopo (l’ aggressione è avvenuta martedì) la vicenda è di dominio pubblico. Mentre Piervincenzi è nel letto di una clinica a farsi sistemare il naso, Roberto Spada dice di nuovo la sua via Fb il giornalista «entrava a forza in un’ associazione per soli soci () spaventando mio figlio, la pazienza ha un limite». Sotto il post una pioggia di like di approvazione e commenti di sostegno «hai fatto bene», gli scrivono. Tra i vari “spicca” il messaggio di Maurizio Boccacci, nome noto dell’ estrema destra e dell’ eversione nera: «A te, la mia solidarietà ». «Sono ancora scioccato», spiega invece Piervincenzi. «Mi ha aggredito all’ improvviso». Il giornalista incassa l’ appoggio dei cdr del gruppo Gedi, dello scrittore Roberto Saviano che dice «bisogna tracciare i rapporti tra Casa-Pound e le famiglie mafiose di Ostia», del sindaco Virginia Raggi «la violenza del clan Spada è inaccettabile. Fermeremo criminalità ed estremismi a Roma» e dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, «un episodio inquietante è necessario fare luce ». Infine interviene anche CasaPound con il vicepresidente Simone Di Stefano: «Roberto Spada non è un nostro esponente. Con lui non condividiamo nulla». Adesso il faro della procura è puntato su Spada. L’ uomo è indagato per lesioni. I magistrati attendono il referto dei medici e in base ai giorni di prognosi valuteranno se contestargli le “lesioni gravi” o “gravissime”. Sul caso lavorano i carabinieri. Il fascicolo è affidato alla Dda guidata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’ aggressione e le bastonate dopo le domande sull’ ultima campagna elettorale VENTI GIORNI DI PROGNOSI L’ aggressione: Roberto Spada prima risponde poi parte alla carica. Qui sopra, Daniele Piervincenzi col naso tumefatto.

Voto a Ostia, reporter Rai aggreditoPolitica in allarme: episodio gravissimo

Corriere della Sera
Fulvio Fiano
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ROMA Una testata in pieno volto in risposta alle domande sull’ appoggio politico dato a CasaPound. Poi l’ inseguimento con uno sfollagente, vibrato contro giornalista e cameraman della troupe della trasmissione Rai Nemo . Ostia, il municipio della Capitale tornato al voto dopo due anni di commissariamento per mafia, non si è ancora liberata della sua malavita. Daniele Piervincenzi, che microfono alla mano conduceva l’ intervista in toni che sembravano distesi, finisce in ospedale col naso rotto (dimesso in serata). Il videomaker Edoardo Anselmi riporta qualche livido. L’ aggressore, Roberto Spada, fratello minore del capoclan Carmine «Romoletto» che ha in primo grado una condanna a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso, viene indagato per lesioni. Il referto medico può riqualificarle in gravissime. Senza flagranza non può esserci arresto ma è possibile un fermo differito. Il fascicolo è affidato alla Dda capitolina. La sindaca Virginia Raggi parla di gesto «inaccettabile» e telefona al ministro dell’ Interno, Marco Minniti. Il Viminale la valuta «una questione molto grave per il fatto in sé, per la caratura dell’ aggressore e perché è stato colpito un organo di stampa in campagna elettorale». Piervincenzi riceve una telefonata di solidarietà anche dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Di «ignobile violenza» parla il presidente del Senato, Pietro Grasso, mentre il segretario del Pd, Matteo Renzi, lo definisce un atto «dal terribile valore simbolico». Per Luigi Di Maio, candidato premier dei Cinquestelle, è un «episodio intollerabile». Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia, invoca «giustizia». Ma attestati di solidarietà arrivano anche a Roberto Spada sulla sua pagina Facebook, dove si «giustifica», in un post poi rimosso, con le «30 interviste» fatte in questi giorni: «A te, la mia solidarietà», gli scrive Maurizio Boccacci, capo di «Militia», estrema destra romana. «A Robe’, quando ce vo ce vo»; «Hai fatto bene»; «Giornalisti de m….», scrivono altri utenti. «Spada non è un nostro esponente», prende invece le distanze Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound. Il video è la parte finale di un colloquio in cui il giornalista chiede spiegazioni sull’ appoggio dato da Spada a CasaPound via social network. Il movimento neofascista ha preso il 9,08% dei voti domenica scorsa, e può essere decisivo nel ballottaggio del 19 novembre. Nel quartiere Nuova Ostia, fortino del clan, il dato sale al 18%. «Non leggo i giornali…Tu lo sai?… Non me ne frega un c…» risponde Spada alla domanda ripetuta da Piervincenzi, poi, mentre sembra congedarsi, lo colpisce. Le ultime inchieste dei pm romani svelano come gli Spada abbiano di fatto soppiantato il potente clan Fasciani, decimato da arresti e sentenze, nel controllo criminale del litorale, dopo essere stati loro sottoposti. E questo anche grazie ai solidi appoggi avuti nella Pubblica amministrazione locale. Unite nella condanna le sfidanti al ballottaggio: «Bisogna prendere le distanze da certi soggetti», commenta Giulia di Pillo di M5S (30,2% al primo turno). «Mi batterò per sicurezza e legalità», dice Monica Picca del centrodestra (26,68%) .

Nasce “RepTv Sport” dal ciclismo al pugilato 200 eventi in diretta

La Repubblica
MASSIMO MAZZITELLI
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ROMA NASCE la televisione sportiva di Repubblica. Duecento giorni di gare con oltre trecento ore di diretta, altrettante di differita e oltre un migliaio di contenuti on demand. È “RepTv Sport”, la nuova offerta di Repubblica.it in collaborazione con PMGSport, leader nella produzione e distribuzione di eventi digitali in ambito sportivo. Gli utenti potranno vivere così, in diretta tv sulle pagine di Repubblica.it centinaia di eventi sportivi. Ieri esordio con la Champions League femminile di calcio con la diretta, dallo stadio Artemio Franchi, dell’ ottavo di finale tra Fiorentina e Wolfsburg vinto dalle tedesche 4-0. RepTv Sport avrà un palinsesto ricchissimo che va dal ciclismo, al pugilato al calcio a 5. Ma stiamo lavorando per arricchire sempre di più la nostra offerta. Nel ciclismo seguiremo in diretta tutte le gare della “Ciclismo Cup”, l’ ex Coppa Italia, in cui sono racchiuse tutte le gare più importanti del circuito nazionale, escluso il Giro d’ Italia e le grandi classiche (Milano-Sanremo e Lombardia). Una delle competizioni più importanti, vinta nel 2017 dall’ Androni Giocattoli Sidermec, che regala alla squadra migliore una wild card per il Giro d’ Italia dell’ anno successivo. Trofeo Laigueglia, Tour of the Alps, Giro dell’ Emilia e Tre Valli Varesine sono solo alcune delle tappe di un torneo che permette di vedere all’ opera sia i grandi campioni di oggi (da Vincenzo Nibali a Fabio Aru) sia quelli del futuro: come Egan Bernal, sorpresa di questa edizione, già ingaggiato dal team SKY per il prossimo anno. Ciclismo ma non solo. Tanti gli eventi in diretta video di pugilato in cui si assegneranno le cinture italiane e internazionali, il meglio della mountain bike, del calcio femminile, dalla Champions League al campionato di serie A, e del calcio a 5 con gare di campionato e coppa. Nella stagione estiva saremo nelle principali località turistiche per seguire in diretta i principali tornei di beach soccer e beach volley. Ma avremo grande attenzione anche a quegli sport che solitamente hanno poca visibilità televisiva come le partite di baseball e softball della massima serie, due movimenti in grande crescita in Italia. Ma la nostra tv non vivrà di sole dirette: in ogni momento gli utenti di RepTv Sport potranno vedere o rivedere la gara o la partita preferita. Centinaia di eventi saranno a disposizione nella sezione on-demand. Il tutto arricchito da interviste esclusive e rubriche. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Prima partita ieri con la Fiorentina battuta in Champions League femminile dal Wolfsburg LA HOMEPAGE DEL SITO REPUBBLICA TV SPORT Tanti eventi sportivi in diretta, ma anche la possibilità di rivederli on-demand. E poi interviste, rubriche e aggiornamenti.

Ostia, troupe Rai aggredita dal clan Spada

La Stampa
EDOARDO IZZO
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Sono bastate un paio di domande sul contributo del clan Spada al successo elettorale di CasaPound per il X Municipio di Roma, quello di Ostia (un 9 per cento che pesa) a scatenare la pesante aggressione di Roberto Spada ai danni di Daniele Piervincenzi, inviato del programma Rai «Nemo-Nessuno Escluso». Il giornalista era andato a trovare Spada, che è fratello del più noto Carmine, boss della malavita locale condannato a 10 anni per estorsione col metodo mafioso, davanti alla palestra di proprietà della famiglia, per chiedergli del suo endorsement per Luca Marsella, candidato di CasaPound con il quale era anche ritratto in una foto amichevole. Indispettito, Roberto Spada ha colpito al volto con una testata Piervincenzi procurandogli la frattura del setto nasale. Non contento, ha rincorso il giornalista con una sbarra di ferro e ha continuando a colpirlo sfogando la sua ira anche sull’ operatore Edoardo Anselmi, che insieme a Piervincenzi stava cercando di completare il servizio giornalistico. Mentre Anselmi non ha riportato fortunatamente grossi danni, è andata molto peggio a Piervincenzi che a seguito dell’ aggressione è stato prima controllato all’ ospedale Sant’ Eugenio e infine operato d’ urgenza ieri mattina presso una clinica privata dalla quale è uscito con una prognosi di trenta giorni. «Mi ha picchiato perché facevo domande. Spada dovrebbe chiedere perdono a Ostia», ha dichiarato l’ inviato Rai. Sulla terribile aggressione indagano i carabinieri del Gruppo di Ostia, coordinati dal procuratore aggiunto di Roma con delega alla Dda, Michele Prestipino. Gli inquirenti – che hanno acquisito oltre alla denuncia del giornalista, anche i video dell’ aggressione e il referto medico – hanno aperto nella giornata di ieri un fascicolo con ipotesi di reato lesioni gravissime. Non è escluso – visto il calibro criminale della famiglia Spada – che in caso di arresto i magistrati possano decidere di contestare a Roberto l’ aggravante del metodo mafioso, anche in virtù dell’ atteggiamento minaccioso tenuto dallo stesso Spada nella vicenda. Il picchiatore si è difeso su Facebook. «Voleva entrare per forza nella palestra e ha spaventato mio figlio. Voi cosa avreste fatto?», ha scritto giustificando l’ aggressione e raccogliendo numerosi consensi tra i suoi contatti. «Hai fatto bene», replicano alcuni. «Siamo tutti Spada». «Invece di descrivere le cose realmente avvenute, parlano di altro e mettono in mezzo gente che non c’ è. Giornalista mestiere di m…». Unanime invece lo sdegno da parte del mondo politico. «Violenza clan Spada inaccettabile. Solidarietà a giornalista e film maker aggrediti a Ostia. Fermeremo criminalità e estremismi a Roma», dice la sindaca, Virginia Raggi. E il segretario del Pd, Matteo Renzi, parla di «un atto dal terribile valore simbolico». Il premier, Paolo Gentiloni, ha chiamato direttamente Piervincenzi per esprimere «la propria solidarietà per la brutale aggressione». «Un atto molto grave – ha detto il ministro dell’ Interno Marco Minniti – anche perché è stato colpito un organo di stampa in campagna elettorale». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

Comunicato del Cdr

La Stampa

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I Comitati di Redazione de La Stampa, Il Secolo XIX, La Repubblica e dei quotidiani Finegil esprimono la massima solidarietà e la più stretta vicinanza ai colleghi Daniele Piervincenzi e Edoardo Anselmi, inviati della trasmissione «Nemo – Nessuno escluso» di Raidue, aggrediti brutalmente ieri ad Ostia da Roberto Spada durante un servizio giornalistico. Un gesto violento, vile e inaccettabile, che ricorda un passato che uno Stato democratico non può tollerare perché offende la libertà di stampa, impedendo il fondamentale diritto-dovere di cronaca. I Cdr de La Stampa, Il Secolo XIX, La Repubblica e dei quotidiani Finegil.

Ostia violenta, giornalisti picchiati da uno degli Spada

Avvenire
ALESSIA GUERRIERI
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ROMA Una semplice domanda, tra l’ altro posta con garbo. Una domanda sulle recenti elezioni e il rapporto tra la famiglia Spada e CasaPound. Il microfono teso a captare qualsiasi commento e dietro la telecamera a riprendere la scena, come il mestiere impone. Due giorni fa, a Ostia, stavano appunto compiendo soltanto il loro lavoro Daniele Piervincenzi, il giornalista del programma di Rai2 Nemo, nessuno escluso, e il film maker Edoardo Anselmi, aggrediti proprio del loro interlocutore: un membro della famiglia Spada, Roberto, fratello del boss Carmine detto ‘Romoletto’ condannato a dieci anni per estorsione con l’ aggravante del metodo mafioso. Ad avere la peggio proprio il giornalista di Rai2, colpito a freddo da una testata in piena faccia che gli ha fratturato il naso e poi con un manganello prima di riuscire a scappare. Questo è solo l’ ultimo caso di violenza nei confronti della stampa; un fenomeno che spesso si pensa rilegato a certi contesti sociali difficili del Sud. Basta invece guardare la mappa dei giornalisti minacciati nel 2017 in Italia – pubblicata nell’ ultimo rapporto di Ossigeno per l’ informazione – per avere un colpo d’ occhio diverso. Il 40% degli operatori dell’ informazione vittime di violenza infatti avvengono proprio nel Lazio, 112 minacciati di cui 48 casi di attacchi veri e propri nell’ anno in corso su 321 in totale in Italia. A preoccupare è soprattutto l’ aumento esponenziale rispetto al 2016, quasi il 10% in più, e la concentrazione dei casi a Roma e provincia: l’ 85%. C’ è dunque la riprova di quello che Ossigeno per l’ informazione definisce «l’ allarme Roma» per gli operatori dell’ informazione, nell’ aggressione di martedì pomeriggio ad Ostia. Un episodio condannato unanimemente da tutto il mondo delle istituzioni e della politica (compreso il vicepresidente di CasaPound Simone di Stefano) accanto alla solidarietà per la troupe televisiva, in aggiunta alle associazioni di categoria Fieg (Federazione italiana editori di giornali), Usigrai (Unione sindacale giornalisti Rai), Unci (Unione nazionale cronisti), l’ Ordine dei giornalisti e l’ Associazione stampa romana. Ora sul caso indaga la Dda (Direzione distrettuale antimafia) della Capitale che ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime. Ma anche il ministro dell’ Interno Marco Minniti sta seguendo personalmente la questione. E dal Viminale trapela la sua linea intransigente sulla vicenda: i principi di legalità «non sono derogabili e in Italia non possono esistere zone franche». Una ‘zona franca’ sembra esserci ancora però sui social, dove prima Roberto Spada dà la sua versione dei fatti – «dopo un’ ora e mezza di continuo ‘non voglio rilasciare nessuna intervista’, il giornalista entrava a forza in una associazione per soli soci, disturbando una sessione di boxe e spaventando mio figlio», scrive su Facebook – e poi viene persino supportato da fan che giustificano la sua reazione violenta con un «quanno ce vo’ ce vo’». Affida invece la sua dimostrazione di vicinanza al telefono il premier Paolo Gentiloni, che sente il direttore generale della Rai, Mario Orfeo, e poi il giornalista vittima del pestaggio per esprimere «la propria solidarietà per la brutale aggressione subita a Ostia». Usano al contrario un cinguettio su Twitter il responsabile del Senato Pietro Grasso che parla di «ignobile violenza» e la presidente della Camera Laura Boldrini per cui «di fronte a questi gravissimi gesti di intimidazione e violenza è imperativo riaffermare legalità». Come pure il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che chiede di difendere «la libertà di stampa contro le intimidazioni e la violenza ». Ma è soprattutto il commento del giornalista, reduce da un intervento al setto nasale, a risuonare nel pomeriggio di dichiarazioni. «Se Roberto Spada chiede perdono, io sono pronto a perdonarlo – dice dal letto di ospedale, con sulle spalle un prognosi di 30 giorni – però forse dovrebbe chiedere perdono a Ostia». RIPRODUZIONE RISERVATA Un fermo immagine tratto dal video dell’ aggressione (Ansa)


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