Indice Articoli
Instagram è il social preferito dagli adolescenti italiani
Chessidice in viale dell’ Editoria
Il giornalista in tv non è in crisi
Visibilia Editore, ok i conti Ricapitalizzazione in vista
Applicazione e nuovi device per check up quotidiani
Il governo Gb frena vendita Sky a Murdoch
Londra, tempi più lunghi per il takeover di Fox su Sky
Instagram è il social preferito dagli adolescenti italiani
Italia Oggi
EDEN UBOLDI
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Instagram non è un posto per vecchi: è il social preferito dagli adolescenti italiani per condividere i momenti più significativi, seguire i brand e vip preferiti e mantenere i contatti con la propria rete di amici. Ecco uno dei risultati dell’ indagine realizzata quest’ anno da Blogmeter, azienda italiana che, utilizzando software capaci di analizzare i contenuti verbali, studia le abitudini degli utenti sui social media, e presentata ieri da Alberto Stracuzzi, custumer intelligence director, durante l’ incontro «Social Love Story» avvenuto nel corso della seconda edizione della Class Digital Experience Week, la settimana organizzata a Milano da Class Editori fino a domenica dedicata ai nuovi scenari del mondo digitale. Mappando le interazioni verbali di quasi 1.500 internauti italiani appartenenti al target 15-64 anni e iscritti ad almeno un social, la ricerca di Blogmeter ha rivelato che i ragazzi fra i 15 e i 17 anni preferiscono passare il tempo online principalmente su Instagram e poi su YouTube. Con l’ aumentare dell’ età cambiano anche le piattaforme utilizzate: la fascia 18-24 predilige Facebook e YouTube, chi si trova nel range 25-44 anni si connette specialmente a Facebook e ama guardare la tv, mentre gli over 45 nutrono interesse per l’ intrattenimento televisivo e l’ informazione offerta dai giornali cartacei. Questa diversificazione a seconda della generazione d’ appartenenza trova conferma anche nelle parole di Alessandra Barlassina, conosciuta online come Gucki, design blogger, e di Marco Ferrero, noto come Iconize, influencer e video maker. Entrambi esponenti della generazione millennials (i consumatori nati tra il 1980 e il 2000) lavorano sul social dedicato alla condivisione di immagini e video: la prima cura i contenuti del profilo di Casa Facile, mentre il secondo fa tendenza raccontando la sua vita con contenuti audiovisivi e fotografie. «Ai giovani non interessa Facebook, che è lo spazio digitale dove intrecciare amicizie. Scelgono Instagram perché è un luogo felice, dove le cose appaiono belle e offre spunti d’ ispirazione. Quando devo fare una comunicazione triste, uso Facebook, un posto in cui frustrazioni e dispiaceri hanno più spazio», dice Gucki. Secondo Stracuzzi, anche il luogo di residenza e le inclinazioni personali incidono nella scelta: Instagram piace di più a chi vive nelle grandi città e Facebook a chi, più delle immagini, ricerca le parole. Professione: influencer. «Sono le persone che anticipano le tendenze e influenzano il pubblico», specifica Stracuzzi, «in passato si chiamavano Janis Joplin e Guevara. Adesso quelle più seguite sono musicisti e personaggi della tv». Secondo lo studio, le 5 personalità più apprezzate in Italia sono in ordine decrescente: Belen Rodriguez, Vasco Rossi, Gianni Morandi, Valentino Rossi ed Eros Ramazzotti. Gucki e Iconize concordano che, benché Instagram è ora ben più affollato rispetto a quando hanno aperto i loro account, c’ è ancora la possibilità di emergere per chi sa raccontare la bellezza, sfruttando le proprie doti creative e offrendo stimoli, suggestioni ed esperienze. In questa social love story gli over 64 paiono i perenni esclusi ma, come in osserva Stracuzzi, è un errore escluderli dal marketing: è l’ unica categoria con un reddito stabile e mantiene stabili i propri consumi. «I pensionati sono il target ideale per alcuni business, come il turismo fuori stagione e i prodotti dedicati ai neonati, ovvero ai nipoti», conclude. © Riproduzione riservata.
Chessidice in viale dell’ Editoria
Italia Oggi
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21st Century Fox delusa: ostacoli in Gb per il controllo di Sky. Il tentativo da parte di Rupert Murdoch di prendere il controllo totale di Sky sta risultando più difficile del previsto. La sua 21st Century Fox si è sentita dire dal ministro britannico della Cultura che il takeover da 11,7 miliardi di sterline (13,3 mld di euro) annunciato lo scorso dicembre potrebbe finire sotto il faro dei regolatori antitrust. Il dubbio di Karen Bradley è che l’ acquisto di una quota del 61% nell’ operatore tv satellitare che il colosso americano dell’ intrattenimento ancora non possiede potrebbe condizionare troppo il panorama mediatico britannico. Secondo la ministra, le conclusioni del regolatore dei media Ofcom, tratte dopo tre mesi di indagine, «sono ambigue». Inoltre «la transazione solleva dubbi per l’ interesse pubblico»: lei teme che la famiglia Murdoch possa influenzare troppo il processo politico e l’ agenda informativa nel Regno Unito «con la sua presenza unica nella radio, nella televisione, nella stampa e nell’ online». Per questo Bradley sta pensando di sottoporre il caso all’ autorità per la competizione e i mercati (Cma). Si pensa a un provvedimento legislativo che regoli l’ attività dei web influencer. Lo scorso 28 giugno la camera dei deputati, durante l’ esame del disegno di legge sulla concorrenza, ha approvato un ordine del giorno a firma Sergio Boccadutri (deputato del Pd e membro della commissione bilancio) che impegna il governo «a valutare l’ opportunità di un intervento a livello legislativo affinché l’ attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di identificare in modo univoco quali interventi realizzati all’ interno della rete costituiscano sponsorizzazione». C’ è infatti da risolvere la questione, più volte sollevata su ItaliaOggi, dei web influencer, della pubblicità occulta non distinguibile dai consumatori e del fatto che nel nostro ordinamento non esiste disciplina che regoli tale attività. Miracoli, D’ Anna direttore. Antonino D’ Anna è il nuovo direttore responsabile di Miracoli Settimanale, edito da Periodici Italiani. D’ Anna ha esordito professionalmente nel 2004 su Avvenire. Tra le sue collaborazioni ItaliaOggi, il mensile religioso Maria e Affaritaliani.it. E’ l’ ideatore e il conduttore di Aria Fritta, trasmissione web radio sulla piattaforma Spreaker. F, Faillaci caporedattore. Sara Faillaci è il nuovo caporedattore di F, settimanale femminile edito da Urbano Cairo e direttore da Marisa Deimichei. Faillaci arriva da Vanity Fair, dov’ era inviata. Gazzetta dello Sport, edizione speciale per l’ apertura del calciomercato. Domani appuntamento in edicola con maxi cover, tiratura e foliazione maggiorate, inchieste, approfondimenti e tabelle per la Gazzetta della Sport. Il numero conterrà tutto quello che c’ è da sapere su come sta cambiando la serie A, le trattative più calde, quelle già concluse, i nuovi protagonisti del campionato, i rumors sui prossimi accordi, gli orientamenti delle squadre, i calciatori ritenuti insostituibili, chi è in bilico. TivùSat, per la prima volta un programma in 4K-Hdr. Lunedì 3 luglio, alle 21 su Rai 4K (canale 210 di TivùSat), si potranno esplorare le meraviglie di Venezia in compagnia di Alberto Angela, in un lungo viaggio nel futuro tecnologico della televisione: 4K con l’ aggiunta dell’ Hdr (High dynamic range), che consente il massimo livello qualitativo delle immagini, aumentando la gamma di luci e di colori. Stanotte a Venezia sarà diffuso in 4K-Hdr grazie alla partnership tra Rai, RaiWay, TivùSat e Eutelsat che ha messo a disposizione le risorse satellitari e le infrastrutture tecnologiche presso il teleporto Parigi-Rambouillet alle porte della capitale francese.
Il giornalista in tv non è in crisi
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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Niente da fare. Ormai da anni, nel pieno della stagione televisiva, corre la vulgata che «il genere talk è in crisi», «le trasmissioni con giornalisti, scrittori e politici non funzionano più». E poi, invece, in fase di costruzione dei palinsesti per l’ autunno successivo, tutte le tv pescano a man bassa in questi format, che hanno soprattutto il pregio di costare poco. «E sarà così anche per il 2017-2018», assicura Valentina Fontana, che insieme con Barbara Castorina controlla l’ agenzia di management e comunicazione Visverbi specializzata nella gestione di molti giornalisti, «poiché la gran parte dei talk saranno riconfermati (fatta eccezione per l’ Arena di Massimo Giletti e La Gabbia di Gianluigi Paragone, ndr) e ne partiranno di nuovi. È un genere televisivo che piace molto ai broadcaster e che funziona». Nella squadra di Visverbi militano star del giornalismo quali Paolo Mieli, Maurizio Belpietro, Andrea Scanzi, Gerardo Greco (ma col nuovo ruolo di direttore di Radio Uno e del Gr Rai potrebbe rallentare il suo rapporto con l’ agenzia), Eliana Liotta, Alessandro Milan, e firme o voci in fase di ascesa come Anna Marino, Monica Gentili, Davide Vecchi, Chiara Besana e Alessio Jacona. C’ è pure Gianluigi Nuzzi (marito di Valentina Fontana e vicedirettore di Videonews a Mediaset), ma solo per i suoi progetti teatrali. In passato Visverbi ha rappresentato, tra gli altri, anche Pierluigi Pardo, Mia Ceran, David Parenzo, Giuseppe Cruciani, Carlo Freccero, Selvaggia Lucarelli. Creando un network molto ampio che, anche oggi, viene comunque coinvolto in eventi o rassegne. Quest’ anno, per la prima volta, Visverbi organizza Garda d’ autore (a Garda, Verona, fino al 2 luglio), bissando il format di Ponza d’ autore, che da molte estati anima l’ isola in provincia di Latina e che si terrà dal 21 al 30 luglio prossimi. A Garda, tra gli ospiti, sono previsti Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giovanni Toti, Vittorio Sgarbi, Andrea Scanzi, Nicola Porro, Massimo Giannini, Peter Gomez, Mauro Corona, Giuseppe Cruciani, Elenoire Casalegno, Malena, «con una formula un po’ differente rispetto a Ponza, dove l’ evento è curato da Nuzzi e Mieli, e in cui si privilegia il faccia a faccia. A Garda, invece», spiega Fontana, «cercheremo di essere più trasversali, più larghi, più popolari. Di sicuro vogliamo essere molto diversi da kermesse tipo la vecchia Cortina InConTra. Da noi gli sponsor saranno tutti sul palco, in un rapporto di massima trasparenza». Certo, queste rassegne (così come il convegno organizzato a Ivrea lo scorso aprile per la Casaleggio & associati) danno molta visibilità, ma non sono molto redditizie (la Visverbi viaggia con ricavi annui al di sotto dei 500 mila euro) e bisogna espandere le attività di comunicazione per le aziende. Un personaggio come Scanzi, che è anche sommelier, può essere ad esempio coinvolto in progetti dedicati al vino. Oppure uno dei clienti di Visverbi è la società Kroll, specializzata in business intelligence: l’ amministratore delegato può essere invitato in convegni, seminari in cui si parla di cyber security, hacker, trasparenza, sicurezza aziendale. E comunque, più in generale, «a livello aziendale vale un po’ meno l’ autoreferenzialità, e conta di più se hai qualcuno, magari un bravo giornalista, che ti racconta le cose in modo diverso». Decine di incontri e di partecipazioni in lungo e in largo per l’ Italia durante l’ anno. Creando progetti che partono però sempre dalla base di Visverbi: ovvero l’ attività di management per una squadra di giornalisti di talento. © Riproduzione riservata.
Visibilia Editore, ok i conti Ricapitalizzazione in vista
Italia Oggi
MARCO A. CAPISANI
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L’ assemblea di Visibilia Editore ha approvato ieri i conti 2016, chiusi con una perdita netta di 779,9 mila euro in miglioramento dai circa 1,2 milioni del 2015. Per l’ anno in corso, invece, la società guidata da Daniela Santanché si appresta a un nuovo aumento di capitale dopo quello dell’ anno scorso, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, per circa 700 mila euro. Obiettivo: sostenere il rilancio delle sue riviste VilleGiardini, Ciak e Pc Professionale. Ieri, a Milano, l’ assemblea dei soci non solo ha dato il via libera ai conti 2016 ma anche confermato in cda Santanché, alla presidenza, Davide Mantegazza consigliere indipendente, Dimitri d’ Asburgo Lorena e Canio Giovanni Mazzaro (ex marito di Santanché). All’ ordine del giorno c’ era anche, da quanto emerge dalla relazione illustrativa in vista della riunione dei soci, un’ azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici aziendali in carica fino al 2014 (quando la società si chiamava ancora Pms e non era controllata dalla manager specializzata in raccolta pubblicitaria e impegnata in politica). Nel mirino ci sono Elena Rodriguez Palacios, Giorgio Del Bianco, Marco Margarita e Roberto Serrentino in merito alle vicende di Selpress, controllata dal gruppo Pms e, secondo Santanché, in stato di insolvenza prima che venisse acquisita. Tornando al bilancio 2016 di Visibilia Editore, l’ ebitda è negativo per 114.236 euro (-705.337 euro nel 2015), l’ ebit pari a -665.407 euro (era -1.167.813 euro nel 2015). I soci hanno deciso di procedere alla copertura della perdita di esercizio per 598.452 euro attraverso l’ utilizzo di riserve disponibili al 31 dicembre e mediante l’ utilizzo del corrispondente importo della riserva sovrapprezzo azioni, che sarà ridotta da 598.452 euro a zero. Per quanto riguarda i rimanenti 181.472 euro, saranno portate a nuovo le perdite di esercizio per una somma corrispondente. Intanto, nei giorni scorsi, hanno espresso la loro preoccupazione i giornalisti di Visto e Novella 2000, editi dalla «Visibilia Magazine, casa editrice che fa capo all’ onorevole Daniela Santanché», hanno fatto sapere, visto che «la decisione comunicata di interrompere un anno prima del previsto gli ammortizzatori sociali in essere prelude alla volontà dell’ editore di dar corso a misure più drastiche».
La7 alle manovre d’ autunno
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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Appena presentati a Milano i palinsesti autunnali della Rai, settimana prossima a Monte Carlo, tra il 5 e il 6, sarà la volta di quelli di Mediaset, il 12 luglio a Milano si scopriranno quelli di La7, mentre Sky e Discovery faranno i loro show, sempre all’ ombra della Madonnina, a settembre. Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare di corteggiamenti, spostamenti, divorzi, clamorosi passaggi. Ma, alla fin fine, non è successo molto. Tutte le star sono rimaste al loro posto. Forse potrebbe traslocare Massimo Giletti (anche se, come racconta un grande esperto di tv e di contratti, «la Rai è una bella bambagia, comoda e larga. E nessuno dei big se ne vuole veramente andare»). In effetti, a voler ben guardare, l’ unica novità arriva su La7, che ha ingaggiato Diego Bianchi e la banda di Gazebo, strappandoli a Rai 3. Per loro il nuovo direttore di La7, Andrea Salerno, ha pensato a una prima serata. E poi, magari, verranno coinvolti in altri progetti. Intanto ha liberato il prime time del mercoledì, che dalla prossima stagione non sarà più occupato da La Gabbia di Gianluigi Paragone, programma chiuso poiché non in sintonia con la nuova linea editoriale. Certo il 2017 non sarà ricordato da Paragone come un anno fortunato: è iniziato con la cancellazione del suo programma radiofonico su 105, e prosegue adesso con lo stop alla Gabbia su La7. Il conduttore, tuttavia, ha ancora un anno di contratto con la rete, e il direttore Salerno lo ha invitato a lavorare su nuovi progetti. Quanto ai palinsesti di La7, che, come detto, saranno presentati il 12 luglio, si può già anticipare che al martedì resterà fisso Giovanni Floris e al giovedì Corrado Formigli. Il venerdì dovrebbe essere la serata di Grey’ s anatomy, serie con la quale sono stati rinnovati i contratti. Un prime time tra il lunedì e il mercoledì andrà a Diego Bianchi e la sua banda di Gazebo, molto apprezzata non solo da Salerno (che è autore del programma) ma pure dal direttore del tg di La7, Enrico Mentana. A cui, piccola nota a margine, non è parso vero di poter concedere gli studi del Tg per girare il videoclip della nuova canzone Pamplona di Fabri Fibra e Thegiornalisti. C’ è un’ altra prima serata settimanale ancora libera su La7, e poi quelle del sabato e della domenica. E, inoltre, resta sempre la cronica debolezza nel preserale, prima del tg di Mentana, cui invece fa da contraltare la grande forza di Otto e mezzo e di Lilli Gruber nell’ access prime time. Per potenziare il palinsesto di La7 ci sarebbe allora disponibile sul mercato Massimo Giletti, in rotta con la Rai che gli ha chiuso l’ Arena domenicale su Rai 1 (i programmi come l’ Arena o La Gabbia, che strizzano l’ occhio al populismo, insomma, non piacciono più ai direttori di rete), proponendogli 12 trasmissioni musicali al sabato e una serie di reportage estivi dai luoghi dove sono inviate le truppe italiane all’ estero. Sembrerebbe una proposta fatta ad hoc per essere respinta. Ma Giletti viaggia a 500 mila euro annui, e dovrebbe ridursi parecchio i compensi per poter lavorare su La7 (che, va ricordato, ha fatturati 15 volte più bassi della concorrenza di Rai, Mediaset e Sky). La prima mossa concreta e operativa di Salerno sul palinsesto di rete è però quella su L’ Aria che tira, il programma della tarda mattina di La7: dal 5 giugno la conduzione era passata a David Parenzo, dopo che Myrta Merlino aveva preferito dedicare i mesi estivi alla risoluzione di alcuni problemi personali. Poiché, però, Parenzo e Luca Telese, dal 3 luglio, partiranno con In Onda, il programma L’ Aria che tira, da settimana prossima, passerà nelle mani di Francesco Magnani e Gianmaria Pica, due giornalisti di La7 che Salerno proverà a testare nella stagione estiva. Un mese di luglio intenso che poi culminerà, come di consueto, con la festa che l’ editore Urbano Cairo organizza sempre nei primi giorni di agosto all’ Old fashion di Milano, dove invita le prime e seconde linee delle sue società per un augurio di buone vacanze. © Riproduzione riservata.
Applicazione e nuovi device per check up quotidiani
Il Giornale
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Anche Nokia entra nel campo health con una linea completa di prodotti connessi di elettronica di consumo per il monitoraggio della salute. Con il completamento dell’ acquisizione delle soluzioni dell’ azienda Withings tutti gli activity tracker, le bilance, i dispositivi medici e quelli dedicati alla casa saranno da ora in vendita nelle più importanti catene di distribuzione e online in tutto il mondo, con la promessa di convenienza, scelta e accessibilità per ogni stile di vita. I nuovi prodotti comprendono Nokia Body, una bilancia Wi-Fi connessa che calcola l’ Indice di Massa Corporea (IMC) e Nokia BPM+, un misuratore della pressione sanguigna compatto con una fascia flessibile. Inoltre, L’ app Health Mate è stata completamente rinnovata per offrire agli utenti una visione a 360 gradi del loro benessere. «Con l’ ampia gamma di prodotti facilmente utilizzabili e comprensibili, gli utenti ricevono l’ equivalente di un check-up quotidiano del loro generale stato di salute e benessere» ha detto Cedric Hutchings, Vice Presidente Digital Health di Nokia Technologies. Il quale ha anche aggiungo che lo scopio di Nokia è trasformare la dinamica esistente tra i pazienti e i medici, con strumenti mirati alla prevenzione di malattie croniche. Per questo sono state avviate delle partnership con alcune delle più rinomate istituzioni mondiali di ricerca medica e di sperimentazioni cliniche del mondo – tra cui l’ Università di Pensilvenia, Mayo Clinic, American Medical Group Association, Stanford MedX e Ochsner Health System – per migliorare l’ impatto dei device intelligenti sulla salute e le condizioni di vita di chi li indossa. Al centro del sistema c’ è l’ app Health Mate appunto, che raccoglie i dati di ogni dispositivo per fornire approfondimenti relativi all’ andamento del peso, dell’ attività, del sonno e della pressione sanguigna. Tutti tarati tenendo in considerazioni le condizioni personali dell’ utente. E con la possibilità di aggiungere ulteriori accessori come una videocamera per misurare la qualità dell’ aria e il monitor Wi-Fi e Bluetooth Thermo per il controllo della temperatura corporea.
Il governo Gb frena vendita Sky a Murdoch
Il Messaggero
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Il governo di Teresa May frena l’ acquisizione di Sky da parte di 21st Century Fox, il gigante dei media che fa capo a Rupert Murdoch. L’ operazione (il cui costo è di 11,7 miliardi di sterline), sarà sottoposta a un ulteriore esame di circa sei mesi da parte dell’ Autorità Antitrust per verificare il perimetro di una possibile riduzione del pluralismo informativo. La decisione è stata annunciata dal ministro della Cultura alla Camera dei Comuni.
Londra, tempi più lunghi per il takeover di Fox su Sky
Il Sole 24 Ore
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Potrebbero volerci almeno sei mesi in più del previsto per arrivare a mettere la parola fine alla acquisto di Sky da parte di 21st Century Fox. La deadline è il 14 luglio, data entro la quale il governo Uk attende di ricevere delucidazioni (e maggiori concessioni) dal gruppo che fa riferimento a Rupert Murdoch. A seguire si spalancherebbero le porte dell’«indagine approfondita» da parte dell’ autorità antitrust inglese, con conseguente dilatazione dei tempi rispetto a una previsione di chiudere il deal entro fine 2017.Secondo il ministro, l’ operazione che vedrebbe la 21st Century Fox acquisire il rimanente 61% di Sky darebbe a Rupert Murdoch troppa influenza sui media inglesi. Per cercare di superare queste preoccupazioni Fox aveva offerto la creazione di un comitato editoriale indipendente per Sky News. (A. Bio.)