Indice Articoli
Rai verso il nuovo dg. E spunta Di Bella
Fabio Fazio saluta la Rai: “L’ unico punto fermo è il cavallo”
Un riconoscimento per La Stampa-Tuttogreen
Un Premio per Vera. Rivolto a giovani giornalisti piemontesi
Audiobook, distopie e librerie indipendenti: il bilancio degli editori Usa
Rai verso il nuovo dg. E spunta Di Bella
Corriere della Sera
Paolo Conti
link
ROMA Il dossier Rai, cioè la nomina del nuovo direttore generale dopo le dimissioni di Antonio Campo Dall’ Orto, transiterà oggi sul tavolo del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Una pratica obbligata: l’ azionista al 99,9% della tv pubblica è il ministero dell’ Economia, quindi il governo. Domani, martedì 6, è convocato un consiglio di amministrazione Rai. Gentiloni, non ne ha fatto mistero, avrebbe preferito non avere anche il nodo Rai da sciogliere e non era certo favorevole alla crisi e alle dimissioni di Campo Dall’ Orto. Ma ora sa che occorre procedere, d’ intesa con il ministro dell’ Economia, Pier Carlo Padoan, e col segretario del Pd Matteo Renzi e in «non disaccordo» col centrodestra e col Movimento 5 Stelle. La Rai deve presentare i palinsesti il 28 giugno e varare la norma interna sul tetto ai compensi. Impensabile rinviare. Un nome nuovo starebbe emergendo: Antonio Di Bella, attuale direttore della struttura Rai News (Rainews 24, Televideo, portale web Rainews 24) ex direttore del Tg3 e di Raitre, corrispondente in più sedi estere, buon mediatore: l’ ideale per traghettare la Rai fino al nuovo Consiglio dell’ estate 2018. Ma tutto è ancora aperto. Padoan sarebbe orientato a indicare una terna di nomi al Cda Rai, formalmente per non imporre un nome «secco». Nella rosa potrebbero entrare Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema (conoscitore del settore, meno dell’ azienda nel suo complesso), Nicola Claudio, responsabile del delicato incarico di direttore della segreteria del Consiglio di amministrazione, oppure (invece di Di Bella) Mario Orfeo, direttore del Tg1 (apprezzato in azienda, ma il M5S lo ha attaccato spesso e una successione al tg ammiraglio Rai rappresenterebbe un nuovo problema). Nonostante i suoi ripetuti «no, grazie» si potrebbe riparlare di Giancarlo Leone, uscito dall’ azienda il 1° gennaio scorso e ora titolare della nuova società di comunicazione Q 10 Media. Lo stesso potrebbe accadere per Nino Rizzo Nervo, oggi vicesegretario generale a Palazzo Chigi ma per decenni in Rai. Intanto ieri polemico saluto (c’ è chi dice, in vista di un suo addio alla Rai) di Fabio Fazio su Raitre in apertura dell’ ultima puntata di Che tempo che fa : «L’ unico rimasto da quando ho cominciato a lavorare in Rai è il cavallo di Viale Mazzini, l’ unico punto fermo della Rai, lui non è mai stato sfiduciato Il mio percorso professionale coincide con la storia di questa azienda. Tra poco vedremo anche se è reciproco… In ogni caso ci rivedremo, sempre con entusiasmo e passione». E poi a Fiorello ha detto: «Ovunque sia, ci rivedremo». Su un altro network? Chissà.
Fabio Fazio saluta la Rai: “L’ unico punto fermo è il cavallo”
Il Fatto Quotidiano
link
Chiude “Che Tempo che Fa” e forse, ma i dubbi sembrano pochi, Fabio Fazio lascerà anche la Rai. Il presentatore, infatti, in apertura di puntata ha ringraziato “il Pubblico, con la P maiuscola”, lasciando ancora incertezza sul suo futuro: “In ogni caso – ha detto – ci rivedremo”. Dopo i ricordi: “Ho iniziato questo lavoro in Rai quando avevo 19 anni. Ho fatto programmi ed esperienze bellissime e sarò sempre grato a tutti coloro che per questa azienda lavorano e che mi hanno accolto 33 anni fa”, ha lanciato una stoccata alla Rai: “In realtà ormai loro sono in pensione e l’ unico che è rimasto è il cavallo di Viale Mazzini con cui ho un rapporto eccellente. È l’ unico punto fermo della Rai. Non è mai stato sfiduciato, lui”. Il presentatore ha poi aggiunto: “Il mio percorso professionale coincide con la storia di questa azienda. Tra poco vedremo anche se è reciproco”. Fazio, che ha il contratto in scadenza e che ha spiegato che vuole essere produttore di se stesso, ha concluso con “Viva il pubblico! Viva la Rai! Viva il cavallo”. Ma a rinfocolare gli animi è stato Fiorello che, riferendosi al proprietario di La7 ha detto: “Fabio, tu vai in un posto dove c’ è un signore che si chiama Cairo”. E Fazio: “ma io non vado da nessuna parte”.
Un riconoscimento per La Stampa-Tuttogreen
La Stampa
link
Sono Roberto Giovannini (La Stampa), Stefania De Francesco (Ansa), la redazione di Prometeo-ADN Kronos sostenibilità (Stefania Marignetti, Loredana Errico e Francesca Romano) e i fotografi Fausto Podavini e Pierpaolo Mittica i vincitori dell’ edizione 2017 del premio Reporter per la Terra. Il premio sarà consegnato nel corso del G7 Ambiente di Bologna. Questa la motivazione del premio a Giovannini: «Con un linguaggio pulito, semplice, ma mai banale affronta le questioni ambientali cercando di dare voce a più posizioni possibile. In un periodo in cui l’ ambiente stava man mano scomparendo dalle pagine dei giornali, in controtendenza, ha creato e diretto l’ inserto della Stampa Tuttogreen, un caso unico tra i quotidiani nazionali italiani».
Un Premio per Vera. Rivolto a giovani giornalisti piemontesi
Prima Comunicazione
link
C’ è ancora un mese di tempo per partecipare al Premio Giornalistico “Vera Schiavazzi”, rivolto a giovani giornalisti piemontesi, e dedicato alla figura della collega giornalista Vera Schiavazzi, recentemente scomparsa. Il Premio nasce con l’ intenzione di ricordare Vera Schiavazzi attraverso i principi basilari ai quali si è attenuta nei suoi quasi 40 anni di carriera, vale a dire indipendenza di giudizio, accuratezza di indagine e verifica delle fonti, che considerava valori fondamentali della professione giornalistica, e che hanno costituito la sintesi dell’ insegnamento da lei profuso in 12 anni di lavoro per la Scuola di Giornalismo di Torino. Vera Schiavazzi Possono partecipare tutti i giornalisti pubblicisti, praticanti e professionisti, di età inferiore ai 35 anni, iscritti all’ Ordine Regionale del Piemonte o che esercitino la professione in testate giornalistiche piemontesi.. Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 giugno 2017, all’ indirizzo mail premioveraschiavazzi@gmail.com , indicando nell’ oggetto. “PREMIO VERA SCHIAVAZZI”, oppure consegnati direttamente nella sede del Master in Giornalismo, in via Roero di Cortanze 5, tel. 011/6704888, aperta tutti i giorni in orario 9-13 . Il tema della prima edizione è “Diritti domani”: in una realtà di crescente complessità, nella quale il godimento dei diritti fondamentali, naturali, appare sempre più compromesso dalle condizioni esterne, che cosa significa “affermare i propri diritti”? Qual è la strada da percorrere per ottenere maggiore giustizia sociale? Essere nati da una parte o dall’ altra dell’ emisfero compromette il futuro di milioni di persone a causa delle guerre; essere nati donne o uomini appare ancora un discrimine in grado di ipotecare il raggiungimento dei traguardi, voler affermare un proprio orientamento sessuale è ancora, troppo spesso, una battaglia. Qual è il ruolo del giornalista in questa realtà? Cosa, e come, è giusto raccontare? Cosa vuol dire occuparsi di diritti? E, in ultimo, esiste ancora un giornalismo dei diritti? I giornalisti interessati a partecipare dovranno far pervenire un lavoro (formato testo, video, audio, webdoc) in lingua italiana, inedito o pubblicato da quotidiani, agenzie di stampa, settimanali, periodici, siti internet, blog, youtube e social media, trasmesso o diffuso, nel periodo compreso fra il 1 gennaio 2017 e il 15 giugno 2017. Gli elaborati non dovranno superare le 6 mila battute di lunghezza o i 5 minuti di durata. Tutti i dettagli per la partecipazione si trovano sul bando: https://exstudentimastergiornalismotorino.wordpress.com/premiovera . Per informazioni: Marco Bobbio – 340 1271242, mbobbio@gmail.com Carla Piro Mander -349 4162902, carlapiromander@libero.it exstudentigiornalismotorino@gmail.com. Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca Via Roero di Cortanze, 5 – 10124 Torino – Cod. Fiscale 97792780013 exstudentigiornalismotorino@gmail.com.
Audiobook, distopie e librerie indipendenti: il bilancio degli editori Usa
Corriere della Sera
Serena Danna
link
Si è conclusa ieri al Javits Center di Manhattan, New York, BookExpo, la grande fiera dell’ editoria americana che per cinque giorni ha riunito migliaia di editori, autori, agenti e librai nel palazzo di vetro di Hell’ s Kitchen per discutere di presente e futuro dei libri in America. Un evento segnato da un incontro pubblico di Hillary Clinton – che ha presentato la raccolta di saggi che uscirà a settembre per Simon & Schuster – e dalla presentazione di libri attesi per l’ autunno, tra cui Origin di Dan Brown, Manhattan Beach di Jennifer Egan e l’ opera prima di Gabriel Tallent My Absolute Darling, che ha ricevuto gli elogi, tra gli altri, di Stephen King. Ma la fiera è stata innanzitutto l’ occasione per fare qualche bilancio sull’ anno in corso: le vendite dei libri cartacei hanno registrato una lieve crescita, accompagnata da un’ impennata nelle vendite degli audiobook. Continua l’ espansione delle librerie indipendenti dopo gli anni bui del successo dei megastore. Per quanto riguarda le tendenze editoriali, secondo gli addetti, l’ elezione di Trump ha fatto emergere un interesse verso la letteratura cosiddetta distopica: da un classico come 1984 di George Orwell fino al recente Venti lezioni di Timothy Snyder (Rizzoli).