Indice Articoli
Mondadori-Mediaset, con «Focus» alleanza sui contenuti tv
Miccichè a Mediapro «Rispetti gli impegni» Malagò: «Il 22 maggio è il termine ultimo»
Focus, obiettivo all’ 1% di share
Chessidice in viale dell’ Editoria
Da Consob alla Rai, il grande risiko
Mondadori-Mediaset, con «Focus» alleanza sui contenuti tv
Il Sole 24 Ore
Andrea Biondi
link
Un’ alleanza editoriale “in famiglia” con il proposito, lato Mediaset, di andare a coprire un segmento di offerta tv al momento non presidiato e quindi non in conflitto con i canali esistenti. Lato Mondadori l’ idea alla base dell’ accordo è spiegata dalle parole di Carlo Mandelli, direttore generale Periodici Italia del gruppo: «Proseguire nella strategia di creare sistemi di comunicazione attorno ai nostri brand di successo come “Focus”, magazine forte di un’ audience tra stampa e digitale di oltre 5 milioni tra lettori e utenti». È fissato per giovedì alle 21.15 il battesimo sul piccolo schermo di “Focus”: nuovo canale free Mediaset interamente dedicato alla divulgazione culturale. Per il canale, nella posizione 35 del digitale terrestre, si tratta in realtà di una seconda vita dopo gli anni trascorsi sotto le insegne del gruppo Discovery sul 56. L’ accordo fra la media company Usa e Mondadori (il brand è del gruppo di Segrate) non è stato rinnovato e sul canale 56 dal 29 aprile Discovery ha iniziato a trasmettere con il suo brand “Motor Trend”. Di converso il canale Focus va a sbarcare in posizione 35 scalzando “Italia 2” che, a questo punto, passerà su un altro Lcn di proprietà di Mediaset: il 120. «C’ era l’ opportunità di fare un certo lavoro giocando in casa – ha aggiunto Mandelli – e l’ abbiamo colta». Di certo il nuovo “Focus” va a rafforzare quella strategia di rifocalizzazione sul core business della tv in chiaro che sta caratterizzando le scelte di Mediaset. Prova ne sono i Mondiali di calcio che saranno trasmessi in esclusiva, il tentativo sulla Coppa Italia (non andato in porto per l’ offerta maggiore da parte della Rai) e il “Canale 20”, rete di cinema e serie Tv frutto dell’ acquisizione, un anno e mezzo fa, dalla Tbs di Costantino Federico, proprietaria di Retecapri (che infatti trasmetteva sul 20) e arrivato all’ 1,2% di share media. Dal lancio di inizio aprile del Canale 20, ha detto Marco Paolini, direttore generale Palinsesti e Distribuzione Mediaset presentando ieri il canale “Focus” nella sede della Mondadori a Segrate, «le nostre emittenti tematiche gratuite sono passate da una share del 5,6% al 6,8%». In questo quadro, Focus «è un’ operazione che ci interessa molto dal punto di vista commerciale ed editoriale, anche perché il comparto della divulgazione e della scienza in Mediaset è stato ultimamente abbastanza assente». Sul perché di questa assenza lo stesso Paolini punta l’ indice sul «momento complesso che ha attraversato il mercato più che l’ azienda». Fra i canali 28 e 36 «transitano circa 13 milioni di spettatori al giorno» aggiunge Paolini e ora l’ obiettivo minimo di ascolto è «attestarsi presto sui risultati che Focus otteneva con la precedente gestione, tra lo 0,6 allo 0,8% di share. A regime puntiamo all’ 1% di share». Il che, tradotto in cifre, dovrebbe poter dire sui 14-15 milioni netti per l’ editore con «un canale che si rivolge ad un pubblico prevalentemente maschile, di profilo socio-culturale medio-alto,con un posizionamento editoriale e pubblicitario differente dagli altri canali di Mediaset, così da aumentare le audience complessive». Il menu del nuovo canale comprende inchieste, documentari, cicli di film storici e scientifici. Come ha spiegato Marco Costa, direttore delle Reti tematiche Mediaset «nel 2018 “Focus” offrirà oltre 500 ore di prodotti in prima visione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Miccichè a Mediapro «Rispetti gli impegni» Malagò: «Il 22 maggio è il termine ultimo»
Corriere della Sera
Monica Colombo
link
Le diplomazie sono al lavoro. Ieri pomeriggio si è svolta una conference call fra Jaume Roures, il numero uno di Mediapro, e i vertici della Lega, spettatori impotenti ma interessati agli esiti della battaglia dei diritti tv fra gli spagnoli e Sky. «Mediapro rispetti ciò che contrattualmente è previsto nel bando che si è aggiudicato» ha tuonato Gaetano Miccichè (foto) a «La politica nel pallone». «Il 22 maggio è il termine ultimo per le fideiussioni: oltre quella data non potremo andare visto che saremo a circa 45 giorni dall’ inizio dell’ attività con i preliminari di Europa League e tutti i tifosi vogliono sapere dove vedranno le gare del prossimo campionato» ha sottolineato Giovanni Malagò. Il presidente del Coni è poco intenzionato ad aspettare l’ esito del ricorso – che sarà presentato nelle prossime ore dagli spagnoli – contro l’ annullamento del bando deciso dal Tribunale di Milano. Poiché l’ unico argomento davanti al quale i presidenti di A si compattano sono i quattrini, ieri i vertici di via Rosellini hanno chiesto ai catalani di rispettare le scadenze, per evitare di essere dichiarati inadempienti e di subire una causa per danni. Roures ha promesso di offrire, in alternativa alle garanzie bancarie, la visibilità di 1,2 miliardi entro la data stabilita: cioè mostrando la certificazione del patrimonio netto della società mettendo a conguaglio 180 milioni.
Class Cnbc, torna One Shot
Italia Oggi
MARCO LIVI
link
Torna «One Shot», il road show di Class Cnbc per i professionisti del risparmio. Dopo il successo del 2017, la seconda edizione parte oggi da Roma, allo Spazio 900. Sarà poi il 17 a Milano, in Savona 56; a Torino il 22 maggio, alle OGR; infine a Padova, a Padova Fiere, il 24 maggio. Quattro tappe dove i protagonisti saranno gli esperti di quattro case come Allianz GI, Invesco, Schroders e J.P. Morgan AM, e, per la prima volta, anche quattro reti di distribuzione come Fideuram, Banca Generali, Bnl Bnp-Paribas Life bankers e Allianz bank. L’ obiettivo del road show è quello di fornire ai consulenti italiani tutti gli elementi per affrontare un anno di grandi cambiamenti. I mercati, innanzitutto. Dopo nove anni di fila di crescita continua, all’ inizio di gennaio è tornata la volatilità, i tassi di interesse hanno iniziato a salire ed è diventato sempre più difficile scegliere le asset class in portafoglio e le strategie di diversificazione. Ma c’ è di più: Mifid II, entrata in vigore dall’ inizio di gennaio, cambia per sempre i rapporti tra produzione, distribuzione e consulenza. Ogni tappa, che fornisce ai partecipanti i crediti Efpa, si apre con una sessione dedicata ai trend di mercato e dell’ economia, con collegamenti dalle sedi Cnbc di Londra, Singapore e New York. Durante gli incontri, condotti dal direttore di Class Cnbc Andrea Cabrini, gli strategist delle quattro case offrono le loro chiavi di lettura sulla crescita dell’ economia, la politica delle banche centrali, le valutazioni raggiunte dai mercati azionari, le dinamiche valutarie, le strategie per mettere in grado i portafogli di gestire la volatilità. I consulenti sono messi alla prova e coinvolti da istant poll, interviste realizzate sul posto da Class Cnbc, e da un canale di comunicazione sempre aperto per domande attraverso sms, WhatsApp e una app realizzata specificamente per One Shot. Al termine del confronto, le case presentano quattro nuove idee per investire: dai mercati emergenti alle opportunità dell’ intelligenza artificiale, fino a nuove formule multiasset che puntano sulla decorrelazione attraverso asset class alternative. Nella seconda parte della giornata, i vertici delle reti si confrontano con i country manager delle case per capire cosa si possono aspettare i consulenti dall’ evoluzione dei rapporti all’ interno della filiera del risparmio. Una grande occasione per fare chiarezza su come cambiano le strategie di offerta, i modelli di partnership, la personalizzazione dei prodotti e la gestione dei costi e dei margini per far fronte alle nuove sfide di Mifid II. L’ evento è già iniziato sul sito www.oneshot2018.it, dove è possibile iscriversi e dove si possono trovare le interviste registrate a Milano e Londra con i protagonisti dell’ incontro. «Class Cnbc è la televisione dei risparmiatori italiani e di chi lavora al loro servizio, l’ industria degli investimenti», dice Andrea Cabrini, direttore del canale. «Chi ci segue su Sky 507 o sul sito di Milano Finanza sa che – come certificano ricerche indipendenti – siamo la prima fonte video di informazione per chi si occupa di mercati e finanza. Trasmettere in diretta dalle 7 alle 22,30 non è però la nostra unica missione: sempre più importante è avvicinare i nostri contenuti globali e il nostro network di esperti a chi fa un lavoro così importante per i risparmi degli italiani. Non solo i mercati hanno cambiato strada, ed è fondamentale prepararsi a guidare i risparmiatori su ogni terreno, ma Mifid II costringe finalmente a ripensare i rapporti all’ interno dell’ industria». «Class Cnbc», continua Cabrini, «vuole rappresentare l’ interesse dei risparmiatori ed è convinta che a questo fine serva un’ industria sempre più trasparente e aperta. Per questo a One Shot metteremo sullo stesso palco a confronto i leader delle reti, i produttori dei fondi davanti ai consulenti in un confronto senza filtri. Il segreto del successo di One Shot, iniziato l’ anno scorso, sta nella capacità di concentrare tutti questi elementi in meno di una giornata con i tempi e i linguaggi tipici della nostra televisione. Quest’ anno i partner sono raddoppiati (4 case e 4 reti in quattro tappe) e siamo sicuri che la nuova formula avrà un riscontro ancora maggiore». © Riproduzione riservata.
Focus, obiettivo all’ 1% di share
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
link
Ormai è una tendenza consolidata negli ultimi tre anni: i canali tematici free e pay valgono in Italia il 40-41% di share nelle 24 ore. Una fetta di mercato delle audience dove tutti i gruppi televisivi devono quindi attrezzarsi. E nella quale, in particolare, Mediaset prova a giocare le sue carte soprattutto in prima serata: tra gennaio e maggio le reti tematiche in chiaro del Biscione (Iris su tutte) hanno raggiunto il 6,1% di share tra le 21,15 e le 23,15, rispetto al 6% di Rai, il 5,2% di Discovery, il 3,1% di Sky, e l’ 1,1% di Viacom. Dopo il lancio di canale 20, lo scorso 3 aprile, la share di Mediaset è cresciuta al 6,8% e il nuovo canale 20, come spiega Marco Paolini, direttore generale palinsesti e distribuzione Mediaset, «è all’ 1,2% di share nelle 24 ore e all’ 1,5% in prima serata». Quasi il 7% di share con le tematiche che, dal prossimo 17 maggio, potrebbe salire di un ulteriore punto percentuale a sfiorare l’ 8%. Parte infatti il nuovo Focus (lcn 35) pensato e realizzato da Mediaset, dopo che il contratto che legava il brand del mensile Mondadori al gruppo Discovery è arrivato a naturale scadenza: «Gli obiettivi per i quali ci siamo impegnati con la concessionaria Publitalia», dice Paolini, «sono di confermare l’ attuale share dello 0,6%. Anche se il nostro obiettivo vero su Focus è attorno all’ 1%. Il canale ha un profilo di ascolto maschile, equilibrato sull’ età, e con classi di istruzione molto alte. Offre alla concessionaria dei target alternativi, e copre il segmento della scienza, della divulgazione, sul quale Mediaset, sia nei canali free sia in quelli a pagamento, era un po’ carente ultimamente». Perché Mediaset ha abbandonato per così tanto tempo la divulgazione scientifica, che su Rai fa grandi ascolti, privilegiando il trash dei reality alla Grande Fratello? «In realtà abbiamo fatto qualche esperimento di divulgazione», risponde Paolini, «ma senza grossi successi. Sappiamo bene che la divulgazione può fare grandi ascolti, e un tempo avevamo il programma La macchina del tempo che andava benissimo. Credo tuttavia che per fare le sei puntate del programma di Alberto Angela su Rai Uno sia necessario un budget superiore a quello che farà funzionare il canale Focus per un anno. Va detto comunque che Mediaset esce da un periodo complesso, di crisi, dove gli investimenti sono stati concentrati sul core business. Inoltre non avevamo trovato le idee giuste. Focus, invece, è un progetto molto interessante, e non è escluso che alcuni temi di Focus possano passare anche alle nostre reti generaliste. Quanto al trash dei reality», prosegue Paolini, «il Grande Fratello è, appunto, un reality, all’ interno del quale succede sempre qualcosa. Noi non ci vergogniamo del GF né ci esaltiamo». Nessuna rottura traumatica con Discovery Italia, che editava il canale Focus fino ad aprile: «Le iniziative su Focus fanno parte delle nuove strategie di Mondadori, lanciate ormai da un paio di anni, e che intendono valorizzare al massimo i brand della casa editrice. Vogliamo creare dei sistemi di comunicazione attorno ai brand», commenta Carlo Mandelli, direttore generale Periodici Italia di Mondadori, «lavorare sulle comunità per sfruttare al massimo il valore delle testate e contrastare il naturale calo delle diffusioni. Lo abbiamo già fatto con Giallo Zafferano, una comunità con oltre sette milioni di users online e 80 milioni di visite al mese, da cui è nato un giornale da 150 mila copie, un libro, una trasmissione di Canale 5. Al momento Focus parla a cinque milioni di persone ogni mese, fa molti spin off, organizza decine di eventi sul territorio (il mensile diretto da Jacopo Loredan è reduce da una tre giorni a Bergamo, e in novembre, al Museo della scienza e della tecnologia di Milano, ci saranno i quattro giorni del Festival di Focus) e adesso avrà anche la sua tv integrata col sistema Mondadori-Mediaset». Focus, per il quale sono appena state acquistate «500 ore di documentari in prima tv, proporrà pure cinema e serie tv», aggiunge Marco Costa, direttore reti tematiche free e pay di Mediaset, «dando più spazio a contenuti prodotti e realizzati in Italia, con autoproduzioni e co-produzioni internazionali, come quella de La storia di Re Erode, che andrà in onda il prossimo autunno, o uno spazio meteo brandizzato Focus». Bocche cucite sull’ arrivo di Roberto Giacobbo dalla Rai: «Giacobbo è un dipendente della Rai», precisa Paolini, «e per Focus non pensiamo a una persona sola, ma a più volti». Dopo aver lanciato due nuovi canali in due mesi (20 e Focus), i progetti di Mediaset sulle reti free non si fermano: ci sarà un ripensamento complessivo di Italia 2, che stava sull’ lcn 35 e che ora si è spostata al 120 per fare spazio a Focus, «e credo saremo pronti nei primi mesi del 2019», conclude Paolini. © Riproduzione riservata.
Chessidice in viale dell’ Editoria
Italia Oggi
link
Salone del Libro, Lagioia: edizione 2019 sarà dal 9 al 13 maggio. La 32ma edizione del Salone del Libro di Torino sarà dal 9 al 13 maggio 2019. Lo ha confermato il direttore Nicola Lagioia, nel corso della conferenza stampa di chiusura della 31ma edizione, che è terminata con un successo di pubblico e oltre 144 mila biglietti staccati. «È stato un anno molto duro e difficile, conseguire questo risultato ha dello strepitoso», ha commentato Lagioia. Poi rivolgendosi agli editori ha detto: «Cari editori avete dimostrato di poter stare tutti insieme nella casa comune dell’ editoria italiana. Qui avete incontrato i vostri lettori, fatto felice i vostri scrittori che hanno incontrato tanto pubblico. Faremo tutto il possibile affinché la convivenza sia in futuro praticabile e vantaggiosa». Facebook sospende 200 app dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Facebook ha sospeso altre 200 applicazioni in seguito all’ indagine iniziata dopo lo scandalo dei dati di Cambridge Analytica. Il colosso dei social media non ha fornito dettagli su quali app sono state sospese o quante persone le hanno utilizzate. Tuttavia Facebook ha affermato che le app adesso saranno sottoposte a «un’ indagine approfondita» per verificare se hanno usato in modo improprio i dati dell’ utente. Il ceo, Mark Zuckerberg, ha affermato che Facebook esaminerà decine di migliaia di app che potrebbero accedere o raccogliere grandi quantità di informazioni personali degli utenti. All’ inizio dell’ anno Facebook è stato travolto dallo scandalo di Cambridge Analytica: la società di consulenza e analisi di dati, ora fallita, ha usato le informazioni di 87 milioni di utenti Facebook per fare pubblicità politiche mirate e aiutare Donald Trump a vincere le elezioni presidenziali americane del 2016. Sky Tg24, oltre 840 mila spettatori medi per Veleni Quotidiani. L’ inchiesta di Sky Tg24 che racconta i rischi per la salute che possono nascondersi in oggetti e prodotti con cui ogni giorno veniamo in contatto ha raccolto nei sette giorni 840.949 spettatori medi complessivi, che l’ hanno vista sui canali 100 e 500 di Sky, sul canale 50 del Dtt e su Sky On Demand. Si tratta dell’ inchiesta più vista di sempre di Sky TG24. Viacommunity Day: i dipendenti Viacom Italia si danno al volontariato. Anche quest’ anno si è svolto il ViacommunityDay attività di Responsabilità sociale di Viacom Italia, l’ azienda guidata dall’ a.d. Andrea Castellari, che dal 2011 è attiva nel sostenere concretamente diverse cause e associazioni non profit locali. Quest’ anno il ViacommunityDay in Italia ha visto la partecipazione di tutti i dipendenti dell’ azienda che, divisi in 4 gruppi, hanno destinato un’ intera giornata lavorativa a supporto di diverse associazioni presenti sul territorio milanese, dove si trova l’ head quarter dell’ azienda: Associazione Mission Bambini, Legambiente, Comunità Nuova Onlus di Don Rigoldi, Piano C, Progetto Donne. Il Viacommunity Day è un’ iniziativa che Viacom International Media Networks celebra da 22 anni a livello globale in cui i dipendenti di Viacom in tutto il mondo si adoperano attivamente con le diverse associazioni e onlus che l’ azienda sostiene. YouTube: nuova funzione Take a break, invito a staccarsi dai video. YouTube ha attivato la nuova funzione «Take a break» (Fai una pausa), che invita gli utenti a interrompere l’ uso della piattaforma video. La novità rientra in una serie di nuovi controlli per YouTube introdotti alla conferenza degli sviluppatori di Google nei giorni scorsi, e che si inquadrano in una strategia di «benessere digitale» recentemente elaborata dal colosso di Mountain View (e raccolta nel sito https://wellbeing.google/). Per accedere alla nuova opzione su YouTube, nell’ ultima versione della app, gli utenti devono andare nelle Impostazioni e scegliere «Ricordami di fare una pausa». Qui potranno stabilire di ricevere un avviso allo scadere di un certo numero di minuti di utilizzo della app: 15, 30, 60, 90 o 180 minuti. A quel punto il video si fermerà. L’ utente potrà comunque decidere se proseguire con la visione o chiudere la app. Francesco Poletti in Young & Rubicam Italia come executive creative director. Ha iniziato ufficialmente ieri il nuovo incarico di Francesco Poletti come executive creative director di Young & Rubicam Italia, l’ agenzia di comunicazione parte del gruppo Wpp. Il creativo italiano, expat in Germania dal 2014, ha lasciato l’ agenzia di Stoccarda Jung von Matt in cui si è occupato come international creative director dei clienti global. Timvision, dal 15 maggio I’ m Sorry, la serie con Andrea Savage. Quanto è difficile essere genitore al mondo di oggi? Questo l’ incipit di I’ m Sorry, la serie tv che arriva in anteprima esclusiva per l’ Italia su Timvision da oggi. La serie racconta la vita frenetica di Andrea (Andrea Savage), moglie, mamma e attrice comica, immatura e piena di nevrosi che vive una serie di situazioni di vita inaspettate e complicate accanto al marito Mike (Tom Ever Scott) e alla loro bimba Amelia (Olive Petrucci). Google, dipendenti lasciano per protesta contro un progetto militare. Nelle ultime settimane, diversi dipendenti di Google si sono dimessi per protestare contro il coinvolgimento della società in un progetto militare, Project Maven, che usa l’ intelligenza artificiale per rivedere i filmati dei droni e identificare rapidamente determinate persone e oggetti. Lo ha scritto il sito Gizmodo citando fonti anonime. Ma oltre alle dimissioni, più di 4 mila dipendenti hanno espresso la loro opposizione al progetto in una petizione interna, che chiede a Google a smettere di lavorare con il dipartimento della difesa americano e evitare di essere coinvolto con futuri contratti militari. Secondo Gizmodo, le critiche riguardano sia le preoccupazioni etiche sull’ uso dell’ intelligenza artificiale nella guerra dei droni, sia i problemi con la trasparenza aziendale riguardo a decisioni controverse. Radio Italia, al via la rubrica Beauty. Arriva Radio Italia Beauty, la rubrica realizzata ogni mese in collaborazione con Ethos Profumerie. Da maggio, andrà in onda ogni sabato e domenica alle 9,38 nella fascia condotta da Francesca Amendola.
Da Consob alla Rai, il grande risiko
Il Giornale
Gian Maria De Francesco
link
Gian Maria De Francesco Roma Un pacchetto da 350 poltrone è il piatto più prelibato per un ipotetico governo M5S-Lega. Si tratta, infatti, di nomine di derivazione politica nell’ ambito delle Authority e delle società a partecipazione pubblica: un’ opportunità da non fallire per insediarsi nei gangli del potere vero, quello dell’ amministrazione. Queste designazioni, di fatto, ridisegneranno il who’ s who dei palazzi nei prossimi anni. Ad esempio, il nuovo esecutivo dovrà scegliere il presidente dell’ Authority dell’ Energia i cui vertici sono in prorogatio da mesi. I presidenti dei due rami del Parlamento saranno chiamati poi nell’ autunno prossimo a indicare il nuovo presidente dell’ Antitrust che dovrà prendere il osto dell’ uscente Giovanni Pitruzzella. Ma tanto la Lega quanto i Cinque stelle hanno obiettato sulla designazione del presidente Consob, Mario Nava, che è in distacco dalla direzione servizi finanziari dell’ Ue. La sua posizione potrebbe essere in bilico ove mai «il governo del cambiamento» riuscisse a far funzionare lo spinterogeno. Altra pedina delicata da muovere sarà quella del direttore generale del Tesoro: il premier Gentiloni ha bloccato l’ avvicendamento deciso dal ministro Padoan tra l’ attuale titolare Vincenzo La Via e il capo della segreteria tecnica di Via XX Settembre, Fabrizio Pagani. È chiaro che il nuovo cancelliere dello scacchiere sceglierà un dirigente più vicino alle proprie posizioni. Ad esempio, se per caso avesse avuto qualche chance un ticket Sapelli-Siniscalco, sarebbe stato probabile un revival dei Reviglio-boys in auge fino a qualche anno fa. Sempre in autunno scadranno il capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e il segretario generale Carlo Magrassi. Per quanto riguarda le partecipate il dossier più caldo riguarda la Cassa depositi e prestiti, vero «motore» dell’ intervento pubblico (ultimamente in Tim, ma sono in molti a sperare in un coinvolgimento in Alitalia). Il presidente Claudio Costamagna e l’ ad Fabio Gallia sono in uscita. La loro nomina attiene al periodo renziano e una conferma, al momento, ha pochissime chance non solo per questioni di compatibilità politiche. Segue la Rai dove il tandem Monica Maggioni-Mario Orfeo è arrivato anch’ esso alle battute finali. La nuova procedura di nomina e lo stallo politico potrebbero rappresentare l’ occasione per alcune rentrée, non ultima quella dell’ ex dg Campo dall’ Orto. Da rinnovare pure i vertici di Gse, Invimit e Sogei dove i manager Sperandini, Spitz e Quacivi sono a fine corsa.
L'articolo Rassegna Stampa del 15/05/2018 proviene da Editoria.tv.