Indice Articoli
Le compravendite incrociate di Walt Disney, Sky e Fox
Rete 4 al lavoro sui palinsesti
Sky, vuole crescere nel digital e parte da L’ Ultimo Uomo
Chessidice in viale dell’ Editoria
Class Editori, ricavi 2017 a 66,1 mln
Pubblicità, il bimestre a +1,8%
Tv: +0,6%. Mediaset -0,9%, Rai +0,3%, La7 +1,6%, Sky +2,5%, Discovery +12,2%
La classifica dei quotidiani più diffusi a febbraio (dati Ads) | Prima Comunicazione
Dati Nielsen febbraio 2018 | Prima Comunicazione
«Quotidiano in classe», premiati i video degli alunni
«Fake news? L’ antidoto è la qualità»
Il docufilm di “Repubblica” sulla cronista oggi in anteprima al Festival di Perugia
Le compravendite incrociate di Walt Disney, Sky e Fox
Il Manifesto
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G.BR. II Continua il «triangolo» fra Disney, Fox e Sky: dieci giorni fa la 21st Century Fox di Rupert Murdoch – su cui pende l’ acquisto da parte di Disney per 52 miliardi di dollari – aveva infatti avanzato due proposte all’ Authority dell’ antitrust britannica per poter acquista re Sky, di cui già possiede il 39%, nella sua interezza. La prima era di scorporare Sky News, rendendola una compagnia indipendente a cui comunque andrebbero i finanziamenti Fox – l’ antitrust inglese aveva infatti già espresso parere contrario all’ acquisizione per timore che la famiglia Murdoch potesse esercitare un con trollo troppo forte sul canale di notizie. La seconda era di vendere Sky News alla Disney a prescindere dall’ effettivo acquisto dell’ intera Fox (che terrebbe per sé solo i canali di news e sport) da parte dello Studio hollywoodiano. IERI INVECE il Takeover Panel britannico (incaricato di supervisionare le acquisizioni e i merger nel Regno Unito) ha stabilito che la Compagnia di Topolino dovrà obbligatoriamente fare un’ offerta per acquistare tutte le quote di Sky nel caso in cui la proposta della Fox non sarà stata approvata dall’ Antitrust prima che si sia conclusa la vendita della stessa Fox a The Walt Disney Company. «In seguito al completamento della vendita di Fox a Disney, quest’ ultima sarà tenuta a fare un’ offerta ai detentori delle azioni ordinarie di Sky in conseguenza della partecipazione di Fox di circa il 39% nella compagnia», è scritto nella delibera del British Panel on Takeovers and Mergers. «Alla base di questa decisione c’ è la valutazione per la quale assicurarsi il controllo di Sky possa essere ragionevolmente ritenuto uno degli scopi principali dell’ acquisto di Fox da parte della Disney». Lo Studio sarà tenuto a fare un’ offerta di 10,75 sterline per azione (12,42 euro) entro 28 giorni dall’ acquisto di 21st Century Fox, a meno che quest’ ultima non abbia già portato a termine l’ acquisto di Sky o che una terza parte non abbia già comprato più del 50% delle azioni dell’ azienda. Il Takeover Panel britannico ha confermato di aver comunicato la sua decisione a Sky, Fox e Disney, e che tutte e tre le compagnie la hanno accettata.
Rete 4 al lavoro sui palinsesti
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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In marzo il sorpasso di La7 nei confronti di Rete 4 è diventato doloroso per Sebastiano Lombardi, direttore del canale Mediaset. La tv edita da Urbano Cairo, infatti, non solo ha superato, come ormai fa da mesi, Rete 4 in prima serata, con un 5,35% di share medio rispetto al 4,07% di Rete 4, ma ha surclassato il canale del Biscione anche nelle 24 ore, con un 4,25% medio in marzo rispetto al 3,99% del concorrente. La7 è perciò la sesta rete televisiva italiana per ascolti in assoluto, dietro a Rai Uno, Canale 5, Rai Tre, Rai Due e Italia Uno, con Rete 4 che scivola al settimo posto. Mettendo in fila questi dati di audience, e quelli degli ultimi mesi, è chiaro che i vertici di Cologno Monzese abbiano chiesto una svolta al piano editoriale di Rete 4. Piano al quale Lombardi sta lavorando, e che sarà reso pubblico, come abitudine, in occasione della presentazione dei palinsesti autunnali di Mediaset. Una prima indicazione nella strada del cambiamento è tuttavia già emersa per quanto riguarda i programmi informativi di Rete 4, che peraltro occupano una parte rilevante del palinsesto: bisogna uscire dalla strada stretta della protesta, che non ha portato né risultati di audience e né, fatto non trascurabile, acqua al mulino del partito fondato da Silvio Berlusconi, uscito ridimensionato alle scorse elezioni politiche. Per questo è già stato chiuso Dalla vostra parte, condotto da Maurizio Belpietro. Al suo posto è partito Stasera Italia, guidato in maniera molto più serena e pacata da Giuseppe Brindisi e Veronica Gentili. Pure Quinta Colonna, di Paolo Del Debbio, finisce anticipatamente la sua ultima stagione il prossimo 26 aprile. Poi si dovrà trovare una formula tutta nuova per settembre. Belpietro e Del Debbio rimangono tuttavia sotto contratto con Mediaset, e compariranno ancora in video, magari in qualità di ospiti. Se, in qualche modo, Belpietro e Del Debbio paiono vittime sacrificali di questo nuovo corso informativo, anche Mario Giordano, direttore del Tg4, (uno che, con i suoi libri anti-casta e sugli sprechi è tra i principali incendiari della cosiddetta tv della protesta) ha perso la responsabilità del programma quotidiano Stasera Italia. Resta al suo posto invece Claudio Brachino, direttore di Videonews, struttura che confeziona tutti i programmi con taglio informativo di Mediaset. E Rete 4, peraltro, è il canale che più di tutti ospita questo tipo di format: per citarne solo alcuni, Terzo Indizio con Barbara De Rossi, Quarto Grado con Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, Quinta colonna di Del Debbio, Dalla vostra parte di Belpietro, Stasera Italia con Brindisi e Gentili, Ieri oggi italiani con Maurizio Costanzo e Rita Dalla Chiesa, Confessione reporter con Stella Pende. Più in generale, peraltro, avrà il suo bel daffare Mauro Crippa, direttore generale dell’ informazione Mediaset. Sventato il pericolo di perdere Paolo Liguori, che resterà in sella alla direzione di TgCom 24 (il giornalista aveva ricevuto una offerta dal gruppo Amodei per la direzione del Corriere dello sport), ci sono ancora da smussare i dissidi tra Federica Panicucci e Francesco Vecchi, co-conduttori di Mattino Cinque ma di fatto separati in casa; da tracciare i perimetri di intervento di Barbara D’ Urso con Pomeriggio Cinque e Domenica Live; da capire gli spazi di crescita di un prodotto come Matrix, che con Nicola Porro potrebbe anche ambire a migliori collocazioni in palinsesto; da coordinare al meglio il lavoro delle varie anime informative di Mediaset, dal Tg5 guidato da Clemente Mimun (pronto il restyling al via il 16 aprile con nuovo logo, studi, scenografia e sigla) a Studio Aperto diretto da Annamaria Broggiato, passando per l’ agenzia News Mediaset governata da Andrea Pucci fino a Sportmediaset dove in sella c’ è Alberto Brandi. © Riproduzione riservata.
Sky, vuole crescere nel digital e parte da L’ Ultimo Uomo
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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Sky Italia si prepara a fare una offerta importante per i diritti della Serie A di calcio 2018-2021. E si preoccupa, quindi, di creare anche un ambiente multipiattaforma per ingaggiare al meglio il pubblico di appassionati. Per questo, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, la partnership che al momento lega il sito di Sky Sport Hd con la rivista digitale L’ Ultimo Uomo (www.ultimouomo.com) di Alkemy spa (società da 45 milioni di euro di ricavi specializzata nell’ innovazione del modello di business di grandi e medie aziende e quotata dal 5 dicembre 2017 sul mercato Aim di Borsa Italiana) potrebbe trasformarsi a breve in una operazione di acquisto del dominio da parte di Sky. La strategia di Sky Italia, in questo senso, sarebbe piuttosto chiara: acquisire i diritti del calcio per una serie di piattaforme, e poi valorizzare al massimo l’ ambiente digital per tutto quello che ci puoi costruire attorno. L’ Ultimo Uomo, rivista digitale fondata nel luglio 2013 da Daniele Manusia e Timothy Small, consente di essere orizzontali, con notizie quotidiane aggiornate, e molto verticale, con approfondimenti e analisi per appassionati. Ovvio che l’ investimento per l’ acquisto de L’ Ultimo Uomo da parte di Sky sarà relativo, nell’ ordine di poche decine di migliaia di euro, ma fa parte di una visione più ampia che porterà nelle prossime settimane a evoluzioni importanti nel digital, non riguardanti solo lo sport. Nelle stanze del quartier generale di Sky, infatti, è piuttosto netta l’ impressione che il mondo digital, nel suo complesso, sia presidiato molto poco da contenuti di qualità. C’ è spazio, quindi, per valorizzare le properties di Sky (già tra le prime per audience su Internet), creando ulteriore valore aggiunto sul web e aprendo quindi un business remunerativo in sé (con la raccolta pubblicitaria) ma capace di creare osmosi commerciali anche con il business primario di Sky, che resta pur sempre la pay tv. © Riproduzione riservata.
Chessidice in viale dell’ Editoria
Italia Oggi
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Disney, per Uk deve comprare Sky insieme a Fox. Se Disney vuole comprare Fox, allora non può tirarsi indietro con Sky. Ordine del regolatore del Regno Unito. Lo U.K. Takeover Panel ha detto ieri che Walt Disney sarà obbligata a presentare un’ offerta per Sky (di cui Fox possiede già il 39%), nel caso in cui la sua acquisizione degli asset di 21st Century Fox dovesse andare avanti. Il regolatore britannico ha aggiunto che Disney dovrebbe fare la sua proposta entro 28 giorni dal completamento dell’ acquisizione degli asset di Fox e che dovrà mettere sul tavolo 10,75 sterline (12,40 dollari) ad azione, a meno che Fox non riesca prima a rilevare il 100% di Sky o Comcast (oppure un’ altra società) non riesca a raggiungere almeno il 50% della stessa. RaiCom, Tagliavia: dopo il +30% del 2017, trend di ulteriore crescita. Lo scorso anno RaiCom ha portato a casa un +30% nei risultati della sua attività di asset fondamentale del Gruppo Rai, «e quest’ anno contiamo di continuare a crescere ancora di più». Lo ha detto Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di RaiCom, a margine di Cartoons on the Bay. L’ Ordine dei giornalisti a Condé Nast: marketing e pubblicità non possono sostituire il lavoro giornalistico. Richiamo del presidente dell’ Ordine dei giornalisti lombardi, Alessandro Galimberti, nei confronti di Luca Dini, giornalista professionista e direttore editoriale di Condé Nast. Galimberti ha ricordato al direttore editoriale che affidare compiti redazionali con attività giornalistica a blogger e influencer non iscritti all’ Albo profila un’ ipotesi di esercizio abusivo della professione. Facebook, il caso sbarca all’ Europarlamento, ma senza Zuckerberg. Il caso Cambridge Analytica sbarca all’ Europarlamento. I deputati discuteranno della questione mercoledì prossimo durante la sessione plenaria, torneranno sull’ importanza della protezione dei dati personali come difesa contro la manipolazione elettorale (anche in vista delle elezioni europee di maggio 2019) e chiederanno di nuovo ai vertici di Facebook di presentarsi in aula. Il presidente dell’ assemblea Antonio Tajani e i leader dei gruppi politici, dopo avere invitato (senza esito) Mark Zuckerberg e altri rappresentanti dei piattaforme online a partecipare alla plenaria e rispondere alle domande dei deputati, decideranno la linea da seguire. comScore lancia la piattaforma per misurare le audience video su smartphone, tablet e desktop. comScore ha annunciato il lancio italiano di Video Metrix Multi-Platform fornendo una misurazione deduplicata e unica del consumo dei video su smartphone, tablet e desktop per far capire meglio ai clienti come, dove e quando i contenuti video vengono consumati. Questo lancio include anche l’ introduzione di un reporting video potenziato per YouTube e i suoi canali partner, aiutando i produttori di contenuto che partecipano al Partner Program di YouTube a migliorare la monetizzazione delle loro audience multi-piattaforma nei canali di distribuzione. Speciale Vinitaly con Qn – Il Resto Del Carlino – La Nazione – Il Giorno – Il Telegrafo. Un inserto speciale di 80 pagine dedicato al Vinitaly e al mondo del vino uscirà in omaggio con i quotidiani del gruppo Poligrafici oggi. «Stiamo seguendo da tre anni con particolare attenzione Vinitaly», ha dichiarato Sara Riffeser Monti, vice presidente di SpeeD. «Il successo del primo speciale, 24 pagine dedicate principalmente alle realtà dei nostri territori, ci ha spinto a realizzare un prodotto più completo, più ricco di contenuti e maggiormente apprezzato dagli investitori, con un conseguente aumento della foliazione a 56, per l’ edizione 2017, e a 80 pagine per l’ edizione in edicola domani (oggi, ndr)». Agi Agenzia Italia e Contently al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Agi Agenzia Italia e Contently, l’ azienda americana specializzata in tecnologie per il marketing che aiuta aziende di tutto il mondo a gestire i contenuti in modo efficace, siglano a Perugia un accordo di partnership per lanciare sul mercato italiano innovative soluzioni di content marketing per gestire la produzione di contenuti professionali, flussi di lavoro centralizzati e garantire una distribuzione ottimizzata.
Class Editori, ricavi 2017 a 66,1 mln
Italia Oggi
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Il consiglio di amministrazione di Class Editori ha approvato il bilancio 2017, che registra ricavi consolidati totali pari a 66,16 milioni di euro, rispetto ai 72,72 milioni del corrispondente periodo del 2016. I ricavi pubblicitari in Italia e all’ estero sono stati pari a 36,13 milioni, con una flessione del 3,2% sull’ esercizio precedente. I costi operativi sono scesi a 74,13 milioni di euro, -5,9% rispetto al 2016. Il margine operativo lordo mostra un saldo di -7,97 milioni di euro (-6,03 mln nel 2016). Dopo ammortamenti e svalutazioni per 6,50 milioni di euro (9,46 mln di euro), il risultato operativo (Ebit) è stato pari a -15,45 milioni di euro, con un miglioramento di circa 0,20 milioni di euro rispetto al 2016. Il risultato ante imposte si è attestato a -16,32 milioni di euro (-18,14 mln nel 2016) e il risultato netto di gruppo dopo gli interessi di terzi e le imposte è pari a -15,54 milioni di euro (-16,87 milioni di euro nell’ esercizio 2016), con un miglioramento di circa 1,34 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della casa editrice presenta alla data del 31 dicembre 2017 un indebitamento pari a 67,33 milioni di euro, in linea con quella del precedente esercizio. La capogruppo Class Editori spa ha chiuso l’ esercizio 2017 con un totale dei ricavi operativi passato da 19,37 milioni di euro del 31 dicembre 2016 a 15,07 milioni di euro al 31 dicembre 2017 e un risultato netto dopo le imposte di -11,55 milioni di euro, (-12,63 milioni di euro nel 2016); il cda ne ha deliberato il rinvio a nuovo. Secondo un comunicato della società, il mercato pubblicitario italiano nel corso del 2017 ha registrato un decremento del 2,1% (fonte Nielsen) rispetto allo stesso periodo del 2016, ma depurata del risultato relativo alle tv generaliste (-1,6%), segmento in cui la casa editrice non è presente, la performance complessiva del mercato è stata negativa per circa il 3%. È proseguito e si è accentuato l’ andamento negativo della raccolta dei quotidiani (-7,7%) e dei periodici (-6,2%). Internet (senza search e social degli Ott) ha registrato un +1,7%. In questo contesto non favorevole, la raccolta pubblicitaria della casa editrice in Italia e all’ estero ha registrato una flessione del 3,2%, con una crescita nei settori della Go Tv (Telesia +7,2%), tv (+9,7% Class Cnbc) e i siti web di MF/Milano Finanza (+12,8%) che insieme rappresentano circa il 38% del fatturato complessivo. La Go Tv, in particolare, si conferma secondo mezzo della casa editrice e leader del mercato di riferimento con una quota stimata di oltre il 50%. La flessione dell’ area quotidiani è stata del 2,6%, rispetto al -7,7% del mercato, grazie all’ incremento della raccolta per pubblicità commerciale (+2,5%) ottenuto con i nuovi format proposti e da una crescita della legale (+ 4,7%), mentre la pubblicità finanziaria obbligatoria ha rallentato la caduta (-9,3%) rispetto al -21% del 2016. La flessione della raccolta dell’ area periodici è stata in parte contenuta dalle numerose iniziative di brand extension sulle principali testate periodiche (Class, Capital, Gentleman e MFF). Grazie alla migliore profittabilità di queste nuove iniziative editoriali e all’ attività di contenimento dei costi operativi derivanti dalla chiusura di alcune testate, l’ area ha così conseguito un margine di contribuzione positivo. Il risultato dell’ area beneficia inoltre della buona performance del magazine Global Finance, edito a New York, in parte attenuata dall’ effetto cambio dollaro/euro. Nel corso dell’ esercizio 2017 il sito web di MF-Milano Finanza ha registrato, secondo quanto certificato dai dati reali di traffico dei sistemi digitali di Analytics, una media giornaliera di 129.144 utenti unici, con una crescita del 6% rispetto all’ esercizio 2016. Il numero di lettori che seguono in tempo reale le notizie del sito attraverso Twitter ha sfiorato le 100 mila unità per MF-Milano Finanza e le 38 mila unità per la collegata ItaliaOggi. MF-Milano Finanza ha registrato una diffusione media di circa 61 mila copie, Class di circa 34 mila copie e Capital di circa 36 mila copie (dati Ads). Quanto all’ evoluzione prevedibile della gestione nel 2018, nel primo trimestre dell’ anno la raccolta pubblicitaria della casa editrice è cresciuta del 3% rispetto allo stesso periodo del 2017, in un contesto di mercato che invece continua a mostrare perdite di fatturato. Inoltre, è ancora atteso il completo dispiegarsi dell’ effetto positivo derivante dall’ entrata in vigore dal primo ottobre 2017 della misura prevista nel DL 50/17 riguardante la concessione di un credito di imposta dal 75% al 90% del valore degli investimenti incrementali in campagne pubblicitarie su carta stampata e tv locali, effettuati da imprese e professionisti, per il quale non è stato ancora pubblicato il relativo decreto di attuazione. La casa editrice prosegue la propria strategia di contenimento dei costi riguardanti tutti i settori e tutte le voci, e nei primi tre mesi questi interventi su base annua determinano un risparmio di circa 4 milioni. Sul fronte dei ricavi la società ha avviato una serie di progetti diretti all’ incremento della propria quota di mercato della pubblicità digitale, e un particolare sviluppo dei ricavi è previsto per la Go Tv Telesia. Tutto ciò, unito alla prosecuzione degli eventi e iniziative speciali e ripetibili anche negli anni a venire e la realizzazione di piattaforme (in particolare con Xinhua) per l’ incontro tra aziende e investitori, fa prevedere un ulteriore miglioramento dei risultati di gestione. Il consiglio ha anche approvato l’ aumento di capitale a pagamento per un controvalore complessivo di 15.046.492,50 (di cui 11.407.500,00 a capitale nominale e 3.638.992,50 a sovrapprezzo), con emissione di n. 38.025.000 nuove azioni di categoria A da liberarsi in natura mediante il conferimento di n. 9.750.000 azioni Gambero Rosso spa (pari al 67,48% del capitale sociale). Il prezzo di emissione delle nuove azioni Class Editori è pari a euro 0,3957. A seguito della sottoscrizione il capitale sociale sarà aumentato da euro 29.377.982,40 a euro 40.785.482,40 e risulterà suddiviso in 135.931.608 azioni di categoria A e n. 20.000 azioni di categoria B, tutte senza indicazione del valore nominale. L’ efficacia dell’ aumento di capitale e del conferimento in natura è attualmente prevista entro il mese di maggio 2018. Tale efficacia comporterà l’ obbligo di promuovere successivamente un’ Offerta pubblica di scambio nei confronti degli altri azionisti di Gambero Rosso (titolari complessivamente del 32,52% del capitale sociale), agli stessi termini e condizioni. Pertanto, il cda ha altresì deliberato di aumentare ulteriormente il capitale in via scindibile per massimi euro 5.497.830,00, con sovrapprezzo complessivo di euro 1.753.807,77, mediante emissione di massime n. 18.326.100 azioni di categoria A prive di valore nominale da offrire agli altri azionisti di Gambero Rosso. L’ assemblea dei soci per l’ approvazione del bilancio è stata convocata in sede ordinaria e straordinaria per il giorno 22 maggio 2018 alle ore 9.30 in prima convocazione e in seconda convocazione per il 23 maggio 2018.
Pubblicità, il bimestre a +1,8%
Italia Oggi
MARCO LIVI
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Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia ha chiuso il mese di febbraio in crescita del +1,2% (-0,9% senza search e social), portando il bimestre a +1,8%, rispetto allo stesso periodo del 2017. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, l’ andamento del bimestre ha registrato un calo dello 0,3%. «I numeri di questi primi due mesi dell’ anno confermano una certa prudenza da parte degli investitori, seppur il trend sia in terreno positivo», ha spiegato Alberto Dal Sasso, ais managing director di Nielsen. «L’ andamento di febbraio, mese precedente a una tornata elettorale dall’ esito incerto, è in leggera crescita, ma il clima di insicurezza ha sicuramente inciso sulla frenata registrata rispetto a gennaio, quando il mercato aveva chiuso a +2,6%». Relativamente ai diversi mezzi, la tv è calata nel singolo mese del -0,8% e ha chiuso il bimestre a +0,6%. Ottimo invece il risultato della Go Tv, che ha segnato un +36,7% a febbraio e un +33,1% dall’ inizio dell’ anno. «La Go Tv continua a crescere e accelera il suo trend con una straordinaria progressione che a febbraio sfiora i 37 punti percentuali di incremento, la crescita più alta degli ultimi sette mesi», ha commentato il presidente di Fcp-Assogotv Angelo Sajeva. «Gran parte è da attribuire alle elezioni del 4 marzo: diversi i partiti e i candidati che hanno infatti scelto la Go Tv per l’ opportunità di presidiare ambienti cittadini ad alta frequentazione con un messaggio audio-video adatto a proporre una sintesi del proprio programma. Da evidenziare il significativo aumento a febbraio delle campagne pianificate in continuity, ovvero con un planning di tre/quattro settimane a conferma dell’ ormai riconosciuto ruolo della Go Tv di completamento e stretching dei flight tv. Sempre più attivi i brand del tempo libero, con campagne che propongono appuntamenti con film, spettacoli teatrali, mostre ed eventi che si affiancano ai brand che affidano la strategia della call to action alla Go Tv, principalmente prodotti farmaceutici, alimentari, servizi, finanza consumer, automotive. Dopo questa brillante partenza, ci aspettiamo ora pianificazioni importanti da parte dei brand che hanno la massima stagionalità in primavera e in estate, principalmente bevande, cura persona, alimentari, moto e auto, che possono così sfruttare il maggior tempo trascorso fuori casa dai target attivi e dai giovani. Ci aspettiamo inoltre che l’ assenza dell’ Italia dai Mondiali di calcio dia ulteriori opportunità alla Go Tv per tutti i brand che fanno videostrategy e che avranno l’ obiettivo di massimizzare le audience del periodo estivo, potendo così contare sulla ancor più alta numerosità di contatti tv negli ambienti fuori casa». Sempre in negativo i quotidiani, che a febbraio hanno perso il 9,6%, consolidando il periodo cumulato gennaio-febbraio a -8,7%. Stesso andamento per i periodici sia nel singolo mese che per il bimestre, con cali rispettivamente dell’ 8,1% e 11,1%. La radio continua invece l’ andamento positivo (+4,9% a febbraio) e ha portato a +5,1% l’ incremento del periodo gennaio-febbraio. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’ intero universo del web advertising nei primi due mesi dell’ anno ha chiuso in positivo a +7,8% (+2,6% se si escludono il search e il social). Il cinema è in crescita del 37,4%, così come l’ outdoor (+7,5%) e il transit (+19,2%). Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 12 in aumento, con un apporto di circa 34,3 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si sono registrati andamenti differenti. Alla buona performance di automobili (+5,6%), enti e istituzioni (+41,1%) e media/editoria (+8,2%), si è contrapposto il calo di alimentari (-1,4%), farmaceutici (-9,4%) e telecomunicazioni (-20,5%). Tra gli altri settori che hanno contribuito alla crescita c’ è da segnalare il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di gestione casa (+14,1%), industria/edilizia/attività (+34,4%) e tempo libero (+32,3%). «Guardando all’ andamento dei singoli mezzi nel bimestre, ci troviamo di fronte a un mercato a due velocità, che non ha fatto invertire il trend ma indubbiamente l’ ha frenato: 37 milioni (+3,7%) di nuovi investimenti per i mezzi che sono cresciuti e 16 milioni in meno (-8,7%) per quelli che hanno sofferto da gennaio a oggi», ha concluso Dal Sasso. «Ci si potrebbe aspettare un cambio di marcia nel secondo trimestre, quando le incertezze sull’ assetto governativo del Paese si saranno auspicabilmente esaurite». © Riproduzione riservata.
Tv: +0,6%. Mediaset -0,9%, Rai +0,3%, La7 +1,6%, Sky +2,5%, Discovery +12,2%
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
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Febbraio non è un grande mese per gli investimenti pubblicitari sul mezzo televisivo, pari a 320,3 milioni di euro, con un -0,8% rispetto allo stesso mese del 2017 che porta il bimestre gennaio-febbraio (608,6 milioni) a un +0,6% complessivo nel confronto col 2017. Le dinamiche di febbraio all’ interno dei vari gruppi televisivi sono però piuttosto diverse. Molto bene Discovery Italia, che prosegue la sua marcia a due cifre (+11,4% in febbraio, +12,2% nel bimestre) e si porta a casa il 6% degli investimenti pubblicitari sul mezzo tv. Bene pure La7, che in febbraio avanza a +2,7%, con una quota del 3,9%, e nel bimestre segna un +1,6%. E andamento positivo anche per Sky Italia (+1,1% in febbraio, +2,5% nel bimestre) che ormai vale una quota di mercato del 14,4%. Febbraio è il mese del Festival di Sanremo (dal 6 al 10 febbraio), ma Rai (81,7 milioni) ha una flessione dell’ 1,3% rispetto allo stesso mese del 2017 (+0,3% nel bimestre). Gli investimenti sul Festival, comunque, portano Rai pubblicità a una quota di mercato del 25,5%, più alta rispetto alla media degli altri mesi dell’ anno. E proprio la concorrenza della kermesse ligure impatta sul risultato di Mediaset (-2,7% in febbraio, -0,9% nel bimestre), con una quota di mercato che scende al 50%.
Incentivi ai nuovi studi
Italia Oggi
DEBORA ALBERICI*
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Sarà più facile per i giovani commercialisti dell’ Ungdcec avviare l’ attività grazie a Start Up Unione, una rete di convenzioni che riduce i costi vivi, la principale barriera per l’ avvio della professione. E’ una delle novità che sono state presentate durante il 56esimo Congresso nazionale dell’ associazione, che riunisce a Modica, nel Ragusano, 1.200 professionisti fino a sabato 14 aprile. Con una quota di 100 euro al mese, infatti, gli associati potranno usufruire di un pacchetto tutto compreso che permette di aprire studio più facilmente. «Attraverso un sistema integrato di partnership, siamo riusciti a far diventare commodities il software gestionale grazie a Bluenext, l’ assicurazione professionale con il gruppo Aon e la connettività in collaborazione con Vodafone» ha spiegato il presidente Ungdcec Daniele Virgillito. Le agevolazioni sono rivolte a tutti gli iscritti all’ associazione che, nata nel 1966, ne conta circa 10 mila e che con 110 sedi in Italia è presente in ogni provincia. E questo è solo l’ inizio, «la nostra rete di alleanze si sta espandendo a macchia d’ olio», aggiunge il presidente, «e nei prossimi mesi consentirà facilitazioni anche su altri fronti: accesso a banche dati, abbonamento a quotidiani digitali, formazione e tanti altri servizi utili per i nostri iscritti». «A ciò aggiungeremo un’ iniziativa sull’ assicurazione professionale che sarà gratuita per i primi tre anni di iscrizione all’ albo», ha aggiunto invece Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec). Un modo per venire incontro ai giovani professionisti in un periodo dove si registra una contrazione di quanti intraprendono la professione. Costi crescenti e ricavi sempre più ridotti tra le cause del fenomeno. Secondo una ricerca dell’ associazione, al 1° gennaio 2017 gli iscritti totali agli Ordini d’ Italia erano 117.916 con una crescita solo dello 0,5% rispetto al 2016. I redditi medi dei commercialisti under 43 crescono passando dai 33.290 euro nel 2015 ai 34.187 dell’ anno scorso, ma è molto preoccupante il divario fra Nord (46 mila euro) e Sud Italia (19.500 euro) con cui è in linea la Sicilia (19 mila). Nell’ incontro al Duomo di San Giorgio si è toccato anche il tema delle scuole di alta specializzazione, prospettando delle aree di miglioramento. «Forse sarebbe meglio, per esempio, ridurre le 200 ore previste per i corsi», ha sottolineato Virgillito, «in quanto i ragazzi non possono assentarsi dallo studio in cui lavorano per così tanto tempo». Inoltre «è necessario prevedere incisivi meccanismi di controllo e di coordinamento» ha aggiunto il presidente che ha proposto inoltre «borse di studio e tariffe agevolate per i giovani, chiedendo anche la collaborazione della Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc), poiché 2 mila euro per ogni corso si rivelano in alcuni casi insostenibili».
La classifica dei quotidiani più diffusi a febbraio (dati Ads) | Prima Comunicazione
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Dati Nielsen febbraio 2018 | Prima Comunicazione
Prima Comunicazione
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CinemaNielsen: a febbraio investimenti adv a +1,2% (-0,9% senza search e social). Bene la radio; tv in lieve crescita; in negativo la stampa12/04/2018 | 16:21Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di febbraio in crescita del +1,2% (-0,9% senza search e social), portando il bimestre a +1,8%, rispetto allo stesso periodo del 2017. Lo dicono i nuovi dati Nielsen (.pdf) , diffusi il 12 aprile, dai quali emerge che, se si esclude dalla raccolta web la stima sul search e sul social, l’ andamento del bimestre registra un calo del -0,3%.”I numeri di questi primi due mesi dell’ anno confermano una certa prudenza da parte degli investitori, seppur il trend sia in terreno positivo”, ha spiegato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen. “L’ andamento di febbraio, mese precedente a una tornata elettorale dall’ esito incerto, è in leggera crescita, ma il clima di insicurezza ha sicuramente inciso sulla frenata registrata rispetto a gennaio, quando il mercato aveva chiuso a +2,6%”.(elaborazione Nielsen)Relativamente ai singoli mezzi, la TV cala nel singolo mese del -0,8% e chiude il bimestre a +0,6%. Sempre in negativo i quotidiani, che a febbraio perdono il -9,6%, consolidando il periodo cumulato gennaio-febbraio a -8,7%. Stesso andamento per i periodici sia nel singolo mese che per il bimestre, con cali rispettivamente del -8,1% e -11,1%.La radio continua l’ andamento positivo (+4,9% a febbraio) e porta a +5,1% l’ incremento del periodo gennaio – febbraio.Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’ intero universo del web advertising nei primi due mesi dell’ anno chiude in positivo a +7,8% (+2,6% se si escludono il search e il social). Il cinema è in crescita del 37,4%, così come l’ outdoor (+7,5%), il transit (+19,2%) e la GoTv (+33,1%).(elaborazione Nielsen)Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 12 in crescita, con un apporto di circa 34,3 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti. Alla buona performance di automobili (+5,6%), enti e istituzioni (+41,1%) e media/editoria (+8,2%), si contrappone il calo di alimentari (-1,4%), farmaceutici (-9,4%) e telecomunicazioni (-20,5%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di gestione casa (+14,1%), industria/edilizia/attività (+34,4%) e tempo libero (+32,3%).”Guardando all’ andamento dei singoli mezzi nel bimestre, ci troviamo di fronte a un mercato a due velocità, che non ha fatto invertire il trend ma indubbiamente l’ ha frenato: 37 milioni (+3,7%) di nuovi investimenti per i mezzi che sono cresciuti e 16 milioni in meno (-8,7%) per quelli che hanno sofferto da gennaio a oggi”, ha concluso Dal Sasso. “Ci si potrebbe aspettare un cambio di marcia nel secondo trimestre, quando le incertezze sull’ assetto governativo del Paese si saranno auspicabilmente esaurite”.
«Quotidiano in classe», premiati i video degli alunni
Corriere della Sera
A. Rib.
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Ieri al liceo «D’ Aze-glio» di Torino sono state premiate 4 classi di tre scuole superiori seconda-rie per aver vinto la quarta edizione del concorso «Allenamenti quotidiani: intervistando s’ impara», promosso in Piemonte e Valle d’ Aosta dall’ Osserva-torio permanente giovani-editori in collaborazione con la Fondazione Crt di Torino. Il progetto, che è svolto nell’ ambito del «Quotidiano in classe» e ha coinvolto 5 mila stu-denti degli istituti che par-tecipano al programma «Diderot», vuole sensibi-lizzare alla conservazione e alla valorizzazione del nostro patrimonio cultu-rale. I ragazzi, prendendo spunto dalle pagine di Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore e dai materiali didattici, dovevano incre-mentare l’ attrattività di spazi musicali, museali e teatrali con l’ obiettivo di aumentare il pubblico, specialmente giovanile. Durante la manifestazio-ne, condotta dal giornalis-ta Alberto Infelise, la vice-presidente della Fonda-zione Crt, Anna Ferrino, e Aligi Cioni, consigliere d’ amministrazione del-l’ Opge hanno premiato i rappresentanti dei proget-ti vincitori. Quello dell’ Isti-tuto «Vinci-Migliara» di Alessandria, ha puntato sull’ intervista a Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino. La IV e V «C» del ginnasio «Go-vone» di Alba hanno inter-vistato Sergio Escobar, di-rettore del Piccolo Teatro di Milano. Infine, la IV «C» dell’ Istituto «Balbo» di Ca-sale Monferrato, ha inter-vistato Arturo Galansino, direttore a Palazzo Strozzi.
«Fake news? L’ antidoto è la qualità»
Corriere della Sera
Renato Franco
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Uno studio più chiaro e moderno. Una grafica più contemporanea. Da lunedì il Tg5 si rinnova. Dal 2007 invece il direttore è sempre Clemente Mimun, uno che sommando anche Tg1, Tg2 e Tg Parlamento arriva a 24 anni di direzioni. Nel 1992 fu tra i fondatori del nuovo tg di Canale 5… «Il primo giorno fu fantastico ed elettrizzante: battemmo il Tg1 di Vespa di tremila spettatori». In 26 anni solo tre direttori: Mentana, Rossella e lei. Differenze? «In realtà è come se fosse uno solo. È stata un’ evoluzione nella continuità. Ferma restando la linea editoriale stabilita alla nascita – vicini alla gente, lontani dal Palazzo – ognuno aveva le sue sensibilità. Mentana era molto attento alla cronaca; Rossella più patinato e interessato al costume e alla politica internazionale; io ho potenziato politica ed economia. Ora il nostro è un tg completo. Nell’ affollamento dell’ informazione, noi siamo forti e solidi». Come si battono le fake news, c’ è una ricetta? «I telegiornali come i quotidiani sono il vero antidoto alle fake news che circolano su internet. L’ unica risposta alla fake news è l’ informazione approfondita e di qualità». E i giovani come si attraggono? «Dimostrando che i nostri media sono precisi nell’ assecondare le domande che vengono da loro, in fondo i loro interessi possono essere facilmente individuabili. Certo ci vorrebbero anche più giornalisti giovani nelle redazioni: il giusto mix tra l’ autorevolezza e l’ esperienza dei più navigati e la freschezza e il rinnovamento dei ragazzi». Oggi la società, e dunque anche l’ informazione, predilige la velocità della notizia alla calma dell’ approfondimento. «Mi chiedo dove vogliamo andare con tutta questa fretta. Capisco che bisogna declinare le notizie su più formati – web, tg, carta, radio – e ogni mezzo ha la sua specificità, ma la velocità non va d’ accordo con la precisione e l’ equilibrio. Certo se ho fame mangio il primo panino che capita, ma preferisco una pasta con il ragù cucinato per 8 ore». Lo scoop di cui va più fiero? «Il problema non è fare gli scoop, ma fare bene il proprio mestiere giorno per giorno, raccontare la quotidianità in modo interessante. I nostri scoop sono la continuità e l’ affidabilità». Chi la chiama di più: Forza Italia, Lega, Pd o 5 Stelle? «Forse sanno che in caso di pressioni il vaffa è garantito. Comunque non telefona nessuno, al massimo lo faccio io per trovare conferma a certe indiscrezioni». Avete un editore ingombrante… «Chi dice che Berlusconi chiama per dettare la linea non lo conosce. Con lui poi sono legato da un sincero affetto umano. Quando ebbi l’ ictus 7 anni fa chiamai Pier Silvio per dirgli che ero fuori gioco e non me la sentivo di continuare. Silvio mi richiamò 5 minuti dopo, poi venne a incoraggiarmi in ospedale, ma non volle che venisse dato risalto alla sua visita». Nel 1992 c’ erano anche Mentana e Sposini. Cosa vi lega? «Un’ amicizia profonda. Tra i ricordi più belli conservo una giornata in aeroporto: io reduce dall’ ictus, Lamberto non in perfetta forma. Di tre ne facevamo uno buono. Quante risate».
Il docufilm di “Repubblica” sulla cronista oggi in anteprima al Festival di Perugia
La Repubblica
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Oggi alle 21, all'”International Journalism Festival” di Perugia, Repubblica, in collaborazione con Sky e 42esimo Parallelo, presenterà in anteprima “Daphne”, primo docufilm-inchiesta realizzato sulla giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia, assassinata il 16 ottobre 2017 con un’ autobomba a Malta. “Daphne” è una storia di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, scritta con Diana Ligorio ed Emilio Torsello, per la fotografia di Maurizio Felicetti e il montaggio di Simone Taddei. Accanto al racconto della Daphne “privata”, il film ricostruisce i possibili moventi dell’ omicidio individuandoli come le chiavi che conducono ai suoi mandanti, tutt’ ora ignoti. A caratterizzarlo, oltre alla ricostruzione di dettaglio dell’ attentato, interviste esclusive, tra cui quella all’ ultima fonte della giornalista uccisa: Maria Efimova, ex impiegata della filiale maltese della Pilatus Bank, la banca al centro di quel grumo di interessi opachi e riciclaggio che ha armato la mano degli assassini. Dopo Perugia, Daphne andrà in onda sui canali “Sky Atlantic” e “Skytg24” in simultanea alle 21.15 di domenica 22 aprile.
L'articolo Rassegna Stampa del 13/04/2018 proviene da Editoria.tv.