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Rassegna Stampa del 05/09/2017

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Il Sole 24 Ore riduce le perdite di 8,9 milioni

Chessidice in viale dell’ Editoria

Le agenzie di stampa Agenpress.it e il quotidiano Agenziastampaitalia.it media suppoter dell’ iniziativa ‘Heroes, meet in Maratea’

I conti del Sole 24 Ore all’ esame del mercato

Caltagirone Editore, i fondi affondano l’ Opa

Caltagirone Editore fa +13%: opa sempre più a rischio

CorSera, Cairo punta all’ en plein

Tim Cook alla festa dell’ Osservatorio Giovani-Editori

Tim Cook aprirà l’ Osservatorio Giovani-Editori

Il ceo di Apple apre ‘Quotidiano in classe’

Norme bavaglio interviene la Fnsi Ora l’ assessora chiede un incontro

«Barricate di carta» per l’ editoria indipendente

Il Sole 24 Ore riduce le perdite di 8,9 milioni

Il Sole 24 Ore
R.Fi.
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Il cda del Gruppo 24 Ore ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017. Il risultato netto, escludendo gli oneri non ricorrenti, migliora di 8,9 milioni passando da -23,6 milioni di euro nel primo semestre 2016 rideterminato a -14,7 milioni di euro nel primo semestre 2017. Il risultato netto, includendo gli oneri non ricorrenti, è pari a -45,5 milioni di euro e si confronta con un risultato negativo rideterminato di 49,8 milioni di euro del primo semestre 2016. I margini operativi beneficiano della significativa riduzione dei costi diretti e operativi per circa 20 milioni (-19,6% rispetto al pari periodo 2016). Il margine operativo lordo (ebitda) al netto degli oneri non ricorrenti migliora di 5,6 milioni portandosi a -9,1 milioni di euro rispetto a -14,7 milioni del pari periodo del 2016. L’ ebitda del primo semestre 2017, inclusi gli oneri non ricorrenti, è pari a -32,8 milioni di euro e si confronta con un risultato negativo di 23,4 milioni di euro del primo semestre 2016 rideterminato. Il risultato operativo (ebit) al netto degli oneri non ricorrenti migliora di 8,3 milioni portandosi a -16,6 milioni di euro rispetto a -24,9 milioni di euro nel primo semestre 2016 rideterminato. L’ ebit, inclusi gli oneri non ricorrenti, è pari a -40,3 milioni di euro e si confronta con un ebit negativo di 39,7 milioni di euro del primo semestre 2016 rideterminato. I conti includono oneri non ricorrenti di ristrutturazione pari a 21,2 milioni di euro, inseriti tra i costi del personale per 20,6 milioni di euro e 0,6 milioni di euro nel risultato delle attività destinate alla dismissione. Lo stanziamento di tali oneri è stato effettuato sulla base di quanto previsto dal piano industriale 2017-2020, approvato dal Consiglio di amministrazione del 20 febbraio 2017. Nel primo semestre del 2017, il Gruppo 24 Ore ha conseguito ricavi consolidati pari a 121,2 milioni di euro e si confronta con un valore rideterminato pari a 138,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2016 (-17,3 milioni di euro, pari al -12,5%). Tale variazione è dovuta in particolare alla diminuzione dei ricavi editoriali pari a 6,9 milioni di euro (-11,2%) e al calo dei ricavi pubblicitari pari a 6,8 milioni di euro (-11,5%). In questo scenario si rileva un miglioramento del trend dei ricavi pubblicitari. Infatti il calo dei ricavi nel 2° trimestre 2017 è pari all’ 8%, mentre nel primo trimestre 2017 il calo, rispetto al primo trimestre 2016, era stato del 15%. La diffusione cartacea media per il periodo gennaio-giugno 2017 è pari a circa 100 mila copie (-23,1% sul 2016). La diffusione digitale è pari a 85 mila copie (+0,5% sul 2016). La diffusione cartacea sommata a quella digitale è complessivamente pari a 185 mila copie medie (-13,8% sul 2016). Per quanto riguarda in particolare le copie vendute medie nel periodo gennaio-giugno 2017, le cartacee sono pari a 87 mila copie (-21,6% sul 2016). Le copie vendute cartacee sono inferiori alle copie diffuse cartacee anche in conseguenza delle copie distribuite tramite l’ Osservatorio Giovani Editori. Le copie digitali totali sono pari a 146 mila copie (-8,2% sul 2016), di cui 61 mila copie digitali multiple vendute a grandi clienti. Complessivamente le copie carta + digitale vendute nel periodo gennaio- giugno 2017 sono pertanto pari a 233 mila copie (-13,7% sul 2016). Gli amministratori sono confidenti di poter dare seguito alle azioni previste nel piano industriale 2017-2020, così come rivisto il 4 settembre 2017 e hanno pertanto redatto la presente Relazione finanziaria semestrale sulla base del presupposto di continuità aziendale in capo al Gruppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Chessidice in viale dell’ Editoria

Italia Oggi

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Caltagirone Editore, +13,6% in Borsa. Ancora una giornata di incrementi ieri in Borsa per Caltagirone Editore che ha chiuso a 1,50 euro in crescita del 13,64%. L’ azione, che si trova sui massimi da sei anni, è stata anche sospesa dagli scambi. Il recente rally, secondo gli analisti, è legato alle comunicazioni Consob secondo le quali il fondo Amber Capital detiene il 5,515% del capitale del gruppo. I riflettori su Caltagirone Editore si sono accesi con le indiscrezioni di stampa relative al fatto che i fondi starebbero raccogliendo titoli per far fallire l’ opa a 1 euro per azione lanciata dall’ azionista di controllo, Francesco Gaetano Caltagirone, al fine di effettuare il delisting. Il mercato punta dunque su un eventuale miglioramento dell’ offerta iniziata il 24 luglio e che dovrebbe chiudersi l’ 8 settembre. Mondadori acquista azioni proprie. Mondadori Editore ha acquistato 32 mila azioni ordinarie proprie (pari allo 0,012% del capitale sociale) dal 28 agosto al 1° settembre al prezzo unitario medio di 1,83 euro per un controvalore complessivo di 58.780 euro. A seguito degli acquisti Mondadori detiene lo 0,206% del capitale sociale. Ue, Vestager: le proposte Google nella giusta direzione. Vanno nella giusta direzione le proposte presentate da Google alla Commissione europea per modificare i servizi di acquisto online per i quali Bruxelles ha sanzionato con 2,4 miliardi di euro il colosso americano. È quanto ha indicato il commissario europeo alla concorrenza, Margrethe Vestager all’ agenzia di stampa Afp. «Abbiamo ricevuto la lettera da circa una settimana», ha precisato, «e dobbiamo concludere la valutazione prima di dire qualcosa». Tuttavia da una prima lettura «ci sono elementi che vanno nella giusta direzione». Nel provvedimento che ha sanzionato il gruppo americano l’ esecutivo comunitario ha dato 90 giorni di tempo a Google per mettersi in regola o andare incontro ad altre sanzioni. Italiaonline compra Buonissimo, sito web dedicato al cibo. Italiaonline ha rilevato Buonissimo, la testata online dedicata al cibo nata nel 2000 e partner di Italiaonline. «Con la sua acquisizione», ha fatto sapere la società, «Buonissimo diventa il verticale food di Italiaonline, che completa la sua ampia offerta di portali tematici coprendo un settore di mercato tra i più strategici. Buonissimo è stabilmente nella top 5 dei food portal italiani, con circa un milione di utenti unici mensili e forte di oltre 8 mila ricette di ogni tipo e provenienza». Come per gli altri portali tematici di Italiaonline, anche Buonissimo sarà oggetto di restyling in autunno, «con l’ obiettivo di valorizzare ulteriormente i contenuti e l’ offerta pubblicitaria, sulla scia di quanto già realizzato per DiLei e SiViaggia». Bajani diventa consulente di Bollati Boringhieri. Dal mese di settembre lo scrittore Andrea Bajani diventa consulente della casa editrice torinese Bollati Boringhieri, che è parte del gruppo Gems, con il compito di potenziare la linea editoriale della nuova narrativa italiana. Mondo Tv vende due produzioni a Discovery Channel Middle East. Mondo Tv ha venduto due produzioni a Discovery Channel Middle East, per il canale DKids che trasmette in tutta la regione del Medio Oriente e del Nord Africa. Si tratta di Adventures in Duckport e Invention Story che andranno in onda a partire dal 2018 come parte di un accordo di trasmissione biennale. Il ceo di Apple al «Quotidiano in Classe». Sarà il ceo di Apple Tim Cook ad aprire i festeggiamenti per i 18 anni dell’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Accettato l’ invito del presidente Andrea Ceccherini, sarà a Firenze il prossimo 13 ottobre per confrontarsi con mille studenti del «Quotidiano in Classe» sul futuro. Radio 105 ancora con il Milan. Dopo la collaborazione messa in atto nel corso della passata stagione sportiva, Radio 105 conferma l’ accordo con il Milan anche per il 2017-2018. Il marchio di Radio 105 sarà presente allo stadio, nello spazio interviste, sul materiale promozionale, in sala sponsor club e la sua musica verrà diffusa nelle sale hospitality. A San Siro, in particolare, in occasione delle gare casalinghe dei rossoneri, un dj set firmato Radio 105 intratterrà il pubblico prima del fischio d’ inizio. I tifosi saranno coinvolti anche durante la settimana: sulle frequenze della radio verranno messi in palio i biglietti per assistere agli incontri. Assocom, Iab Italia e Upa nel gruppo europeo sulla visibilità degli annunci online. Lo scorso 10 agosto è stato lanciato lo European viewability steering group (Evsg), un tavolo di lavoro europeo formato da Eaca (European association of communications agencies), Iab Europe (Interactive advertising bureau) e Wfa (World federation of advertisers) e dalle associazioni nazionali di riferimento per i paesi che hanno aderito direttamente. Per l’ Italia ci sono Assocom, Iab Italia e Upa (investitori pubblicitari). Il primo lavoro del tavolo è stato quello dei Principi di misurazione europei per la viewability, già resi disponibili per il mercato. A breve verrà lanciato il secondo progetto di un framework di certificazione europeo per le società di misurazione della viewability.

Le agenzie di stampa Agenpress.it e il quotidiano Agenziastampaitalia.it media suppoter dell’ iniziativa ‘Heroes, meet in Maratea’

Prima Comunicazione
ANNALISA MASI
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Retewebitalia.net , il primo circuito di quotidiani online , l’ agenzia stampa agenpress.it e agenziastampaitalia.it , saranno Media Supporter dell’ iniziativa “Heroes, meet in Maratea” , il più grande evento dell’ euro- mediterraneo dedicato a “Futuro e Impresa”, alla sua seconda edizione, dal 21 al 23 settembre. il Circuito di quotidiani online , www.retewebitalia.net , l’ agenzia stampa nazionale www.agenpress.it e il quotidiano online www.agenziastampaitalia.it , saranno Media Supporter del Festival Heroes, meet in Maratea, primo Euro-Mediterranean Coinnovation Festival, , giunto alla sua seconda edizione, che si svolgerà a Maratea dal 21 al 23 settembre , dedicato a “futuro e impresa”, che coinvolgerà alcuni tra i principali nomi nazionali e internazionali dell’ economia e dell’ innovazione. ” La partecipazione del nostro circuito – dichiara Biagio Maimone , Direttore Comunicazione Network retewebitalia.net – di agenpress.it e di agenziatampaitalia.it, al Festival in qualità di Media Supporter, si prefigge l’ intento di porre in luce come la comunicazione online , proprio in quanto rappresenta l’ innovazione nel fare informazione , attribuisce grande valore allo sviluppo , così come viene interpretato dal nuovo modo di fare impresa , sempre più finalizzato alla ricerca , al progresso e all’ innovazione, che ingloba , nelle sue dinamiche vincenti, una comunicazione strategica e mirata. Innovare significa, appunto, migliorare e crescere .Senza miglioramento non si può realizzare la crescita. Ritengo che il miglioramento non deve tralasciare la dimensione umana e la sua evoluzione. Per tale ragione, anche il nostro contributo comunicativo all’ evento sarà orientato verso un’ informazione che si dirige verso l’ evoluzione culturale, umana, nonché sociale dell’ essere umano, ponendo in essere una forma di comunicazione che ci piace definire “socio-umanitaria” Rispetto allo scorso anno, sarà maggiore lo spazio riservato agli ospiti internazionali. Parteciperanno all’ evento, tra gli altri, Chris Walts, Associate Director Ogilvy London, Davide Venturelli, Artificial Intelligence, Quantum Computing, Nanosciences and Robotics (NASA, USRA, Archon), Marco Grossi, Senior Manager Facebook, Marie Stafford, European Director The Innovation Group, Janusz Marecki, Senior Research Scientist Google DeepMind, Polina Raygorodskaya, CEO & Co-Founder Wanderu, Rui P. G. Pereira, Senior Creative Technologist Google, Savannah Peterson, Founder and Chief Unicorn Savvy Millennial. E poi, ancora, Alessandro Mazzù, Consulente di Web Marketing, Marco Attisani, Founder e Ceo Watly, Matteo Sarzana, General Manager Italy Deliveroo, Mirko Pallera, Founder Ninja Marketing e Ninja Academy, Oliviero Toscani, fotografo, Oscar Di Montigny, Chief Marketing, Communication, Innovation Officer Banca Mediolanum, Roberto Magnifico, Partner LVenture Group. Principale obiettivo dell’ evento è favorire l’ incontro, la collaborazione e la nascita di nuove alleanze tra la domanda e l’ offerta di innovazione, attraverso un approccio orientato alla contaminazione e alla co -progettazione. Tra i temi che verranno affrontati nel corso degli eventi in programma, si annoverano: Industria 4.0; Intelligenza artificiale; Interazione uomo-macchina; Realtà aumentata e Virtuale; Fintech; Cyber security; Trasferimento tecnologico. E poi, ancora, la Digital Transformation e la sua incidenza su settori quali educazione, medicina e salute, energia e ambiente, cultura e turismo, artigianato, moda e commercio, sicurezza e inclusione sociale. Sono attesi 150 ospiti, 500 startupper e 1000 partecipanti, distribuiti nelle diverse aree allestite per l’ occasione. Sono previste 4 sale per la formazione e il codesign, 3 investor matching area e 1 premio per L’ innovazione. Annalisa Masi.

I conti del Sole 24 Ore all’ esame del mercato

Il Giornale
Camilla Conti
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Camilla Conti «Il primo semestre è stato dedicato alla riduzione dei costi, nel secondo ci dedicheremo di più allo sviluppo dei ricavi», aveva promesso l’ ad del Sole 24 Ore, Franco Moscetti, lo scorso 2 luglio. Ieri il cda ha esaminato i conti del primo giro di boa del 2017. Alle 21.30 non si sapeva ancora niente, alimentando il sospetto che il cda abbia avuto molto da discutere. D’ altra parte, alla vigilia di un aumento di capitale da 50 milioni, prima è cambiato il calendario finanziario con il rinvio a ieri dell’ approvazione della semestrale, inizialmente fissata per fine luglio. Poi, all’ inizio di agosto, il cda ha deciso di rivedere il piano industriale 2017-2020 dopo aver riscontrato nei primi sei mesi dell’ anno nell’ andamento dei mercati di riferimento «un calo materialmente maggiore di quanto previsto da studi di fonti terze indipendenti e della società» su cui si è basata la redazione del piano. In particolare, la diffusione dell’ insieme dei quotidiani su scala nazionale mostra nel primo semestre un calo della versione cartacea del 14% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre la somma del cartaceo con il digitale evidenza un calo del 13,5 per cento. Anche il mercato di System, la concessionaria di pubblicità del gruppo, è sceso del 9,9%, soprattutto nei quotidiani, la contrazione per i periodici è del 7% e per internet è pari a -1,7% mentre risulta invece in crescita del 5% il mercato radio. Il presidente di Confindustria, che controlla il Sole, Vincenzo Boccia, spera di varare l’ aumento di capitale presentando come biglietto da visita un gruppo editoriale che si sta riprendendo non solo dal punto di vista industriale. Ma la missione di Moscetti è complicata anche dal punto di vista del conto economico. Le stime più pessimiste circolate negli ultimi giorni disegnavano un quadro ancora fosco con circa 40-45 milioni di perdite. Che non cambierebbe molto la fotografia scattata nel trimestre chiuso dal Sole con un rosso di 28,2 milioni, rispetto agli 11,6 milioni dello stesso periodo 2016 (anno chiuso con una perdita di 92 milioni), e un patrimonio netto negativo da 39,9 milioni, 28 in più rispetto a dicembre 2016. Nel trimestre il giro d’ affari è ulteriormente rallentato (-11,4% a 68,6 milioni) per effetto di minori introiti pubblicitari e di un calo dei ricavi editoriali. Certo, Moscetti ha fatto un gran lavoro sui costi, sia operativi sia distributivi, e ha raggiunto un accordo con i sindacati su 236 esuberi fra grafici e poligrafici. Nei primi tre mesi il manager è riuscito anche a migliorare di 3,1 milioni l’ ebitda rispetto all’ anno precedente. Ma per riportare i conti in equilibrio ora servono i ricavi. Che invece stanno scendendo addirittura più del previsto (come per tutti i gruppi editoriali, del resto). Nel caso nel piano al 2020 del Sole, si abbassano da 295 a 282 milioni, a parità di perimetro, e a 247 milioni, deconsolidando l’ area Formazione il cui 49% è stato ceduto a Palamon Capital Partners per circa 40 milioni. Giù anche il margine operativo lordo che cala da 45 a 44 milioni (33 milioni senza la Formazione) e il risultato operativo da 34 a 33 milioni (23 milioni senza la Formazione).

Caltagirone Editore, i fondi affondano l’ Opa

La Repubblica

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IL CASO/IL TITOLO SALE A 1,5 EURO RISPETTO ALL’ OFFERTA DI UN EURO. RILANCIO IMPROBABILE MILANO. Caltagirone Editore in Borsa vale il 50% in più rispetto ai prezzi dell’ offerta promossa dalla famiglia Caltagirone che terminerà venerdì prossimo, e che a questo punto sembra destinata ad avere scarso successo. Anche ieri le azioni della società romana sono balzate del 13% con forti volumi chiudendo a 1,5 euro. In teoria fino a giovedì Chiara Finanziaria (ovvero il veicolo padrone del 67% della società che promuove l’ offerta) potrebbe rivedere i termini dell’ offerta. Ma è poco probabile che chi ha promosso un’ Opa volontaria a un euro per azione con l’ obiettivo di delistare la società – dopo essere stato confortato della bontà dell’ operazione dai pareri indipendenti di Banca Leonardo e del professor Enrico Laghi – possa farsi promotore di un rilancio così consistente. Per Chiara Finanziaria adeguare il prezzo dell’ Opa ai valori di mercato sarebbe insomma un po’ come ammettere di aver sbagliato la valutazione del gruppo fatta lo scorso giugno. La corsa delle azioni in Borsa è legata all’ opposizione di alcuni investitori all’ offerta del gruppo Caltagirone, considerata troppo “magra”. In particolare il fondo Amber, insieme con altri investitori avrebbe raggiunto un quorum superiore al 10%, rastrellando a prezzi superiori a quelli dell’ Opa, perché convinto che l’ azione valga più di quanto è stato offerto. Stando alle comunicazioni della Consob Amber ha superato la quota del 5,5%, ma potrebbe anche essere salito oltre. Del resto, anche dopo il balzo di ieri Caltagirone Editore capitalizza 184 milioni (tolte le azioni proprie): un prezzo che non rende giustizia alla somma delle attività liquide (134 milioni) o immediatamente liquidabili come la quota in Generali (86 milioni ai valori di mercato). Una circostanza simile si era verificata nel 2015 quando l’ offerta sulla Vianini Lavori a 6,8 euro aveva riscosso scarse adesioni sul mercato. Anche in quell’ occasione l’ Opa era stata promossa da un veicolo del gruppo Caltagirone, e disertata da alcuni importanti investitori istituzionali come i fondi Fidelity, padroni del 9,5%, che non avevano venduto le azioni in Opa. Pure in quell’ occasione Banca Leonardo e Laghi avevano giudicato congrua l’ offerta a 6,8 euro, ma una volta effettuato il delisting del gruppo di costruzioni, tutti i soci (tra cui i fondi) avevano incassato un dividendo superiore e pari a 7,3 euro per azione. ( s. b.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Caltagirone Editore fa +13%: opa sempre più a rischio

MF
MATTEO FUSI
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Prosegue il rally del titolo Caltagirone Editore a Piazza Affari. Dopo essere state in asta di volatilità con un rialzo teorico superiore al 15% a quota 1,522 euro, livello che si vedeva da maggio 2011 e superiore al prezzo dell’ opa lanciata da Chiara Finanziaria, società controllata dalla stessa famiglia Caltagirone, ieri le azioni Caltagirone Editore hanno terminato le contrattazioni sul listino milanese con un balzo del 13,64% a 1,5 euro. Boom dei volumi, pari finora a 2,32 milioni di pezzi (l’ 1,86% del capitale) contro una media giornaliera delle ultime 30 sedute di 285 mila pezzi circa. La corsa è iniziata lo scorso 31 agosto in scia alle indiscrezioni secondo le quali i fondi starebbero raccogliendo titoli per far fallire l’ opa lanciata dall’ azionista di controllo, ossia Francesco Gaetano Caltagirone, per il delisting a 1 euro per azione. Tale prezzo, secondo i fondi, sottovaluterebbe significativamente il valore della società (che oggi capitalizza 188 milioni di euro). In particolare, i fondi avrebbero già racimolato una quota di azioni vicina al 10% del capitale per far fallire l’ opa sulla società editrice di Messaggero e Gazzettino. Voci poi confermate dall’ aggiornamento delle partecipazioni diffuso da Consob, che ha certificato che Amber Capital Uk è arrivato a detenere il 5,515%, mentre è emerso che la quota nelle mani della famiglia Benetton, pari al 2,2% circa, è già stata ceduta sul mercato. Alla chiusura dei mercati di venerdì le adesioni all’ opa erano ferme a 61.246 azioni su 33,8 milioni di azioni oggetto d’ offerta, pari al 40% del capitale. Il mercato scommette dunque su un fallimento o su un miglioramento dell’ offerta, che dovrebbe chiudersi l’ 8 settembre, salvo proroghe. (riproduzione riservata)

CorSera, Cairo punta all’ en plein

MF
ANDREA MONTANARI
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Avere un prodotto, gratuito, allegato ogni giorno è sempre stato uno dei progetti possibili nella storia del Corriere della Sera. Ora il nuovo corso di Rcs targato Urbano Cairo potrebbe raggiungere questo obiettivo. È quanto trapela da via Rizzoli e da via Solferino. Attualmente alla domenica c’ è il dorso culturale La Lettura, il lunedì c’ è L’ Economia, il giovedì 7 e il sabato IoDonna; ora la volontà del nuovo proprietario e guida operativa della casa editrice milanese è arrivare a occupare l’ intero palinsesto settimanale. In questo senso un primo progetto concreto è quello che debutterà in edicola martedì 19 settembre: il settimanale free Buone Notizie-L’ impresa del bene, allegato al Corriere della Sera. Sarà un dorso, fortemente voluto dal direttore Luciano Fontana, dedicato principalmente ai temi del volontario e del terzo settore. Il supplemento, che sarà coordinato da Elisabetta Soglio, avrà 24 pagine (32 nel primo numero) e sarà presentato ufficialmente martedì 12 nella sede di Rcs, in via Buzzati, alla presenza anche del sindaco di Milano Giuseppe Sala. E avrà il sostegno di associazioni, onlus e istituzioni del calibro della Fondazione Cariplo (azionista al 4,68% di Intesa Sanpaolo, partner finanziario di Cairo nell’ opas su Rcs). Contemporaneamente Fontana sta lavorando alla nascita del nuovo supplemento Tempi Liberi: si tratterebbe di un’ evoluzione delle attuali 10 pagine, inserite all’ interno del Corriere il venerdì e il sabato, dedicate a viaggi, cucina, tecnologia, moda, design e costume. Questo dorso, se il progetto si concretizzerà nelle prossime settimane, dovrebbe essere allegato al quotidiano nella giornata di venerdì. A quel punto nel calendario delle uscite settimanali resterebbe scoperto solo il mercoledì. E al proposito in Rcs stanno valutando alcune opzioni. Al momento l’ ipotesi più accreditata riguarda un allegato, autonomo e gratuito, dedicato ai temi della salute e del benessere (argomenti già oggi trattati sul quotidiano di via Solferino nella giornata di domenica). Questa scaletta potrebbe essere definita entro fine anno. E per quella data potrebbe essere chiarito anche il piano per lo sbarco del quotidiano a Torino con un dorso ad hoc. Al contempo Cairo deve valutare la possibile concorrenza futura del nascente polo Il Giornale-Corriere dello Sport-Tuttosport, al quale (come già riportato da MF-Milano Finanza) Paolo Berlusconi, la Mondadori e Roberto Amodei stanno lavorando da mesi per arrivare al matrimonio in tempi brevi e provare a far concorrenza alla Gazzetta dello Sport di Rcs. (riproduzione riservata)

Tim Cook alla festa dell’ Osservatorio Giovani-Editori

Il Sole 24 Ore

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Il 13 ottobre, Tim Cook, ceo di Apple, aprirà a Firenze i festeggiamenti per i diciotto anni dell’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori, guidato da Andrea Ceccherini (nella foto, a sinistra). Cook e Ceccherini taglieranno il nastro della nuova edizione del “Quotidiano in Classe”, il progetto di media literacy curato dall’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori.

Tim Cook aprirà l’ Osservatorio Giovani-Editori

Il Messaggero

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L’ Osservatorio Permanente Giovani – Editori festeggerà i suoi 18 anni con Tim Cook . Il Ceo di Apple (nella foto) ha accettato l’ invito dell’ ideatore e responsabile dell’ Osservatorio, Andrea Ceccherini e sarà a Firenze il 13 ottobre per confrontarsi con 1000 studenti. Dopo il presidente mondiale di Google Eric Schmidt, il Ceo di 21st Century Fox James Murdoch e il fondatore di WhatsApp Jan Koum, sarà dunque il leader di Apple, società che ha la più alta capitalizzazione al mondo, a tagliare insieme a Ceccherini, il nastro della nuova edizione del «Quotidiano in Classe», il progetto di media literacy dell’ Osservatorio Permanente Giovani – Editori. «Un progetto – spiega in una nota – dedicato a sviluppare il pensiero critico dei giovani, che nell’ era dominata dalle fake news e dalle post verità, ha conquistato un ruolo da protagonista, assolvendo a un bisogno tra i più avvertiti e contemporanei: allenare i giovani a distinguere le fonti credibili da quelle che non lo sono, insegnando loro a riconoscere l’ attendibilità di una notizia».

Il ceo di Apple apre ‘Quotidiano in classe’

Il Giorno

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FIRENZE TIM Cook, il ceo di Apple, ha accettato l’ invito di Andrea Ceccherini ad aprire personalmente i festeggiamenti per i 18 anni dell’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori e sarà a Firenze il 13 ottobre per confrontarsi con 1.000 studenti del «Quotidiano in Classe» sul futuro. E così dopo il presidente mondiale di Google Eric Schmidt, il ceo di 21st Century Fox James Murdoch e il fondatore di WhatsApp Jan Koum sarà il leader dell’ azienda di Cupertino, la società che vanta la capitalizzazione più alta al mondo, a tagliare insieme ad Andrea Ceccherini, il nastro della nuova edizione del «Quotidiano in Classe», il progetto di media literacy dell’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Un progetto dedicato a sviluppare il pensiero critico dei giovani, che nell’ era dominata dalle fake news e dalle post verità, assolve a un bisogno tra i più avvertiti: quello di allenare i giovani a distinguere le fonti credibili da quelle che non lo sono, insegnando loro a riconoscere l’ attendibilità di una notizia. «UN ESERCIZIO fondamentale in una società democratica», specifica l’ Osservatorio che ha promosso la costituzione, qualche mese fa, di un apposito think tank internazionale, di cui sono componenti i direttori esecutivi di New York Times, Wall Street Journal e Los Angeles Times. Il mandato è fare del progetto di media literacy dell’ Osservatorio, il progetto più avanzato e moderno che esista. L’ evento con Tim Cook si inserisce, in questo contesto, nell’ ambito dei «Nuovi Incontri per il Futuro», il ciclo di appuntamenti pubblici dell’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori, che da quattro anni riunisce e raccoglie i grandi leaders del mondo dell’ hi-tech della Silicon Valley.

Norme bavaglio interviene la Fnsi Ora l’ assessora chiede un incontro

La Repubblica

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LORENZO D’ ALBERGO SUL REGOLAMENTO anti-cronisti ora il Campidoglio cerca una sponda. Dopo l’ attacco della Federazione nazionale della stampa italiana all’ amministrazione grillina, è l’ assessora alla Roma Semplice Flavia Marzano a farsi avanti. Questa volta non per gridare alla fake news contro Repubblica, ma per ottenere un incontro con il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso e cercare di ricomporre la frattura. L’ invito della delegata della sindaca Virginia Raggi è stato inoltrato ieri ai vertici del sindacato dei giornalisti. Ma l’ appuntamento deve essere ancora fissato. «Perché quello che dovevamo dire – spiega Lorusso – lo abbiamo già detto. Non rifiutiamo nessun tipo di confronto, chiaro. Ma bisogna gettare prima delle basi su cui discutere. Se pensano di convincerci della bontà di quella norma, perdono tempo. Così com’ è quella bozza di regolamento è destinata a restringere il diritto a informare dei cronisti e quello a essere informati dei cittadini. Qui si tratta di cambiare l’ articolo 39, che peraltro pone erroneamente sullo stesso piano i cronisti, che devono rispettare un codice deontologico, con i social network, dove si pubblica di tutto». La previsione incriminata è quella che, così comè formulata nel vademecum che negli ultimi giorni è finito al vaglio dei 15 municipi per osservazioni ed eventuali emendamenti, pare lasciare ampia discrezionalità agli uffici capitolini sulle modalità di risposta agli accessi agli atti dei giornalisti. Il nodo, secondo la stessa Fnsi, è al secondo comma: «I dirigenti chiamati all’ attuazione delle diverse forme di accesso – si legge nel documento – tengono in considerazione il rilievo pubblico, il potenziale uso strumentale e il danno all’ immagine che le risposte dell’ amministrazione possono generare attraverso la loro pubblicazione sui social network, sui blog o sulle piattaforme web realizzate per la promozione e la difesa del diritto di accesso all’ informazione». Queste sono le frasi che la Federazione nazionale della stampa italiana chiede di eliminare. O quantomeno di modificare ampiamente. Flavia Marzano, investita ufficialmente dal Campidoglio di difenderle, ieri è tornata – con toni più morbidi rispetto a quelli della precedente uscita – a dire la sua su Facebook. «La finalità della disposizione, che va letta solo congiuntamente al primo comma (quello sulla puntuale verifica dei dati e dei documenti che andranno rilasciati, ndr), è quella di responsabilizzare il personale dirigente sul tenore delle risposte e sulla qualità dell’ informazione, proprio per evitare, ad esempio, che un uso strumentale di dati non attuali generi un dibattito pubblico, anche su piattaforme social, fondato su informazioni non affidabili». «Si tratta della stessa finalità che anima uno dei punti della recente circolare della Funzione pubblica a firma della ministra Madia (che contro la mancanza di trasparenza del Campidoglio aveva cinguettato su Twitter, ndr) a cui ci siamo ispirati», continua Marzano. Per poi concludere e rilanciare anche in rete l’ invito alla Fnsi: «La trasparenza e la tutela del ruolo della stampa sono nostre assolute priorità. Per questo abbiamo chiesto un incontro con la Federazione nazionale della stampa italiana per chiarire l’ equivoco e, se necessario, riformulare insieme la disposizione in modo da fugare ogni possibile dubbio ». Ora la base su cui far partire la trattativa sembra finalmente esserci. Nel rispetto dei ruoli della politica, della macchina amministrativa, dei giornalisti e dei diritti di tutti i cittadini. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il confronto tra Marzano e il segretario Lorusso “Quell’ articolo va modificato del tutto” La piazza davanti al Campidoglio.

«Barricate di carta» per l’ editoria indipendente

Il Manifesto
ERNESTO MILANESI
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ERNESTO MILANESI II L’ orso «ribelle» in una piccola montagna di libri. Dal 7 al 10 settembre ritorna il Festival «Barricate di carta»: è la quarta edizione all’ interno dello spazio auto gestito Grizzly in via della Colonna 130 a Fano (Pesaro e Urbino). Il sipario si alza giovedì sera alle ore 21 con Daniele Falcioni che fa raccontare a Matthias Canapi nitra, 25 anni, i suoi reportages fotogiornalistici Da Fano all’ estremo oriente: Vietnam, Balcani, Caucaso e Turchia. Uno sconfinamento per immagini che accende i riflettori su storie, mondi, realtà meno estranee e più vicine di quanto si possa pensare. «Fin dall’ inizio dell’ esperienza autogestita a Fano, ci è apparso cruciale condividere libri, documentari, film, fumetti delle centinaia di piccole e medie case editrici e cinematografiche indipendenti presenti in Italia» racconta Michele Binotti, a nome dei promotori del Festival, «l’ iniziativa di Barricate di carta rappresenta un argine alle politiche dei muri e del razzismo. Contro il capitalismo globalizzato, sosteniamo l’ autonomia delle piccole case editrici. Contro legran di multinazionali vogliamo esaltare il patrimonio culturale alternativo, diverso e critico. È insieme un’ occasione per le piccole librerie, ma anche lo spazio per la difesa del lavoro di ricerca e inchiesta ispirato dalla libertà rispetto al pensiero dominante». IN ATTESA di una sorta di «appendice noir» con Massimo Carlotto (che a fine mese manda in libreria Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane), il Festival di Fano si concentra sull’ attualità politica senza tuttavia dimenticare le produzioni dal basso. A partire dal doppio appuntamento in «cartellone» venerdì, perché subito dopo l’ apertura del Grizzly il ricercatore Fabio Mengali e Guido Caldiron, scrittore e giornalista, affrontano con il pubblico un’ analisi ravvicinata su Chi è Donald Trump? In serata Vittorio Lattanzi presenta il libro Lercio. Lo sporco che fa notizia (Shockdom). Insomma, le due facce della medaglia in un panorama mediatico che sempre più contribuisce a sdoganare i peggiori istinti, non solo politicamente scorretti. NEL WEEK END, invece, si alternano dibattiti e concerti. Sabato alle ore 18.30 è in programma Palestina: la storia non è finita. Un popolo che non dimentica e non si dimentica con Chiara Cruciati (autrice con Michele Giorgio di Cinquant’ anni dopo 1967-2017 pubblicato da Edizioni Alegre) e Cecilia Dalla Negra del sito Osservatorioiraq.it, con l’ introduzione affidata a Leandro Foglietta. Dopo le ore 22 musica dal vivo con Oneiric Folk Pop & Popular Things. Domenica alle ore 18 presentazione dell’ autoprodotta «Cavallino Rivista» con gli autori sul tema Disegnando racconti tra il marea Adriatico e il monte Nerone. Infine, serata all’ insegna del jazz con Little Oak Trio (Pierpaolo Pupilli alla chitarra, Angelo Ridolfial al basso e Marco Barbato alla batteria). Il Festival di Fano è promosso in collaborazione con le librerie Sabot e Arvultùra, che assicurano un’ aggiornata «barricata di carta» delle edizioni indipendenti. E non mancherà street food anche con i prodotti tipici del «cratere» delle Marche, ad un anno dal terremoto.


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