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Rassegna Stampa del 22/02/2019

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Carta stampata, dopo quattro anni lettori in crescita

Corriere della Sera

S.Bo.

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Aumentano per la prima volta dopo quattro anni di flessione i lettori della stampa: gli ultimi dati Audipress che si riferiscono al 2018 indicano una crescita complessiva dello 0,7%, con incrementi dello 0,2% nei quotidiani, dell’ 1,2% nei settimanali e dello 0,6% nei mensili. L’ istituto di rilevazione sottolinea che si tratta di un’«importante inversione di tendenza». E mette in evidenza come «nello scenario del consumo dei prodotti di carta o digitale, la stampa si conferma una risorsa importante per più di 40 milioni di italiani, che scelgono contenuti di qualità attraverso la lettura delle principali testate». Per quanto riguarda i quotidiani, in un giorno medio i lettori su carta o copia digitale sono oltre 16,3 milioni, pari al 30,8% degli italiani. Il quotidiano con più lettori è la Gazzetta dello Sport con 3,27 milioni, mentre per quanto riguarda i giornali d’ informazione si conferma primo il Corriere della Sera con 2,07 milioni di lettori, seguito da La Repubblica con 1,89 milioni, La Stampa con 1,08 milioni e Il Messaggero con 1,06, QN Il Resto del Carlino con 1,05. Nei periodici, i lettori dei settimanali sono 13,6 milioni (il 25,7% degli italiani) mentre per i mensili sono 12 milioni (22,6%). L’ indagine rileva che i lettori dei quotidiani hanno per il 20% un’ età compresa fra i 14 e i 34 anni, per il 36,7% fra i 35 e i 54 anni e per il 43,3% oltre i 55. Quasi il 50% dei lettori ha un diploma di scuola media superiore o laurea. Le quote per età e istruzione si equivalgono più o meno nei settimanali mentre fra i lettori dei mensili salgono a quasi il 30% quelli compresi nella fascia 14-34 anni. I dati Audipress, che rappresentano l’ indagine ufficiale per la lettura della stampa in Italia su un campione rappresentativo della popolazione di 14 anni e oltre, sono il risultato per il 2018 di 39.206 interviste personali.

La tv tradizionale perde un milione di spettatori Teledico

Il Giornale

Laura Rio

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Vabbè, lo avevamo capito che i ragazzi, e non solo i ragazzi, non guardano più la televisione, ma si sintonizzano sulle piattaforme in streaming o sui telefonini. In questa stagione la tendenza è ancora più accentuata, tanto che i dati mostrano che la platea televisiva tradizionale della prima serata ha perso quasi un milione di spettatori. Precisamente 909.000 persone in meno rispetto all’ anno scorso pari alla perdita del 3,6 per cento di share: il periodo preso in considerazione è dal 9 settembre al 18 febbraio. Un fatto che era stato riscontrato in maniera vistosa a Sanremo, quando si era notato la perdita secca di spettatori del Festival che non corrispondeva a una altrettanto forte perdita di share (che è la percentuale di cattura dello spettatore nel momento considerato). Comunque la platea media totale di prima serata in questi mesi è stata di 24.509.000 spettatori. Anche durante il giorno si è riscontrato un calo, di 325.000 spettatori, scendendo a una media di 10.441.000 spettatori. Nello specifico le reti Rai mantengono le loro quote, mentre a perdere sono soprattutto alcune reti Mediaset, Canale 5 in particolare, che, per quanto riguarda la prima serata, paga lo scotto di non aver centrato alcuni programmi di intrattenimento e le fiction, compensati dai programmi della De Filippi che vanno sempre alla grande. Rete 4 invece supera la prova del cambio di linea e guadagna lo 0,5 per cento. Il maggiore incremento (più uno per cento di share) se lo aggiudica il gruppo delle tv di Cairo (La7 e La7d) che arriva al 5,3 per cento, sempre in prime time. Tengono Sky, Fox, Tv8.

Fake news e cybersecurity l’ analisi nel libro di Messa

Il Mattino



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Cybersecurity, fake news e minacce globali: il 23 febbraio alla Maison Marinella alle 10,30 la presentazione del libro. «L’ era dello Sharp Power La guerra (cyber) al potere», Università Bocconi Editore, è il titolo dell’ ultimo libro di Paolo Messa. La conferenza, organizzata dal Gruppo 1901, sarà moderata dal Direttore di Rai Vaticano, Massimo Milone. A parlarne con l’ autore ci saranno Giorgio Ventre (Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’ Informazione), Vito Grassi (Presidente dell’ Unione Industriali di Napoli) e Valentino Di Giacomo (giornalista del Mattino). Il libro affronta la minaccia aggressiva di forti entità statuali come Russia, Cina e Iran sulle infrastrutture critiche dei Paesi occidentali e nel condizionamento dell’ opinione pubblica. Temi che l’ autore affronta, anche in un dialogo con Steve Bannon (nella foto).

Tv, meno vincoli o vincono gli ott

Italia Oggi

ANDREA SECCHI

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I vincoli che gravano sulle televisioni, dagli obblighi di investimento nel cinema alle limitazioni sulla pubblicità, devono essere allentati «per consentire loro di competere ad armi pari con le piattaforme di video online». L’ invito non arriva da un’ associazione di broadcaster, ma dall’ Antitrust francese a cui la Commissione per gli affari culturali e l’ istruzione dell’ Assemblea nazionale ha chiesto sette mesi fa un parere in vista della riforma della normativa sul settore audiovisivo d’ Oltralpe. Le posizioni dell’ Autorité de la concurrence sono però significative perché la Francia è un paese che storicamente ha imposto regole severe alla televisione per il timore che gli altri mezzi fossero messi in pericolo dalla sua presenza. Ora accade il contrario: i broadcaster, in particolare gli incumbent, devono in qualche modo essere tutelati rispetto agli over the top, perché, si legge nel parere pubblicato ieri sul sito dell’ Antitrust, «sebbene le trasmissioni Dtt restino oggi molto popolari, la maggior parte dei consumatori ora accede ai programmi tramite le offerte triple play o quadruple play dei provider di servizi Internet (Isp) o, senza passare attraverso i servizi Isp, attraverso Over The Top (Ott), cioè direttamente su Internet aperto, ad esempio tramite una televisione connessa». Netflix, si afferma nel documento, in Francia ha raggiunto 5 milioni di abbonati in pochi anni, più di Canal Plus, e copre l’ intera catena di valore del settore audiovisivo tradizionale, dalla produzione alla distribuzione. Grazie a questo e alla sua presenta internazionale, riesce a sfruttare i diritti in tutte le regioni in cui opera e per lungo tempo, usando contemporaneamente i dati degli utenti per migliorare l’ offerta. Il risultato è che ha un’ offerta notevole e a un prezzo molto basso. In questo quadro, le nuove offerte internazionali «sono praticamente prive di regole», mentre per gli incumbent nazionali la regolamentazione settoriale si basa ancora sul modello storico di trasmissione lineare via etere: questo «impone vincoli giuridici asimmetrici», che limitano la capacità dei broadcaster di «adattarsi ai cambiamenti del mercato e soddisfare le aspettative dei consumatori». L’ Autorità presieduta da Isabelle de Silva ha chiesto così all’ Assemblea nazionale francese in primo luogo di eliminare alcuni vincoli che riguardano la pubblicità. Le tv dovrebbero essere libere di offrire pubblicità targetizzata, oggi che i televisori sono connessi, cosa finora vietata (in Italia, invece, diversi operatori lo fanno). In secondo luogo si dovrebbe aprire la tv anche alle campagne dei cosiddetti «settori proibiti», ovvero cinema, editoria e grande distribuzione, eliminando il divieto previsto in passato per «proteggere la diversità culturale» e non togliere risorse agli altri mezzi. Ci sarebbero poi da ridurre gli obblighi che riguardano i contenuti. In particolare le quote di programmazione e gli investimenti in opere francesi ed europee indipendenti (previste da una normativa che paradossalmente è stata presa a esempio in Italia). Nonostante i recenti cambiamenti della direttiva sui servizi media audiovisivi che impongono le quote pure agli ott, infatti, secondo l’ antitrust il problema non si risolverebbe comunque. Infine, oltre a chiedere che si rivedano le norme anticoncentrazione, nel documento si invitano ad abolire i «giorni proibiti» per i film in tv, ovvero mercoledì e venerdì sera, sabato tutto il giorno e domenica prima delle 20,30. La misura era stata presa per tutelare le sale, ma che senso ha oggi, chiede l’ Autorité, se con i servizi di video on demand i film sono disponibili sempre? © Riproduzione riservata.

Chessidice in viale dell’ Editoria

Italia Oggi



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Rai, Foa e Salini: accompagnare il cambiamento con la sfida digitale. La Rai deve accompagnare il cambiamento, che ha visto l’ affermarsi dei social media come nuovi canali di comunicazione «sia nell’ intrattenimento che nell’ informazione, altrimenti tra 15-20 anni avrà un pubblico di soli anziani». Lo ha spiegato il presidente della tv pubblica, Marcello Foa, intervenendo a un seminario alla Camera. Quindi, ha aggiunto, dobbiamo portare la Rai a essere una realtà non solo televisiva e radiofonica, ma anche digitale». L’ a.d. Fabrizio Salini ha aggiunto che la Rai deve «vincere la sfida con la rete, che non significa recepirne i contenuti ma imporre alla rete i contenuti. La stessa autorevolezza che Rai ha nei canali tradizionali deve essere trasportata nei mezzi non tradizionali. Dobbiamo riportare creatività e professionalità anche valorizzando di più le risorse interne e dando più spazio alle donne e ai giovani». Cosmopolitan, i Måneskin si raccontano. Il gruppo musicale rivelazione di X Factor 2017 si confessa a Cosmopolitan ed è protagonista di una delle due variant cover del mensile Hearst diretto da Francesca Delogu. La seconda cover sarà dedicata a Lily Allen, la cantautrice londinese di Not fair e Fuck you che racconta la sua rinascita dopo un periodo difficile. Mondo Tv Suisse +20%, consegnati episodi di Yoohoo. Tornano gli acquisti sul titolo Mondo Tv Suisse, a fine giornata il migliore dell’ Aim con un progresso del 20% a 0,66 euro. Mondo Tv Suisse, insieme a Mondo Tv France, fa parte della galassia Mondo Tv, tra i principali operatori europei nella produzione e distribuzione di serie televisive e film d’ animazione per la tv e il cinema. A riportare l’ attenzione sulle azioni la notizia del completamento della realizzazione e quindi la consegna ai coproduttori anche del pacchetto multilingue dei primi 26 episodi (su un totale di 52) della serie basata sulla property Yoohoo. La serie è stata doppiata in 20 lingue, oltre l’ inglese, per il lancio in contemporanea in più di 100 paesi in tutto il mondo. Kkr compra la tedesca Tele Muenchen Gruppe. Kkr ha acquisito Tele Muenchen Gruppe, la più grande società indipendente del comparto media in Germania, con la società di private equity che punta a creare una piattaforma di contenuti per l’ industria dell’ intrattenimento tedesca. Kkr ha definito il mercato della Germania «un ambiente d’ appeal» per l’ espansione di Tmg, date le sue dimensioni e le prospettiva di crescita che offre. Allo stesso tempo, però, appare molto frammentato e presenta una «necessità sempre crescente» di una piattaforma di contenuti tedesca grande e indipendente. Mediapro, accordo di dieci anni con Canadian Soccer Business. Partnership decennale fra Canadian soccer business (Csb) e Mediapro: secondo l’ accordo la società di gestione diritti acquisisce tutti i diritti media di Csb, compresi i diritti globali e nazionali della Premier League canadese, e il nuovo campionato di calcio maschile professionista canadese che partirà ad aprile 2019. La suite di include i diritti media globali e nazionali del campionato canadese, che nel 2019 si espanderà per includere 13 squadre e inoltre tutte le partite casalinghe delle squadre nazionali maschili e femminili di Canada Soccer. Mediapro acquisirà inoltre tutte le partite di League1 Ontario. Come parte dell’ accordo, Mediapro sarà responsabile della produzione di tutte le partite e lancerà un canale che sarà disponibile per tutte le piattaforme e dispositivi interamente dedicato al calcio canadese.

Lettori, 2018 ok per i settimanali

Italia Oggi

MARCO A. CAPISANI

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Settimanali in festa di fine anno, brindando alla crescita dei lettori. Trend sulle copie cartacee e quelle replica in digitale che porta a casa un segno positivo complessivo (+1,2%) e anche quello delle principali testate, così come certificato dall’ indagine Audipress 2018/III (condotta tra il 10 settembre e il 9 dicembre e confrontata con Audipress 2018/II, effettuata dal 9 aprile al 15 luglio). In parallelo si fa più movimentato il segmento editoriale dei mensili, comunque al rialzo complessivo dello 0,6%. Guardando ai numeri, quindi, i settimanali di riferimento vedono una sfilza di testate crescere tra cui Nuovo (+12,2%), Grazia (+9,2%), Milano Finanza (+9,1%), F +5,5%, Sorrisi e Canzoni Tv (+4,6%), Tu Style (+3,7%), Oggi (+3,2%), Chi (+3,1%), Famiglia Cristiana (+3%), Vanity Fair (+2,8%), Donna Moderna (+2,3%) ed Espresso (+1%). A parte i femminili allegati ai quotidiani Corriere della Sera e Repubblica, Io Donna e D, che segnano rispettivamente un +4,8% e un +3,5%. Non mancano poi i settimanali in bilico tra terreno positivo e negativo, come Settimanale DiPiù (+0,3%), DiPiù Tv (+0,2%), Gente (+0,1%) e Diva e Donna (costante sui 648 mila lettori). Mentre spunta comunque qualche decremento: Spy (-7,8%) e Panorama (-5,6%, considerando però che il periodo di rilevazione comprende il passaggio di proprietà da Mondadori alla Verità di Maurizio Belpietro). Cambia l’ atmosfera tra i mensili, dove sostengono l’ andamento trasversale Capital (+26,7%), Natural Style (+13,1%), Glamour (+11,4%), Bell’ Italia (+8%), Auto (+7,5%), Vogue (+7,4%), Dove (+7%), Elle (+6,8%), Silhouette Donna (+5,8%), National Geographic (+4,6%), Class (+4,3%), Quattroruote (+4,2%), Sale & Pepe (+1,5%) e infine Ok Salute e Benessere (+1,4%). In direzione opposta vanno Marie Claire (-7,4%), Amica (-5,6%), Al Volante (-4,1%), Cosmopolitan (-2,4%), Focus (-2,3%), Cose di Casa (-1,3%) e Cucina Italiana (-0,8%). Di sostanzialmente stabile, invece, c’ è solo Ad (+0,2%). Mettendo in fila decrescente i primi 10 mensili per lettorato su carta e copie replica digitali, Focus si conferma primo, distaccando peraltro il secondo classificato Quattroruote e il terzo Al Volante. Quarto, a breve distanza, National Geographic e Cose di Casa. Seguono, dal sesto in giù, Cucina Moderna, Vogue e Bell’ Italia. Chiudono la top ten Giallo Zafferano e Sale & Pepe. Se però il ranking dei settimanali non riporta sorpassi o decelerazioni, rispetto alla precedente indagine Audipress, di contro quella dei mensili ha visto Cucina Italiana uscire dalla classfica, perdendo tre posizione da ottava che era. E’ rimpiazzata da Bell’ Italia, che prima era decima. Sale & Pepe da nono finisce in fondo e fa spazio alla new entry Giallo Zafferano. © Riproduzione riservata.

Quotidiani locali, resistono con oltre 10 mln di lettori

Italia Oggi

MARCO A. CAPISANI

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I quotidiani locali possono vivere ancora dell’ attaccamento dei lettori alla testata della propria città o paese. Un pubblico stabile sui 10,4 milioni di persone, avendo lasciato indietro solo 85 mila lettori alla fine dell’ anno scorso, stando almeno ai dati Audipress 2018/III. Peraltro, i lettori dei quotidiani locali (carta o copia replica) non sono così distanti da quelli che leggono (solo o anche) un giornale nazionale (carta o copia replica). La differenza è di circa 3 mln. Tra le testate, c’ è il Nuovo Quotidiano di Puglia su del 7,4%, i Corrieri di Umbria, Siena, Arezzo, Viterbo e Rieti e la Gazzetta del Mezzogiorno entrambi del 4,7%, Secolo XIX su del 2,9% e Mattino dello 0,7%. Se il Gazzettino si mantiene stabile (-0,2%), indietreggiano Giornale di Brescia (-8,7%), Corriere Adriatico (-7,5%), Sicilia (-6,8%), Messaggero Veneto (-6,2%), Tirreno (-5,6%), Giornale di Sicilia (-5,1%) e l’ Eco di Bergamo (-2,7%).

Class – Gambero Rosso, ultimo giorno dell’ ops

Italia Oggi



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Dopo il balzo di oltre l’ 11% messo a segno nella seduta precedente, prosegue la ripresa di Class editori. Ieri il titolo ha chiuso con un +20,71% a 0,239 euro. In parallelo, sull’ Aim Italia prosegue anche il rally di Gambero Rosso che ha chiuso in progresso del 15,49% a 0,82 euro. Entrambi sono stati sospesi in corso di seduta per eccesso di rialzo. Oggi è l’ ultimo giorno per gli azionisti di Gambero Rosso per poter aderire all’ offerta pubblica di scambio con i titoli Class Editori, nel rapporto di 3,9 azioni Class per ogni azione di Gambero Rosso. Finora sono state consegnate più di un terzo delle azioni oggetto dell’ offerta. Trend contrastanti negli altri titoli media: il Sole 24Ore ieri è ripiegato del 7,45%, mentre Gedi è salita dello 0,14% e Rcs ha registrato un -2,14%. © Riproduzione riservata.

Previsioni eMarketer su investimenti adv

Prima Comunicazione



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, secondo cui nel 2023 l’ adv digital rappresenterà i 2/3 deglla spesa pubblicitaria totale. Stando ai calcoli, gli investimenti totali sul digitale quest’ anno cresceranno del 19% a quota 129,34 miliardi di dollari, pari al 54,2% delle spese totali stimate. Il mobile continuerà a dominare, catalizzando più di 2/3 della spesa digitale, con una somma pari a 87,06 miliardi di dollari. Per la prima volta, la quota combinata rappresentata da Google e Facebook diminuirà, anche se i loro ricavi cresceranno. (elaborazione eMarketer) Ad emergere quest’ anno sarà il terzo “incomodo” Amazon , che continuerà a rosicchiare spazi sia a Big G che alla creatura di Zuckerberg, grazie soprattutto alla possibilità di raccogliere dati più dettagliati sul comportamento degli utenti. Da dove arriveranno i dollari per il digitale? Dagli annuari, come le Pagine Gialle, che subiranno il colpo più grosso (-19%) quest’ anno. La spesa per la stampa tradizionale (giornali e riviste) calerà di quasi il 18%. Complessivamente, la quota di spesa pubblicitaria tradizionale negli Stati Uniti scenderà al 45,8% nel 2019, dal 51,4% dello scorso anno. (elaborazione eMarketer) La spesa pubblicitaria televisiva scenderà del 2,2% a $ 70,83 miliardi quest’ anno. Tra i motivi del calo l’ assenza di elezioni o grandi eventi, come le Olimpiadi o la Coppa del mondo. Le elezioni presidenziali del prossimo anno spingeranno la spesa pubblicitaria televisiva a crescere in positivo, conclude eMarketer, prima di una nuova ricaduta l’ anno successivo. Articoli correlati Televisione Sanremo fenomeno tv: dati, share e attività social di tutte le serate Televisione Sanremo, GroupM analizza l’ evento tv: lo guardiamo tutti, sinonimo di italianità – INFOGRAFICHE Televisione Il 75% degli under30 si informa in Rete. Dati Demopolis: più interesse per i temi locali, rispetto agli esteri. Critiche per la faziosità politica Video Nasce QRS – Qui Radio Salute, la prima web radio tv dedicata alla salute Newsletter Primaonline ha due servizi di newsletter: – Prima Report : quotidiana – lunedi-Venerdi alle ore 19 – con le notizie importanti della giornata; – Primaonline : multisettimanale con gli esclusivi Muy Confidencial, i dati e i documenti più importanti. Iscriviti subito! Analisi ascolti tv 20 febbraio Atletico-Juve fa 8,6 milioni Rai+Sky. Dietro la Marcuzzi batte La Porta Rossa e la Sciarelli. Cresce Elisei Vedi tutti In edicola ‘Prima Comunicazione’ è in edicola e disponibile in digitale per pc, smartphone e tablet Abbonati Documenti L’ analisi di Publicis Media per i vent’ anni de ‘Il commissario Montalbano’ Vedi tutti Agenda gennaio 25 – 03 Torino – V edizione di SeeYouSound Torino. Music Film Festival gennaio 16 – 16 Roma – “Libero è il mio Canto. Musiche di donne deportate giugno 19 – 23 Torino – Parco Valentino Salone dell’ Auto. Esposizione internazionale, dinamica e diffusa Vedi tutti Dati e cifre La classifica internazionale dei brand automobilistici più attivi sui social e dei post più condivisi a gennaio Classifiche e trend dei quotidiani più diffusi: Ads dicembre 2018. Calo generale, tiene Rep, bene Avvenire, Fatto e Giorno (che vola in edicola) Dati Audimovie: più di 14 milioni di biglietti staccati nei cinema a gennaio. ‘Ralph Spacca Internet’ il film più visto nel mese Vedi tutti Lavoro Biassono – Grafico/a Editoriale con ottima conoscenza Adobe Creative Suite Milano o Roma – Produttore/trice free lance per produzioni video Redattore, addetto stampa, segretario, laurea in filosofia, master in sceneggiatura Traduttore – Editor – Ghostwriter – Correttore di bozze – Redattore.

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