Indice Articoli
- chessidice in viale dell’ editoria
- L’ Espresso come una Casa di carta
- Rcs, Severgnini lascia 7 Barbara Stefanelli direttore
- Editoria, addio a Monti Riffeser
chessidice in viale dell’ editoria
Italia Oggi
link
Mondadori, 35 esuberi annunciati. Sono stati annunciati ieri dal gruppo di Segrate 35 esuberi tra i giornalisti, su un organico di 149. Negli anni scorsi, secondo il sindacato Fnsi, si era già passati da oltre 500 i giornalisti a quota 170. Intanto, con l’ avvicinarsi della cessione di Mondadori France a Reworld Media (vedere ItaliaOggi del 19/2/2019), sono una trentina i dipendenti che vogliono uscire dall’ azienda volontariamente. Poligrafici Editoriale, scomparsa Maria Luisa Monti Riffeser. E’ scomparsa domenica scorsa Maria Luisa Monti Riffeser, figlia dell’ imprenditore ed editore Attilio Monti e madre di Andrea Riffeser Monti, attuale editore di Giorno, Nazione e Resto del Carlino. Tra i vari incarichi ricoperti ci sono stati quelli di presidente del cda di Poligrafici Editoriale nonché vicepresidente del cda di Monrif. Lo hanno comunicato ieri, con una nota, le stesse società Poligrafici Editoriale e Monrif. Vanity Fair torna al cinema con gli Oscar. Dopo l’ edizione dell’ anno scorso, che ha visto partecipare oltre 2.500 spettatori, Vanity Fair in collaborazione con Sky Cinema Oscar (dal 15 febbraio al 3 marzo sul canale 304 di Sky) lancia la quinta edizione della maratona cinematografica dedicata agli Academy Awards. Il 23 e il 24 febbraio, presso The Space Cinema Odeon di Milano, il pubblico potrà quindi vedere gratuitamente, in versione originale sottotitolata, le 8 pellicole candidate all’ Oscar nella categoria «miglior film». Informazioni sul sito www.vanityfair.it/oscar2019. National Geographic, novità 2019. Prima tra tutte la terza stagione di Genius, la serie prodotta da Ron Howard e Brian Grazer che quest’ anno sarà dedicata ad Aretha Franklin. Le riprese prenderanno il via in estate. La serie andrà poi in onda su National Geographic nei primi mesi del 2020. Andrà in onda questa estate The Hot Zone, serie basata sul best seller di Richard Preston e ispirata a una storia vera, quella che vede come protagonista la dottoressa Nancy Jaax, scienziata dell’ esercito americano impegnata in prima linea per evitare una possibile e letale epidemia di ebola. Riparte il Panini Tour Up! Torna l’ appuntamento con il Panini Tour Up!, in versione 2019. L’ iniziativa promozionale per il lancio della collezione «Calciatori 2018-2019» partirà nel weekend del 23-24 febbraio per concludersi il prossimo 31 marzo. Il Tour Panini riparte anche quest’ anno in partnership con Intesa Sanpaolo. I collezionisti potranno così darsi appuntamento per scambiare le proprie doppie e partecipare a quiz e giochi a premio. Vogue alla Fashion week. Un evento al giorno, da oggi fino a domenica prossima, è il programma di Vogue Italia per la settimana milanese della moda. Per esempio, c’ è The Next Green Talents, frutto della collaborazione tra Vogue Italia e Yoox, giunto alla seconda edizione che guarda alla sostenibilità. Grazia lancia Future. Il settimanale del gruppo Mondadori, diretto da Silvia Grilli, presenta Future – Made in Grazia, numero da collezione dedicato all’ avvenire: a ciò che verrà nella moda, nell’ arte, nel design, nella tecnologia, nell’ architettura e ai nuovi scenari che caratterizzeranno i principali ambiti della vita quotidiana.
L’ Espresso come una Casa di carta
Italia Oggi
MARCO A. CAPISANI
link
«Fare il giornalista è una professione artigianale. Come il falegname, anche il cronista unisce pezzetti, non di legno ma di realtà. Uniamo i puntini per capire cosa succede oltre le apparenze»: Marco Damilano spiega così a ItaliaOggi la nuova fase dell’ Espresso, settimanale del gruppo Gedi-Repubblica sotto la sua direzione dalla fine dell’ ottobre 2017. Eppure, prima di costruire il nuovo Espresso, in edicola da domenica prossima in abbinata con Repubblica, Damilano ha buttato giù qualche steccato: scompaiono le classiche sezioni tematiche del giornale (cronaca, economica, esteri) e lo sfoglio diventa continuo, partendo dalla storia di copertina, proseguendo con la seconda parte dedicata alle Idee tra dibattiti e polemiche culturali e terminando con le Storie italiane e straniere, tutte raccontate con uno stile più narrativo. Di conseguenza è cambiata pure l’ organizzazione redazionale; del resto «se non ci sono più le sezioni, non servono più i capi sezioni», sottolinea Damilano (vedere ItaliaOggi del 22/1/2019). Dopo il modello New Yorker e dopo quello in stile romanzo, adottati nel corso degli anni, adesso l’ Espresso si pensa come «un settimanale più compatto, denso e vario nei contenuti», sottolinea il direttore, «ma soprattutto sarà un luogo materiale, in un mondo sempre più immateriale, dove leggere, approfondire, discutere e interpretare i fatti». A proposito di luoghi fisici, l’ Espresso conta in parallelo di spingere sugli eventi. Dopo l’ incontro pubblico a Roma, in seguito all’ aggressione ad alcuni suoi giornalisti da parte di estremisti di destra, l’ appuntamento è domani sera al Teatro Argentina, nella capitale, per presentare il nuovo corso della testata e in particolare parlare di Europa&Verità. Se poi sarà un Espresso più compatto, anche la foliazione diventerà «più snella e sufficiente», a giudizio di Damilano, ma non «nei prossimi numeri che, invece, vedranno crescere il numero di pagine». L’ Espresso ha una diffusione complessiva carta+digitale sulle 227,6 mila copie, in calo del 7,7% (dati Ads di dicembre), in un panorama di magazine trasversalmente in difficoltà. Perché, nell’ offerta generale di periodici, arricchitasi peraltro col nuovo Panorama e il mensile Millennium del Fatto Quotidiano, il lettore dovrebbe scegliere l’ Espresso? «Perché è un settimanale che non mai smesso di fare inchieste. Inchieste che hanno riguardato sia la destra sia la sinistra», rilancia Damilano, giornalista del magazine dal 2001. «Né i nostri reportage fanno da mera cassa di risonanza ai giudici. Anzi, spesso abbiamo anticipato la magistratura, come nei casi di Mafia capitale o dei Soldi della Lega». Infine, la testata ha e mantiene la sua «identità progressista, laica, cattolica solidale. Può essere una Casa di carta (dal titolo di una famosa serie tv, ndr), tra le altre, dove gli italiani, a partire da studenti e associazioni, si possono ritrovare». Ma non è strano puntare su un’ identità ben definita proprio mentre Repubblica sta per cambiare (oggi in edicola c’ è il primo numero firmato da Carlo Verdelli)? «Non la trovo una situazione destabilizzante. Peraltro il gruppo non è un monolito, bensì un editore con più voci», dice il direttore e spesso commentatore politico in tv (per esempio a Propaganda Live di Diego Bianchi «Zoro» su La7). Un direttore di giornale prestato al piccolo schermo, un po’ come Vittorio Feltri tra i primi a portare stabilmente la carta stampata davanti alle telecamere; quindi Damilano si sente un po’ la generazione successiva a quella di Feltri? «Non ci ho mai pensato, mi spiazza questa domanda», conclude il direttore dell’ Espresso. «Conosco di più Mattia Feltri (che lavora a Roma alla Stampa, sempre gruppo Gedi, ndr). Se Vittorio Feltri è stato il progenitore, allora ne ha creati molti di discendenti». © Riproduzione riservata.
Rcs, Severgnini lascia 7 Barbara Stefanelli direttore
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
link
È durata circa due anni la direzione di Beppe Severgnini a 7, il settimanale allegato al Corriere della Sera. Ne aveva assunto le redini il 1° marzo 2017, diventando anche vicedirettore del Corsera. Da aprile il giornalista (63 anni) tornerà invece al suo antico ruolo di inviato ed editorialista, mentre sugli inserti del Corriere ci saranno alcune novità: il nuovo 7 verrà affidato a Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corsera, e si fonderà in aprile con Liberi Tutti, allegato dedicato ai piaceri della vita, nato il 18 maggio 2018 e guidato dal caporedattore Michela Mantovan. In questo modo al venerdì il Corriere avrà in abbinamento 7 e Liberi Tutti, mentre al giovedì partirà il nuovo allegato dedicato alla Salute. L’ ultimo numero firmato da Severgnini sarà quello del 18 aprile e la fusione tra le due testate comporterà una riorganizzazione dell’ organico con la redistribuzione di alcuni giornalisti all’ interno del gruppo. Da segnalare che pure Fuorigioco, l’ allegato alla Gazzetta dello Sport lanciato nel luglio del 2018, chiuderà i battenti in aprile causa scarsa raccolta pubblicitaria. © Riproduzione riservata.
Editoria, addio a Monti Riffeser
Corriere della Sera
link
È morta a 88 anni Marisa Luisa Monti Riffeser, presidente di Poligrafici editoriale e vicepresidente di Monrif. Nata a Ravenna il 28 dicembre 1930, era la figlia di Attilio Monti, fondatore del gruppo editoriale che controlla Il Resto del Carlino , la Nazione e Il Giorno . Il figlio Andrea Riffeser è ad di Poligrafici editoriale e presidente della Fieg. La vita non aveva risparmiato momenti duri a Monti Riffeser come la prematura perdita del marito. Non si è mai risposata: «Ho avuto tre figli, un matrimonio stupendo, perché cercare altro?», diceva.
L'articolo Rassegna Stampa del 20/02/2019 proviene da Editoria.tv.