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Rassegna Stampa del 01/02/2019

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Arpe Group lancia protocollo anti-crisi

Il Sole 24 Ore



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Arpe Group, società di consulenza strategica aziendale fondata da Fabio Arpe, propone un protocollo per permettere alla piccola e media impresa di dotarsi in tempi rapidi di un modello di gestione evoluto capace di mantenere e attrarre capitale di debito da parte degli istituti di credito

Pirateria tv, la Lega Serie A fa oscurare «No Freeze Iptv»

Il Sole 24 Ore

Andrea Biondi

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milano Si fa sul serio. L’ aveva detto Gaetano Miccichè, il presidente della Lega Serie A, che la lotta alla pirateria sarebbe stata fra i punti in cima all’ agenda. Di sicuro quello messo segno con pronuncia del Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia d’ impresa – datata 30 gennaio, è un colpo alla pirateria non da poco, nato proprio da questo impegno di Miccichè a difendere il prodotto calcio. I fatti. Accogliendo il ricorso della Lega Serie A il Tribunale di Milano ha ordinato agli Internet service provider Tim, Tiscali, Fastweb, Wind Tre e Vodafone Italia di inibire ai propri utenti l’ accesso a “No Freeze Iptv” e a eventuali altri indirizzi Ip collegati. Il tutto con un provvedimento d’ urgenza che dà agli operatori un termine di 4 giorni per eseguire l’ ordine del Tribunale stabilendo la sanzione di 5mila euro, per ognuno degli Isp interessati, per ogni giorno di ritardo nell’ adempimento dell’ ordine. Raggiungibile via web, No Freeze Iptv – ospitata sui server della società olandese World Stream B.V. – esemplifica al momento forse l’ incubo peggiore per i detentori di diritti sui prodotti audiovisivi che si tratti di cinema, sport o serie Tv. Nell’ attività di No Freeze Iptv c’ è infatti tutta l’ evidenza del nuovo modo di fare pirateria sulle partite di calcio: Iptv illegali che utilizzano siti vetrina e che raccolgono dagli utenti veri e propri abbonamenti per avere accesso alle immagini piratate. Va detto che le tv online illegali che permettono di fruire di contenuti pagando un canone per l'”abbonamento” non sono realtà da sottoscalisti: a mettere in piedi certi meccanismi spesso sono organizzazioni criminali o comunque gruppi organizzati che drenano risorse la cui mancanza sta diventando insostenibile in particolar modo per le pay tv, già messe a dura prova dal cord cutting delle tv on demand sul modello Netflix. In questo quadro, il provvedimento firmato dal giudice Alima Zana ha tutte le carte in regola per porsi come decisione miliare nella giurisprudenza della lotta alla pirateria. Innanzitutto perché, dal punto di vista tecnico, è una decisione che è stata presa “inaudita altera parte”, e quindi con un’ urgenza evidentemente massima. A questo va aggiunto che l’ ordine del Tribunale arriva a un mese dall’ approvazione della legge di Bilancio in cui è stata introdotta una misura che rafforza la lotta alla pirateria affiancando alla Lega Serie A (titolare dei diritti) anche i broadcaster e detentori di diritti che, in accordo con la Lega, possono far valere i loro diritti denunciando i pirati e chiedendo l’ intervento del giudice per chiudere il sito pirata. Nel procedimento in questione in quanto assegnataria dei diritti è intervenuta Sky. Il provvedimento del Tribunale ha previsto l’ imposizione di misure tecniche (per inibire l’ accesso ai siti che piratano contenuti) agli Internet service provider che, in fondo, da questo traffico illegale finiscono comunque per trarre beneficio. L’ udienza per la conferma, la modifica o la revoca del provvedimento è stata fissata per il 5 marzo. Si vedrà. Evidente comunque che la Lega Serie A – patrocinata in questo caso da un pool di avvocati formato da Bruno Ghirardi, Riccardo Traina Chiarini, Stefano Previti, Alessandro La Rosa, Ruggero Stincardini – vuole accelerare sul fronte della lotta a un fenomeno, quello della pirateria, che è in crescita. Come anticipato dal Sole 24 Ore del 16 gennaio scorso, nella prima parte del campionato di Serie A Lega, Sky e Dazn (i due assegnatari dei diritti per il 2018-21) hanno dovuto far fronte a un autentico “assalto” dei pirati Tv, con una crescita delle violazioni del 50% rispetto all’ anno precedente. Del resto le tecnologie evolvono e fra Iptv illegali e decoder “pezzotto” i grattacapi stanno aumentando esponenzialmente. Con la vendita dei diritti Tv la Lega finanzia i club di Serie A, ma anche tutto il movimento del calcio, compreso quello dilettantistico e amatoriale cui destina oltre 120 milioni all’ anno. Dal canto loro Sky e Dazn quei diritti li hanno pagati un miliardo all’ anno. Troppo per rimanere inermi davanti agli assalti dei pirati tv. @An_Bion © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il cinema tenta la svolta: grandi film tutto l’ anno e rilancio dei piccoli centri

Il Sole 24 Ore

Andrea Biondi

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Questo sarà l’ anno della svolta per il cinema. O comunque l’ anno in cui segnali forti di inversione di tendenza saranno chiaramente visibili. «In base a un accordo raggiunto fra le associazioni e le major per i prossimi tre anni i titoli di richiamo arriveranno in sala nel periodo “morto”: quello fra maggio e ottobre», dice Fabio Poli Presidente Fcp-Associnema e amministratore delegato di Moviemedia, una delle tre concessionarie che si occupano della raccolta pubblicitaria a livello nazionale sul grande schermo insieme con Rai Pubblicità, Moviemedia e Dca. La raccolta pubblicitaria del cinema nei primi 11 mesi del 2018 (dati Nielsen) si è attestata sui 15,7 milioni. Si tratta solo dello 0,3% del totale. Allo stesso tempo però (come riportato sul Sole 24 Ore del 18 gennaio) per il mondo della pubblicità il cinema resta un tassello importante che, quanto ad attrazione di investimenti pubblicitari, ha tutte le carte in regola per crescere. Il quadro è emerso con chiarezza ieri durante la presentazione di un’ indagine commissionata da Fcp-Associnema all’ agenzia Kantar Millward Brown (gruppo Wpp). Tutti risultati che, specifica Massimo Martellini, presidente di Fcp, tratteggiano i contorni di un mezzo «estremamente interessante, soprattutto in sinergia con altre campagne». I numeri della ricerca Kantar – basati su un indicatore: l'”impatto per persona” – hanno segnalato così alcuni punti chiave. Innanzitutto che le campagne nel cinema generano una memorabilità superiore alla media degli altri mezzi off e online: in questo è secondo solo alla tv. Dove il cinema non ha rivali è nella creazione di una “rilevanza emotiva”, e nella “capacità di incrementare la propensione all’ acquisto”. «Il Cinema offre alle marche la possibilità di raggiungere audience più predisposte a vivere esperienze ed emozioni veicolate dalle storie narrate nelle pubblicità», ha rimarcato Roberto Rossi (Kantar Millward Brown). Alla fine, l’ indagine ha così segnalato quanto la forza del cinema stia soprattutto nella capacità di garantire sinergie: uno 0,55 in più rispetto all’ indice di “impatto per persona” di chi investe solo con la Tv. Da qui l’ ottimismo delle concessionarie: da Moviemedia (950 sale) a Rai Pubblicità che , come ha spiegato a margine il responsabile commerciale e marketing Cinema Massimiliano Langs, ha avuto una crescita di fatturato dell’ 8-10% , a Dca che, ha detto il managing director Giuseppe Oliva, attende per il 2019 una crescita a doppia cifra dopo il +20% del 2018. Ora nelle sale c’ è uno spot da 60 secondi che annuncia l’ arrivo di un’ estate finalmente più ricca di titoli. Dall’ altra parte a febbraio partirà la “multiprogrammazione”: voluta da Anica ed esercenti (Anec, Anem, Acec, Fice) insieme al Sottosegretario del Mibac Lucia Borgonzoni, per il rilancio del cinema nei piccoli centri. In pratica si avvierà una fase di sperimentazione con la possibilità per gli esercenti di programmare, nella medesima giornata, film differenti. La speranza è, innanzitutto, di mettersi alle spalle il -5% di incassi e -7% di presenze del 2018. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

chessidice in viale dell’ editoria

Italia Oggi



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Rai, boom Coppa Italia con 7 mln di spettatori. La prima serata di mercoledì di Rai1 con il match Atalanta-Juve per i quarti di finale della Coppa Italia ha conquistato 7,3 milioni di spettatori e il 26,2% di share. Complessivamente le reti Rai hanno raggiunto in prima serata quasi 12 milioni di spettatori e il 44,5% di share. Si tratta del dato più alto da inizio anno. Ei Towers, aggregazioni più semplici da indipendenti secondo Barbieri. «Speriamo che il fatto che Mediaset non è più nostro azionista di controllo possa aiutare la percezione di Ei Towers come realtà indipendente e, di conseguenza, facilitare le aggregazioni nel lungo periodo»: lo ha dichiarato ieri a Milano l’ a.d. di Ei Towers Guido Barbieri, a margine di un convegno. Dopo l’ opa che ha portato al delisting dell’ azienda, ora controllata da F2i, operazioni straordinarie come fusioni e aggregazioni non sembrano essere una priorità nel breve termine: «Non siamo particolarmente attivi nella ricerca di nuova società. Siamo in un periodo di assestamento e non abbiamo shopping in vista», ha proseguito il manager. In particolare, con il nuovo assetto decade l’ interesse per possibili bersagli oltre confine: «abbiamo guardato qualche realtà estera quando eravamo quotati, ma adesso non c’ è più nulla di concreto», ha concluso Barbieri. Documentari, torna il festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà. Dal 12 al 15 settembre prossimo torna a Milano il Festival internazionale del documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, appuntamento annuale con il cinema del reale prodotto dalla società Frankieshowbiz. La kermesse si terrà presso il Teatro Litta e presso il Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci. Il bando di concorso «Storie dal mondo contemporaneo» si aprirà entro fine febbraio. Nat Geo Wild diventa National Geographic Wild. Nat Geo Wild cambia nome e diventa National Geographic Wild. Arrivano così nuovo logo e nuova veste grafica per il canale della famiglia National Geographic, che racconta il regno animale con attenzione particolare alle tematiche ambientali e alle specie a rischio estinzione. Infatti, il rebranding prende il via in occasione del Big Cat Month, mese di programmazione dedicato alla salvaguardia dei grandi felini di tutto il mondo. Zte Corporation presenta il setbox Ai Tv Android. L’ azienda che realizza soluzioni di telecomunicazioni, enterprise e consumer technology per internet mobile, lancia il setbox Ai Tv Android di seconda generazione B866V2 che, attraverso il 4k e l’ intelligenza artificiale, è in grado di espandere le funzioni dei televisori in maniera esponenziale. Sky si dà all’ Adventure. Dal 1° al 28 febbraio, al canale 305 di Sky, si accende Sky Cinema Adventure, con una programmazione interamente dedicata all’ avventura: oltre 80 film con protagonisti eroi moderni e del passato, esploratori e avventurieri. I titoli sono disponibili anche su Sky On Demand nella collezione Adventure. Tra i titoli in programmazione Lara Croft, Sahara, il Tesoro dell’ Amazzonia e la prima visione di Terre Selvagge. Anche la Blockchain comunica. Nasce l’ associazione di categoria. Ha debuttato ieri a Milano l’ associazione di categoria dedicata interamente alla tecnologia Blockchain, con l’ obiettivo di riunire in un unico contenitore tutte le realtà e i professionisti che operano o sono interessati al mondo Blockchain. L’ associazione si chiama Italia 4 Blockchain (www.italia4blockchain.it) e punta alla diffusione della tecnologia sul territorio come fonte di sviluppo del settore e punto di riferimento per le istituzioni italiane ed europee, nonché base di partenza per una serie di attività comuni a tutela del settore in campo scientifico, formativo e di capillarità regionale. Si possono associare aziende private, professionisti, dipendenti, manager e dirigenti, oltre che docenti e ricercatori universitari, studenti ed enti pubblici o non profit (iscrizione gratuita per questi ultimi). QMI e Hipp per 10 giorni senza mamma. Con una nuova operazione firmata QMI Stardust, i prodotti biologici per l’ infanzia di Hipp appaiono nella commedia 10 giorni senza mamma diretta da Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi e Valentina Lodovini. European House-Ambrosetti tra i migliori think tank al mondo per l’ Università della Pennsylvania. The European House-Ambrosetti è stata nominata tra i migliori think tank privati e indipendenti nell’ edizione 2018 del Global Go To Think Tanks Report dell’ Università della Pennsylvania. Per il sesto anno consecutivo The European House-Ambrosetti risulta tra i migliori think tank. È l’ unica società italiana presente in questa classifica che raccoglie a livello internazionale società di analisi economica, politica e strategica. Più nello specifico, The European House – Ambrosetti è, nella categoria «Best Private Think Tank», il primo think tank italiano riconosciuto, tra i primi 10 in Europa e nei primi 100 a livello globale.

Tv, Viacom taglia i suoi listini

Italia Oggi

CLAUDIO PLAZZOTTA

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La concessionaria del gruppo televisivo Viacom Italia raccoglie la pubblicità per un gruppo di canali a audience adulta (da Paramount channel a Spike, passando per CineSony o Deejay tv) e che pesano per il 75% del fatturato, e per un ventaglio di tv a target Kids dai 4 ai 14 anni (Super!, Pop o Nickelodeon) che valgono il rimanente 25% dei ricavi. E proprio le politiche commerciali per il target più adulto cambiano passo, con un immediato taglio dell’ 85% dei prezzi ufficiali indicati nero su bianco sui listini. Paolo Romano, direttore generale della concessionaria Vimn advertising and brand solutions, non è improvvisamente impazzito. Ma ha deciso, per primo, di uscire da quella consuetudine tutta italiana di presentare agli investitori pubblicitari dei listini con prezzi, per esempio, pari a 100, e poi arrivare a praticare di frequente sconti anche del 99%. Da adesso in poi i prezzi sui listini di Vimn sono i prezzi veri. Come detto, si parte con i canali a target adulto, ma Romano non esclude che nella seconda parte del 2019 anche le politiche commerciali dei canali Kids possano subire lo stesso trattamento. Perché questa decisione? A che scopo? «Ormai gli sconti sui listini di tutte le concessionarie erano aumentati in maniera imbarazzante. I listini, quindi», risponde Romano, «non davano più una corretta rappresentazione dell’ esistente. Se fai sconti del 99% sul prezzo di listino, quel listino non significa nulla, manca la sua funzione, non c’ è più la percezione della qualità del target. Inoltre, se il cliente, già prima di sedersi con te al tavolo, da per scontato un taglio del prezzo di listino del 99%, poi le negoziazioni arrivano a uno stallo, poiché io concessionaria non ho più margini di manovra, non posso praticare altri sconti né venire incontro alle diverse esigenze. Se le negoziazioni si ingessano, ci possono essere ritardi nelle pianificazioni, con grossi problemi. Ecco, diciamo che è questo il motivo più importante per il quale abbiamo rivisto i nostri listini: per non rallentare le negoziazioni. Bisogna ritornare alla vera currency del mercato, ovvero il costo Grp, il costo contatto, senza banalizzare le trattative, nelle quali si chiedevano gli sconti un po’ così, a prescindere, non considerando la qualità del target o la performance degli ascolti. Noi, peraltro, siamo parte di un gruppo internazionale. E, obiettivamente, era difficile spiegare tutto questo all’ estero. Perché all’ estero tutto questo non succede». Ma che genere di sconto praticava finora Romano sui listini pubblicitari di Viacom? «In precedenza, in media, noi facevamo più dell’ 85% di sconto sui listini. Ora il listino è uguale al prezzo che si paga, si parte dal costo Grp delle precedenti campagne e poi, nel caso, si negozia in alto o in basso in base al periodo, al tipo di cliente, al target e ad altre variabili. Per il target Kids confermiamo invece la politica commerciale passata, anche perché per quel target ora è un momento di bassa stagionalità. Ma per il Natale 2019 potremmo adottare politiche analoghe a quelle del segmento adulto». Vimn advertising and brand solutions ha chiuso l’ esercizio 2017 (ultimo dato disponibile) con un valore della produzione pari a 51,16 milioni di euro. L’ esercizio 2018 terminato in settembre, tuttavia, in base a dichiarazioni dello stesso Romano, si è concluso con un +36% rispetto all’ anno precedente, «con una grande crescita, ma a perimetro non omogeneo. Nel primo trimestre dell’ esercizio 2019, che per noi corrisponde al periodo ottobre-dicembre 2018, siamo a +11%. E in questo caso il perimetro di confronto è sostanzialmente omogeneo». Vimn raccoglie i canali televisivi in chiaro Paramount channel, Spike, Super!, Vh1, Radio Italia, Deejay tv, i due brand Pop e CineSony di Sony ma che potrebbero presto cambiare editore, e poi i canali in esclusiva sulla piattaforma Sky, ovvero Mtv, Mtv music, Comedy central, Nickelodeon, Nick jr e Teen Nick. «I canali che hanno maggiore potenzialità di crescita sono Paramount e Spike, quelli a target più ampio. In generale», aggiunge Romano, «dal punto di vista pubblicitario, i canali in chiaro hanno tassi di crescita migliori di quelli della pay, che si è un po’ fermata. Comunque il mercato della pubblicità in tv, in generale, non sembra così in salute in gennaio e febbraio. Diciamo che le previsioni per il 2019 sono molto prudenti». E ci si mette pure la nuova indagine Auditel a dare qualche grattacapo. «Effettivamente», rivela Romano, «dal settembre 2018 gli ascolti rilevati da Auditel nella fascia 4-14 anni sono diminuiti molto su tutti i canali televisivi italiani. C’ è stato un -19% complessivo a dicembre, un -15% a gennaio. Abbiamo chiesto ad Auditel di interpretare questi cali così repentini. Anche per capire se ci sono problemi inerenti all’ indagine, o se invece dobbiamo tutti riparametrarci su un mercato che si è improvvisamente ristretto». © Riproduzione riservata.

Auto, Editoriale Domus si compra Ibi e punta sul pubblico professionale

Italia Oggi



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Editoriale Domus compra Ibi-Internet business innovation. L’ editrice dell’ omonimo mensile di architettura e design così come dei magazine Quattroruote e Dueruote spinge sulla sua business unit professional, grazie all’ acquisizione della società specializzata nell’ innovazione digitale per il settore auto. Iacopo Barberini resta amministratore di Ibi ma, in contemporanea, diventa automotive industry director, nell’ ambito di Quattroruote Professional. Quest’ ultima divisione fa parte della business unit Professional dell’ Editoriale Domus ed è specializzata nel fornire banche dati, prodotti di editoria professionale, servizi e software professionali agli operatori dei settori automotive, assicurativo e autoriparativo, oltre che in generale rivolgersi a tutte le aziende che devono gestire parchi auto. Si tratta in concreto, per esempio, di prodotti e servizi come le piattaforme di digital automotive store, website, il digital marketing, soluzioni di retention management, i simulatori finanziari e le piattaforme di e-learning. «Questa acquisizione da un lato conferma la nostra volontà di penetrare con sempre maggiore forza il mercato b2b», ha dichiarato Sofia Bordone, a.d. di Editoriale Domus, «dall’ altro testimonia la nostra visione di business fondata, sia nell’ ambito professional sia in quello editoriale, sul concetto di sistema. Visione che sviluppiamo attraverso la crescita e il costante arricchimento, anche per linee esterne, dei nostri brand».

Radio Mediaset, ricavi a +11%

Italia Oggi

CLAUDIO PLAZZOTTA

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Radio Mediaset chiude il 2018 con ricavi superiori ai 65 milioni di euro, in crescita di oltre l’ 11% sull’ esercizio precedente. Nella stagione 2019 nuovi progetti su R101 e Rmc (il cui canale tv partirà nel 2020) e un importante accordo con il concorrente Lorenzo Suraci per portare Virgin radio e Rmc sul Dab. E, come spiega Paolo Salvaderi, amministratore delegato di Radio Mediaset (105, Virgin, R101, Rmc, Subasio), «in aprile-maggio partirà pure l’ innovativa piattaforma United music». Domanda. Intanto avete appena ingaggiato Fernando Proce, che dal 1991 conduceva programmi su Rtl 102,5, tranne due fugaci tradimenti nel 2000 per 105 e nel 2009 per Rmc Risposta. Proce partirà in fascia mattutina tra qualche settimana su R101. E sarà un innesto importante: è una star del mondo radio da quasi 30 anni, e ci servirà per dare una svolta sempre più pop e di massa a R101, che deve staccarsi da Rmc. Ci sarà una trasformazione del Dna di R101, che in base ai miei obiettivi deve diventare una radio più popolare da 3 milioni di ascoltatori nel giorno medio (ora è ferma a 2 milioni, ndr). D. Dall’ autunno 2018 Rmc è a tutti gli effetti una emittente Mediaset. Cambiamenti in vista? R. Rmc è tonica dal punto di vista degli ascolti, ha bisogno di rafforzarsi sul posizionamento marketing. Quanto al palinsesto, a breve ci sarà un innesto importante, che potremo ufficializzare, credo, tra una settimana. D. So che c’ è anche stato un accordo con Lorenzo Suraci: quindi, dopo la pace Mediaset-Sky, anche la pax Radio Mediaset-Rtl 102,5? R. Beh, in effetti abbiamo stretto un importante accordo. Sia Rmc, sia Virgin radio salgono sul Dab nel consorzio di Lorenzo Suraci, per completare la nostra presenza in digitale che già vedeva R101 e 105 Dab, che è uno spin off di 105, sulla piattaforma Club Dab. D. Nell’ ultima indagine Ter sono cresciuti gli ascolti di Virgin radio e di Rmc, sono stabili quelli di R101 e Subasio, sono in calo quelli di 105. Che dire? R. Abbiamo letto i commenti dei gruppi radiofonici. Tutti dicono di essere andati bene. E in fondo hanno ragione. Perché è il settore radio nel suo complesso che è andato bene e che, come raccolta pubblicitaria, nel 2018 cresce in totale di oltre il 5%. Radio Mediaset cresce oltre l’ 11%, con ricavi 2018 superiori a 65 milioni di euro. D. Nicola Porro, conduttore di un programma serale su 105 fino allo scorso giugno e attuale risorsa delle tv Mediaset, mercoledì ha avuto parole durissime contro di lei ironizzando sui risultati di Radio Mediaset e di 105. Vuole rispondere? R. Mah, Porro è uno stimato professionista che mercoledì ha avuto uno svarione e un momento di debolezza. Comunque i nuovi innesti a 105 (Barty Colucci con Lodovica Comello, Gibba e Letizia Puccioni, ndr), nella fascia oraria 18-20, da ottobre stanno andando benissimo, con ascolti in crescita dell’ 11% rispetto allo stesso periodo del 2017-2018. D. Sul fronte televisivo come si muovono i brand di Radio Mediaset? R. In autunno abbiamo lanciato Virgin tv, e dal prossimo mese il canale avrà in palinsesto degli speciali live sui concerti di cui siamo radio partner. Inoltre debutteremo con programmi dedicati all’ arte, il design, realizzati dalla redazione di Virgin radio. Sono tutti argomenti nel dna dell’ emittente. E useremo lo stesso criterio per il palinsesto della tv di Rmc, che partirà nel 2020. D. E la tv di 105? R. Non ha senso fare un canale tv di 105. Più coerente fare sinergie con gli altri canali televisivi del gruppo Mediaset. D. Sta anche per partire il progetto United Music… R. La piattaforma sta già girando in test da due mesi. Dovrebbe essere lanciata ufficialmente tra aprile e maggio, e sarà un progetto innovativo, sotto la direzione di Mario Volo: una piattaforma free, un aggregatore molto internazionale, con tanti canali firmati direttamente dagli artisti, che proporranno i loro gusti musicali, quello che ascoltano. In dirittura d’ arrivo, ad esempio, i canali ideati per noi da Bob Sinclar e da David Morales. © Riproduzione riservata.

“Salvare la riforma Ue su stampa e Internet”

La Repubblica



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ROMA Merkel e Macron devono trovare un’ intesa e salvare la riforma del copyright, altrimenti a rischio è la libertà di stampa. È il senso dell’ appello degli editori europei guidati da Carlo Perrone – dopo che i negoziati Ue si sono arenati per il disaccordo tra Parigi e Berlino su un articolo del provvedimento. Il braccio di ferro mette in pericolo anche i diritti che le piattaforme online dovrebbero riconoscere agli editori dei giornali. «Vi chiediamo con rispetto di non mettere a rischio una riforma che è chiave per assicurare la sostenibilità di una stampa libera, cuore delle nostre democrazie», si chiede.

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