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Rassegna Stampa del 09/01/2019

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Panini, nel 2018 fatturato a un miliardo

Giornali locali, il futuro nelle startup

Hulu, 25 mln di abbonati ma i conti restano in rosso

Discovery 3° editore, record coi big Friday

Disney-Fox, via libera dall’ Agcom

HuffPost Italia chiuderà anche il 2018 in attivo

Chessidice in viale dell’ editoria

Il Tg1 ha chiuso il 2018 in vetta, 5,1 mln di spettatori serali

Panini, nel 2018 fatturato a un miliardo

Il Sole 24 Ore
Andrea Biondi
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Centoventotto pagine, 734 figurine, mai così tante donne e in copertina – fra i 20 calciatori simbolo di ogni squadra di Serie A – la figura, in risalto, di Cristiano Ronaldo, accanto a quella di Mauro Icardi e Lorenzo Insigne. Difficile da non prevedere questa scelta fatta dalla Panini che ieri in Lega Serie A ha presentato – con la partecipazione, fra gli altri, del presidente della Lega Serie A, Giancarlo Miccichè – “Calciatori 2018-2019”: 58a edizione della collezione ufficiale di figurine dedicata ai protagonisti del calcio italiano., dalla Serie A, alla serie Bkt, alla Serie c alla Serie D.«Le figurine – ha detto Antonio Allegra, direttore mercato Italia della Panini – sono una passione per tutti, trasversale e non solo maschile, dimostrata dal numero di collezionisti attivi, circa 1,5 milioni, di cui 1 milione ragazzi e il resto di adulti». Una passione che porterà la storica azienda di Modena fuori dai confini nazionali con la realizzazione, il prossimo anno, dell’ album sulla Premiere League inglese. Espansione internazionale, quindi, come prosecuzione di un percorso iniziato nel 1961-62. Di certo per Panini si ha a che fare con un’ appeal che con il tempo non sembra venuto meno visto che, come spiegato dallo stesso Allegra, «il gruppo nel 2018 toccherà un fatturato di 1 miliardo di euro circa grazie ai Mondiali». Una crescita non indifferente rispetto ai 536 milioni del 2017 e sulla quale hanno impattato gli ultimi Mondiali di Russia. Tra le novità ci sono i mini-statini sul retro delle figurine dei giocatori della Serie A Tim, la Nazionale femminile e la Nazionale Under 21. Torna poi il concorso a premi “CalcioRegali 2019” e viene confermata l’ iniziativa speciale con Intesa Sanpaolo: album e una scatola con 100 figurine omaggio per ogni apertura di conto corrente destinato ai minori. È già partita, infine, la campagna di comunicazione sui media: tv, stampa e web . E per le attività multimediali l’ hastag è #celocelomanca . Una “conta” che resiste anche in epoca social. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Giornali locali, il futuro nelle startup

Italia Oggi
PAGINA A CURA DI MARCO A. CAPISANI
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I quotidiani locali e regionali sperimentano a 360 gradi aprendo laboratori e startup per ideare formule moderne di contenuti e abbonamenti. L’ obiettivo finale è duplice e rimane sempre lo stesso per tutti: fidelizzare chi legge già i giornali e in parallelo acquisire nuovi lettori, meglio se giovani. Tutto questo succede in Francia dove la stampa locale e regionale ha perso in media, nel 2017, il 3,1% della sua diffusione soprattutto cartacea. In Italia, invece, lo stesso segmento editoriale diffonde complessivamente meno di 1,3 milioni di copie totali, in calo di un più sostanzioso 6,4% secondo i dati Ads di ottobre 2018 (rispetto allo stesso mese del 2017), ma di incubatori per nuovi contenuti non c’ è traccia. Oltralpe le singole testate creano vere e proprie scuole in cui giovani possono apprendere il mestiere giornalistico e, al contempo, apportare una ventata di novità nei giornali. Ma su cosa lavorano queste startup editoriali? Nella maggioranza dei casi si sono concentrate sia sulle nuove piattaforme, a partire dai social, sia con una visuale più ampia su e-commerce, marketing ed eventi. Ma non manca nemmeno chi cerca di adattare l’ intelligenza artificiale a newsletter e abbonamenti. Tradotto, significa personalizzare i contenuti offerti via sottoscrizione o selezionati in una newsletter in base a cosa ha cliccato, letto nelle settimane precedenti quello specifico lettore. Secondo Ouest-France, il primo quotidiano regionale transalpino, per esempio, su 21 articoli di una newsletter 20 vengono scelti attraverso algoritmi. Il risultato è stato che il tasso di apertura degli articoli nelle singole newsletter è aumentato, in media, del 50%. In un altro caso, quello di Sud-Ouest, secondo quotidiano regionale dell’ Esagono, è un sistema di paywall su articoli, video e notifiche ad attivarsi in funzione dei gusti e degli argomenti più cliccati, portando il pubblico a incuriosirsi e a chiedere più informazioni. Così facendo è stato raggiunto il traguardo finale di un +23% del tasso di abbonamento alle varie newsletter. Alcune iniziative (come succede anche in Italia) sono state finanziate da fondi pubblici, per un budget complessivo di 4,4 milioni. Insomma, all’ estero la stampa locale e regionale cerca la propria ricetta contro la crisi dell’ editoria e la concorrenza di internet, una strada che sembra alternativa a quella percorsa dai grandi quotidiani nazionali. Questi ultimi, infatti, preferiscono dedicarsi alla raccolta delle inserzioni digitali, per cercare di contrastare l’ oligopolio di Google&Facebook, sui servizi alle pmi e ancora stringono alleanze coi produttori di cellulari, con l’ intenzione di ampliare il loro campo distributivo (vedere ItaliaOggi del 14/3/2018). A metà tra giornalismo tradizionale e nuove piattaforme, infine, c’ è il caso del gruppo Centre France, che edita il quotidiano La Montagne e non solo investe sui giovani ma ha messo anche i giornalisti tradizionali al fianco di quelli nuovi per aiutare i cronisti in erba a entrare nell’ ottica dei giornali cartacei e poter così testare i loro progetti. A Nice-Matin i corsi di formazione vanno oltre il binomio giornalismo ed editoria e hanno iniziato ad aprirsi alle esigenze delle aziende del territorio.

Hulu, 25 mln di abbonati ma i conti restano in rosso

Italia Oggi

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Passare da 17 a 25 milioni di abbonati nel giro di un anno, aumentare la raccolta pubblicitaria del 45% fino a toccare gli 1,5 miliardi di dollari (pari a oltre 1,3 miliardi di euro) e avere un telespettatore giovane che, in media, ha 32 anni: sono questi i numeri con cui Hulu ha chiuso l’ esercizio 2018, terminato a settembre scorso. La piattaforma di streaming e live tv non ha di certo i numeri di Netflix (che veleggia sui 137 milioni di abbonati) ma ha, comunque, registrato un importante sviluppo che può servire a Disney. La casa di Topolino, infatti, ne possiede il 30% a cui si somma un altro 30% che era in mano alla 21st Century Fox, passata oggi sotto la proprietà di Disney (un ulteriore 30% è in portafoglio a Comcast, che nella sfida contro Disney per accaparrarsi le spoglie dell’ impero di Rupert Murdoch ha invece portato a casa Sky). Hulu ha anche aumentato la produzione di contenuti originali (tra cui la serie tv The Handmaid’ s Tale) e, quindi, può essere un valido sostegno per Disney che, nell’ agguerrito mondo dello streaming, deve fronteggiare non tanto Comcast ma soprattutto Netflix. Proprio in questi mesi il colosso Usa dell’ intrattenimento sta progressivamente definendo la sua piattaforma al debutto quest’ anno. Dal punto di vista manageriale, c’ è già stata una riorganizzazione internazionale (vedere ItaliaOggi del 15/12/2018) mentre, più di recente, l’ a.d. Bob Iger ha precisato che il servizio on demand non comprenderà i colossal di Star Wars, perché lo streaming non può cannibalizzare i film al cinema. Comunque, per Disney il vero problema di Hulu è che è lontano dalla profittabilità. Tra le cause del suo rosso in bilancio (Hulu non ha precisato i numeri) ci sono sia i maggiori costi di produzione sia quelli crescenti per promuovere film e serie tv. Per incentivare, infine, i candidati abbonati, si è puntato su prezzi scontati e offerte in abbinata, per esempio, con Spotify.

Discovery 3° editore, record coi big Friday

Italia Oggi

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Discovery Italia chiude il 2018 confermando la terza posizione con il 6,8% di share nelle 24 ore sul pubblico totale, che sale al 9,1% sul target commerciale 25-54 e raggiunge il 9,3% sui millennial. Rilevanti le performance del gruppo il venerdì sera, dove il portfolio Discovery raggiunge l’ 8,8% di share in prima serata sul totale individui, che sale al 10,6% sul target commerciale 25-54 anni. «Chiudiamo un eccellente 2018, ancor più positivo se si considera il contesto estremamente complesso e sempre più competitivo», ha commentato Alessandro Araimo, amministratore delegato di Discovery Italia. «Per il sesto anno consecutivo abbiamo confermato la nostra posizione di terzo editore televisivo per share. E lo abbiamo fatto in particolare grazie al rafforzamento del Nove (nono canale nazionale che guadagna ben tre posizioni in classifica rispetto al 2017) alla crescita della prima serata, in particolare con il «big Friday» che porta il portfolio vicino all’ 11% sul target commerciale, e al consolidamento dell’ intera offerta Discovery, con una rilevanza sempre maggiore sia sul pubblico femminile, con Food Network che si è affiancato a Real Time e Giallo, sia su quello maschile, con il sorprendente Motor Trend accanto a DMAX, Eurosport e all’ intero pacchetto pay. Senza dimenticare il grande successo dei canali kids e dei nostri servizi ott Dplay e Eurosport Player che stanno aumentando costantemente il loro numero di users e abbonati». Nelle 24 ore, il Nove raggiunge il 9° posto nella classifica dei canali nazionali, guadagnando 3 posizioni rispetto all’ anno scorso, con l’ 1,4% di share che sale al 2% sul target commerciale 25-54 (+6% rispetto allo scorso anno). Da segnalare Fratelli Di Crozza: quella che si è appena conclusa è la migliore stagione di sempre con una media di 1.276.000 telespettatori (+32% anno su anno) e del 5,4% di share (+37% anno su anno). Real Time si attesta al settimo posto sul target di riferimento (donne 15-54 anni) con il 2,6% di share. In particolare da segnalare Bake Off Italia che, giunto alla sesta edizione, registra una media di 808.000 telespettatori con il 3,4% di share sul pubblico totale, che sale al 6,2% sulle donne 15-54. Dmax e Motor Trend, il nuovo canale dedicato ai motori che si è acceso lo scorso 29 aprile, raggiungono il 3,1% share sugli uomini 25-54. Giallo è allo 0,8% di share sul pubblico totale nelle 24 ore e raggiunge l’ 1% sul pubblico femminile 25-64 anni. Food Network, che ha inaugurato a settembre il nuovo corso nel gruppo Discovery, ha raggiunto lo 0,6% sul target commerciale 25-54 anni. Sui canali K2 e Frisbee Discovery è risultato l’ unico editore kids in crescita sui 4-14 anni (con l’ 8,8% share, +5% rispetto allo scorso anno). Sul target 4-10 anni K2 e Frisbee superano l’ 11% di share (+8% anno su anno).

Disney-Fox, via libera dall’ Agcom

Italia Oggi
ANDREA SECCHI
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L’ acquisizione degli asset di 21st Century Fox da parte della Disney ottiene il sostanziale via libera anche in Italia dall’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La commissione guidata da Angelo Marcello Cardani ha infatti deciso di non avviare l’ istruttoria sui limiti antitrust. Mettere insieme le attività di Fox e quelle di Walt Disney Italia non comporta infatti il superamento dei tetti in termini di canali e ricavi imposti dal Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici. Viste le dimensioni dell’ operazione, 71,3 miliardi di dollari (62,3 mld di euro), si era già espressa la Commissione europea e perciò non servirà un intervento dell’ antitrust italiano. Con l’ operazione del giugno dello scorso anno Disney a livello globale ha acquisito alcune controllate della 21st Century Fox di Rupert Murdoch, inclusi gli studi cinematografici e televisivi, le reti via cavo e le attività televisive internazionali, ma non Sky, andato a Comcast che si era battuta per avere l’ intero gruppo. Nel pacchetto che passerà al gruppo guidato da Bob Iger a operazioni concluse non ci saranno inoltre le attività nelle news nello sport soprattutto negli Usa che saranno scorporate e resteranno in una nuova società nelle mani della famiglia Murdoch. A novembre la Commissione ha dato il suo via libera all’ acquisizione-fusione, con la condizione però che siano cedute le partecipazioni europee detenute da Disney attraverso la joint venture A&E con Hearst, tra le quali c’ è anche A&E Television Networks Italy (con i canali History, Crime+Investigation e Blaze, tutti su Sky). In Italia la 21St Century Fox possiede le società che fanno parte del gruppo Endemol (di cui la 21St ha il 50% mentre la restante quota è di Apollo Global Management), ma soprattutto alcune società targate Fox tra le quali Fox Networks Group Italy a cui fanno capo i diversi canali televisivi. La società ha autorizzazioni per il digitale terrestre con il marchio Fox Sports attualmente non attive, e autorizzazioni satellitari per i marchi Fox, Fox Crime, Fox Animation, Fox Comedy, National Geographic, Nat Geo People e Nat Geo Wild, oltre ai non attivi Fox Sports (chiuso lo scorso giugno), Fox Sport Plus, Fox+ e Fox One. È inoltre editrice dei siti Fox Sports, Mondo Fox e Foxlife.it. Nella delibera dell’ Agcom di cui è stato relatore il commissario Mario Morcellini, si spiega come l’ acquisizione non faccia superare al nuovo gruppo i limiti imposti dal testo unico sul digitale terrestre: sul dtt Fox ha infatti tre autorizzazioni per canali televisivi in chiaro mentre Disney non ha autorizzazioni in chiaro ma solo a pagamento, quindi non si supererà il tetto del 20% dei programmi in capo a un solo soggetto sul totale di quelli trasmessi sulla piattaforma. Insieme, inoltre, Fox e Disney non superano il 20% dei ricavi totali del Sic, il sistema integrato delle comunicazioni che l’ Agcom valuta annualmente per tenere d’ occhio eventuali sforamenti dai limiti ai fini della tutela della concorrenza. Nel 2016, l’ ultimo dato disponibile, il valore del Sic era di 17,64 miliardi di euro e la 21St Century Fox, il gruppo di maggiori dimensioni, ne aveva una quota del 15,2%, circa 2,7 miliardi di euro a perimetro completo, incluso quindi anche Sky. The Walt Disney Company Italy in quell’ anno ha registrato ricavi per 363,7 milioni, siamo quindi ben lontani dall’ aver raggiunto il 20% del Sic anche mantenendo i perimetri originari. Infine, le attività digitali dei due gruppi unite non supereranno il 40% dei ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche, altri limite posto dal testo unico. © Riproduzione riservata.

HuffPost Italia chiuderà anche il 2018 in attivo

Italia Oggi
STEFANO MIGNANEGO,
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Nell’ articolo pubblicato su ItaliaOggi di ieri col titolo «Open, i concorrenti non brillano», si fanno alcuni riferimenti a HuffPost Italia nei quali non ci riconosciamo. HuffPost è nato senza la pretesa di «spazzare via l’ informazione tradizionale», nessuna velleità di questo tipo. L’ iniziativa è nata per arricchire e completare l’ informazione esistente, non certo per eliminarla, in un percorso di sviluppo coerente e di successo (e non è certo partita «con tutt’ altri presupposti»). La sfida è riuscita: il giornale online chiuderà anche il 2018 in attivo, per il terzo anno consecutivo, con un rapporto fra utile e valore della produzione che sfiora il 10% nella media triennale. Un risultato tutt’ altro che scontato in uno scenario di mercato non certo florido per l’ editoria nel suo complesso. Tutto questo con una redazione stabile e dati di traffico in costante crescita, come testimoniato dalle rilevazioni Audiweb (Hp è nella top 15 dei siti d’ informazione italiani) e dalla sempre più solida reputazione conquistata nello scenario editoriale italiano, confermata dal fatto che si è attestato fra le prime tre fonti di consultazione sul web dei parlamentari italiani (indagine Quorum/Youtrend).

Chessidice in viale dell’ editoria

Italia Oggi

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Verizon Media e Microsoft espandono la partnership: accordo globale per il native advertising. Un nuovo accordo pluriennale e globale per il native advertising grazie al quale i marketer potranno avere accesso a un 20% aggiuntivo di inventory native attraverso Oath Ad Platforms e fare leva su formati pubblicitari performanti e posizionamenti esclusivi presenti su Microsoft News/Msn. Le due aziende estendono così la loro collaborazione che offre accesso a soluzioni pubblicitarie brand safe di video, display e content marketing sulle property Microsoft a livello globale, tra cui Msn, Outlook e Xbox. Lucia Annunziata diventa ospite fisso del Tg Zero di Radio Capital. Il Tg Zero, di Vittorio Zucconi e Edoardo Buffoni, si arricchisce di una nuova collaborazione. Ogni giorno dalle 18 alle 20 il programma si avvarrà della presenza di un’ altra firma del giornalismo italiano: Lucia Annunziata, direttore di Huffington Post Italia. Continua così il processo di ampliamento e integrazione dell’ informazione targata Radio Capital sotto la direzione giornalistica di Massimo Giannini. Marco Casareto direttore di Meridiani e Meridiani Montagne. Nuova direzione per i periodici Meridiani e Meridiani Montagne di Editoriale Domus: a guidare entrambe le testate, in qualità di direttore responsabile, arriva Marco Casareto che succede a Remo Guerrini, da dieci anni al timone di Meridiani, e a Marco Albino Ferrari che ha invece firmato il periodico di montagna fin dal primo numero pubblicato nel 2002 e che continuerà a collaborare con la redazione come direttore scientifico. Casareto, 52 anni, nato a Chelmsford (Inghilterra) ma milanese d’ adozione, nel corso della sua carriera ha progettato e diretto periodici tra cui Focus Storia, Geo e l’ edizione italiana di The Good Life. Con la sua duplice direzione si apre la strada verso un «sistema Meridiani» a perimetro più ampio e trasversale. In tal senso decorre, dal primo gennaio 2019, l’ affitto da parte di Editoriale Domus del ramo d’ azienda di Montagna TV Srl, avente ad oggetto la piattaforma digitale leader in Italia per quanto concerne la montagna e l’ alpinismo. L’ operazione porterà a una gestione condivisa dei contenuti editoriali sotto la direzione dello stesso Casareto e la raccolta pubblicitaria in esclusiva da parte della concessionaria interna di Editoriale Domus. Esce Calciatori 2018-2019, la nuova raccolta Panini sul calcio italiano. È uscita in edicola Calciatori 2018-2019, la 58ª edizione della collezione ufficiale di figurine Panini dedicata ai protagonisti del campionato. La raccolta si compone in tutto di 734 figurine (di cui 136 speciali foil, laminate e silver), che possono essere raccolte in un album di grande formato da 128 pagine. Riccardo Catagnano è creative director e head of branded content di Connexia. La data driven creativity agency del Gruppo Doxa chiude l’ ultimo quarto del 2018 segnando un +23% rispetto al 2017 e con un tassello finale e strategico: a completare la campagna acquisti di talenti per il 2018 arriva l’ ingresso nel team di Riccardo Catagnano, nuovo creative director e head of branded content di Connexia. Catagnano arriva da Saatchi&Saatchi dove si è occupato dapprima di P&G per i paesi Emea, poi dello sviluppo di campagne locali e internazionali per clienti come Renault, Toyota, Mtv, Alpitour, illy, Intesa Sanpaolo, Visa, Peroni.

Il Tg1 ha chiuso il 2018 in vetta, 5,1 mln di spettatori serali

Italia Oggi
GIORGIO PONZIANO
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Luca Zingaretti torna con due nuovi episodi del Commissario Montalbano, l’ 11 e il 18 febbraio su Rai1. Il personaggio ideato da Andrea Camilleri si ritroverà, per una volta, al di fuori della sua Sicilia, in Friuli, per risolvere l’ ennesimo mistero. È la tredicesima serie del Commissario, che compie 20 anni di tv. Il debutto avvenne infatti il 6 maggio 1999 (su Rai2). Serena Rossi nei panni di Mia Martini, un film-tv con cui la Rai ripropone l’ esperimento di collaborazione con le sale cinematografiche. Infatti sarà proiettato nei cinema per tre giorni (14, 15, 16 gennaio) per approdare a febbraio su Rai1. Il racconto inizia col Festival di Sanremo 1989 che segna il rientro sulle scene della cantante dopo anni di abbandono. Altro film-tv di Rai1 è Il mondo sulle spalle, protagonisti Beppe Fiorello e Sara Zanier. È la storia (vera) di Enzo Muscia che ipotecò la casa per rilevare l’ azienda in dissesto e quindi in chiusura in cui lavorava e riuscì a riassumere i 32 colleghi che erano stati licenziati insieme a lui. In onda il 19 febbraio. Giuseppe Carboni, neo direttore del Tg1, deve fare i conti con una leggera flessione degli ascolti ma chiude comunque l’ anno in vetta con (nell’ edizione serale) 5,1 milioni di telespettatori (22,6%), dietro vi sono gli altri: Tg5 4,2 milioni 18,6%), Tg3 2,4 milioni (12,3%), Tg2 1,5 milioni (6,5%), Tg La7 1 milione (4,8%), Studio Aperto 900 mila (5,2%), Tg4 745 mila (3,9%). Anche per quanto riguarda l’ edizione dell’ ora di pranzo è in testa il Tg1 (3,8 milioni, 22,3%), seguito da Tg5 (3,2 milioni, 19,6%), Tg2 (2,6 milioni, 16,3%) e Tg3 (2 milioni, 12%). Intanto Carboni e il neodirettore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, sono stati convocati oggi alle 14 dalla Commissione di vigilanza Rai per illustrare i loro programmi editoriali. Amadeus vince la serata di domenica coi Soliti Ignoti dedicati alla Lotteria Italia: 5,2 milioni di telespettatori (22,5%) mentre Canale5 registra un clamoroso flop con Jurassic World, appena 1,9 milioni (8,2%), superato anche dal film Cenerentola su Rai2 (2,5 milioni, 10,1%). Più o meno lo stesso copione sabato sera con Rai1 al primo posto grazie a Heidi (4,4 milioni, 20,5%) e Canale5 che con Fuga da Reuma Park (2,3 milioni, 10,5%) si deve arrendere anche al programma di Rai2 C’ è Celentano (2,9 milioni, 14,4%). Un inizio d’ anno decisamente infelice per la rete ammiraglia Mediaset che già era stata asfaltata la notte di Capodanno con lo spettacolo condotto da Federica Panicucci fermo a 2,4 milioni (16,6%) mentre Amadeus su Rai1 ha viaggiato su una media di 5,5 milioni 35,1%). Tutti, dalle parti del Biscione, aspettano come manna dal cielo l’ arrivo di Maria De Filippi col suo ricco catalogo di programmi, a cominciare dal 12 gennaio con la partenza della nuova stagione di C’ è posta per te. Ma quest’ anno la De Filippi sembra non avrà vita facile. Il 12 gennaio si scontrerà con la partita Bologna-Juventus (Coppa Italia) su Rai1 e i sabati seguenti con Amadeus (Ora o mai più). Claudio Bisio, fresco di ingaggio quale viceconduttore (assieme a Virginia Raffaele) del Festival di Sanremo guidato da Claudio Baglioni sarà domani l’ anfitrione alla presentazione della nuova stagione di Italia’ s Got Talent. Insieme a lui vi saranno gli altri animatori del programma: Mara Maionchi, Frank Matano, Federica Pellegrini e Lodovica Comello. È la nona edizione, la quarta targata Sky che la proporrà su Tv8 dall’ 11 gennaio. Intanto Bisio, uno e trino, sarà oggi al teatro del Casinò di Sanremo per la conferenza stampa di presentazione del festival, accanto a Baglioni. Michelle Hunziker è la voce narrante di Adrian, la serie animata di e su Celentano che dopo una faticosa gestazione arriverà finalmente su Canale5 dal 21 gennaio. Si tratta di 26 episodi di 26 minuti ciascuno che saranno proposti due alla volta. Il cartoon è intervallato da riprese dal vivo. L’ impegno profuso nella produzione è svelato dall’ equipe che l’ ha realizzata: oltre a Celentano, figurano Milo Manara (disegni), Nicola Piovani (musiche), Alessandro Baricco e Vincenzo Cerami (testi). Giancarlo Magalli, che s’ è visto cancellare la nuova edizione dei Fatti Vostri dal neo-direttore di Rai2, Carlo Freccero, sarà ancora la voce narrante del Collegio, il programma arrivato alla terza edizione in palinsesto su Rai2 i martedì dal 12 febbraio al 12 marzo. La seconda edizione registrò una media di 1,6 milioni di telespettatori (7%). Per cercare di ravvivarlo, il docu-reality, questa volta è stato ambientato nel 1968, anno piuttosto turbolento. Tutti siedono però sempre sui banchi del Collegio convitto di Celana a Caprino Bergamasco. Lino Guanciale (reduce dalle fiction Non dirlo al mio capo e L’ allieva) protagonista della lunga maratona di Porta Rossa. Rai2 proporrà in replica la prima stagione dal 13 gennaio poi manderà in onda (dal 13 febbraio) la nuova serie di questo singolare mistery in cui Guanciale veste i panni di una sorta di fantasma alle prese con sua moglie incinta, ormai vedova (Gabriella Pession). Maria Grazia Mazzola, inviata del Tg1, plaude all’ arresto di Ivan Caldarola, la cui madre aggredì a pugni la giornalista mentre realizzava un servizio sulla criminalità organizzata a Bari. Dice Mazzola: «Caldarola è stato arrestato per estorsione con altri giovani reclutati dai clan. Le mie domande erano centrate proprio sul ruolo di questo rampollo emergente rinviato a giudizio pure per stupro di una bambina di 12 anni. Perché la mafia è anche questo e va raccontato e denunciato. Mio dovere dunque era raccontare del ruolo emergente di un ragazzo violento che teneva col suo clan sotto scacco un quartiere, un pezzo della città di Bari. Il silenzio assordante della prevenzione lascia sconcertati». Saverio Costanzo è già al lavoro per la nuova serie di L’ amica geniale. Rai1 ha dato il via dopo l’ exploit della stagione appena conclusa, con quasi 7 milioni di telespettatori (30%). Le riprese inizieranno in primavera e riguarderanno il secondo romanzo di Elena Ferrante. La messa in onda è prevista per l’ inverno. Già sulla rampa di lancio invece i nuovi 13 episodi di Gomorra. E’ terminato il montaggio e Sky Atlantic li trasmetterà dal 29 marzo. Alessandro Borghese è tornato in tv con 4 Ristoranti (SkyUno) ma viene infilzato dallo chef Gianfranco Vissani: «Si diverte a fare tv, ma fare lo chef è un’ altra cosa. Per fare ristorazione bisogna sporcarsi le mani, piegarsi le gambe, sudare e fare quello che si deve fare. Lui? No, non lo fa, lui va in giro e fa tv». Intanto dal 17 gennaio torna su SkyUno MasterChef Italia. In giuria: Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo, che dice: «Nei primi anni in cui facevo tv c’ erano clienti che venivano nel mio locale per farsi un selfie con me e un po’ mi dispiaceva. Adesso vengono per i piatti anche se a fine pasto ci facciamo una foto insieme». Licia Colò è in attesa di conoscere se Niagara, il programma con cui è riapprodata in Rai (Rai2) dopo l’ esilio a Tv2000, la televisione dei vescovi (con Madre Terra) avrà un seguito. Intanto assicura di essere ambientalista anche nel quotidiano («Sono attenta a non sprecare acqua, faccio la raccolta differenziata È un problema di civiltà») e aggiunge sul tema della sicurezza: «La troppa tolleranza nei confronti di reati diffusi e l’ assenza di certezza della pena hanno alimentato populismo e intolleranza». Katia Sala, direttore editoriale e volto storico di Tele Unica, tv che trasmette dalle province di Lecco e Sondrio, non avrebbe voluto leggere durante il Tg quella notizia: l’ emittente chiude. La causa è il fallimento di Filca Coop, che ne detiene il controllo e nessuno s’ è fatto avanti per rilevarlo. «Da oltre trent’ anni», ha letto la giornalista, «siamo entrati nelle vostre case per raccontarvi nel bene e nel male tutto ciò che accade nei nostri territori, questa sera invece la notizia siamo noi: Tele Unica cesserà la propria attività con l’ inizio del 2019». Invece in Veneto l’ ex giornalista Rai, Angelo Squizzato, dirigerà un nuovo telegiornale regionale, che nasce su iniziativa del Consorzio Reti Nord Est che raggruppa le dieci principali tv della regione: mettendo insieme le forze proporranno un notiziario regionale, che farà concorrenza a quello Rai. © Riproduzione riservata.

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