Indice Articoli
Benefici fiscali alle edicole che diventano uffici anagrafe
Svolta Premium di Mediaset, Sky cresce ancoraI dubbi di Tim
Mediaset spinge la raccolta E chiude la partita Premium
Borioni ricorre su Foa. La Rai: nomina regolare
Il Vernacoliere, utili 2017 per 9 mila euro Le vendite a quota 10 mila copie
Class Editori, intesa con Xinhua
I nuovi progetti di Class Editori: Gambero Rosso, Telesia e i prodotti top
chessidice in viale dell’ editoria
Vanity Fair, Marchetti direttore
Idea dell’ edicolante giornale “sospeso” offerto come il caffè
Telecom, in cda si discuterà anche la svalutazione della rete fissa
Ok della Commissione europea al matrimonio Disney-Fox. Ma senza 6 canali
Rds partner del Consorzio Vero Volley per la stagione 2018/2019
Benefici fiscali alle edicole che diventano uffici anagrafe
Corriere della Sera
Giulio Gori
link
Edicole senza giornali, straboccanti di statuette di plastica del David o con la saracinesca abbassata, convertite in paninoteche per i turisti. Anche a Firenze il mercato sempre più in calo di quotidiani e settimanali provoca effetti visibili. Ma da un anno il Comune sta provando una nuova carta per aiutare gli edicolanti a sopravvivere. Una trentina partecipa al progetto del «punto anagrafico decentrato», un accordo che consente loro di rilasciare certificati di residenza o di nascita, di prenotare una visita medica, di pagare il ticket. In cambio del servizio, Palazzo Vecchio concede alle edicole uno sconto del 30 per cento della Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, che dal 2019 salirà al 70 per cento. Così, ci sono chioschi che risparmieranno fino a tremila euro all’ anno. E, come spiega l’ assessore fiorentino allo Sviluppo economico, Cecilia Del Re, «attraggono maggiore clientela, per ampliare la possibilità di vendita dei quotidiani». Se diversi edicolanti hanno preferito non far parte della sperimentazione, in particolare chi ha l’ edicola di «mattoni» e quindi non beneficia dello sconto («è un servizio a guadagno zero»), altri invece hanno aderito con entusiasmo. Luca Bolognesi, edicolante di piazza San Marco, si era già attrezzato con computer e fotocopiatrice mesi prima dell’ entrata in vigore del progetto. Stefania Donati, che lavora in via degli Artisti, spiega che «il cliente che ci chiede un servizio anagrafico, di solito compra un giornale o una rivista per ricambiare il favore». Non ci sono solo i certificati anagrafici, perché da aprile vendono anche i biglietti per gli spettacoli, da cui hanno un ricavo diretto che consente di coprire tutta la parte rimanente della Cosap. L’ ultima novità, a settembre 2018, è stata la possibilità di vendere i biglietti per le partite della Fiorentina: la percentuale che va alle edicole è ridotta, ma il giro d’ affari è enorme. Non ha ancora preso piede, ma potrebbe diventare la novità più interessante, il nuovo servizio posta: la raccomandata o il pacco, con un piccolo costo, possono essere recapitati all’ edicolante di fiducia.
Svolta Premium di Mediaset, Sky cresce ancoraI dubbi di Tim
Corriere della Sera
FEDERICO DE ROSA
link
Mediaset si prepara a uscire definitivamente dal business della pay tv esercitando l’ opzione per cedere a Sky la piattaforma su cui gira Premium, di cui a marzo la tv satellitare aveva già rilevato i canali. Per il Biscione è una buona notizia, festeggiata in Borsa con un rialzo del 2,4%, poiché senza più la pay tv Mediaset interrompe una serie di perdite e potrà concentrarsi sul core business e sulla crescita. Anche Sky può brindare perché con questa operazione (che dovrà passare l’ esame Antitrust) torna di fatto monopolista in Italia nella pay-tv. È vero che ormai tutto passa sulla rete e che a fare il mercato sono le «over the top» come Netflix o Amazon Prime. Ma anche Sky oggi arriva nelle case in banda larga e conosce molto bene profili e gusti dei propri abbonati. Sullo sfondo del riassetto nella pay-tv resta l’ incertezza su cosa farà adesso Tim. Premium era la promessa sposa del gruppo telefonico nell’ ambito di un piano studiato da Vivendi per creare l’ anti-Netflix europea. Piano avviato dopo l’ acquisto del 24% di Tim da parte di Vincent Bolloré. Le cui ambizioni, tuttavia, hanno mandato all’ aria i piani. Vivendi aveva un contratto per acquistare Premium, strappato all’ improvviso da Bolloré per tentare un’ audace scalata a Mediaset. Quello che è successo dopo è noto: Fininvest e Mediaset hanno denunciato Vivendi in Tribunale e per il gruppo francese, ma anche per Tim, la strada è diventata tutta in salita. Anche se TimVision sta crescendo, senza Premium oggi è difficile immaginare un modello di business vincente nei media per Tim. Un’ eventuale cessione della rete, farebbe aumentare le incertezze. E così, se ci sarà, l’ anti-Netflix non potrà che nascere nel campo di Sky la quale, per ironia della sorte, dopo essersi rafforzata nella pay tv si prepara a fare concorrenza proprio a Tim come operatore telefonico.
Mediaset spinge la raccolta E chiude la partita Premium
Il Giornale
Maddalena Camera
link
Maddalena Camera Il titolo Mediaset ieri si è mosso in controtendenza in Piazza Affari (+2,38%), dopo che il gruppo guidato dall’ ad Pier Silvio Berlusconi e presieduto da Fedele Confalonieri ha preannunciato un anno positivo sul fronte della raccolta pubblicitaria, con una raccolta in crescita del 2,5% nei primi nove mesi. Non solo, il Biscione è pronto ad esercitare l’ opzione «put» per vendere R2, la piattaforma tecnico-amministrativa di Premium con 130 addetti, a Sky. L’ opzione era prevista, a partire dal primo novembre, nell’ accordo tra i due gruppi televisivi, annunciato la scorsa primavera. Per arrivare al closing servono alcuni passi formali, a partire dalla convocazione di un cda. Il percorso, che prevede, tra l’ altro, il passaggio all’ Antitrust (che deve dare l’ ok all’ intera operazione), dovrebbe comunque concludersi nel giro di alcune settimane. L’ intesa non è una sorpresa per i sindacati, a suo tempo informati da Mediaset, che la vendita a Sky sarebbe stata il coronamento dell’ intero riassetto. A fornire dettagli sull’ andamento della raccolta è invece stato il numero uno di Publitalia, Stefano Sala. «Abbiamo l’ ambizione di chiudere il 2018 in positivo – ha detto Sala al Sole 24 Ore in edicola ieri – nonostante l’ assenza dei ricavi relativi al calcio nell’ ultimo quadrimestre». Secondo gli analisti di Equita la raccolta pubblicitaria sarà piatta nell’ ultimo scorcio dell’ anno, cosicchè il dato complessivo del 2018 dovrebbe segnare un progresso dell’ 1,7 per cento. L’ anno prossimo invece, sempre secondo Equita, i ricavi della pubblicità dovrebbero registrare una flessione del 2,2%, risentendo del confronto negativo con il 2018 per i diritti sui Mondiali di Calcio. Dal punto di vista strategico, nonostante la cessione della piattaforma tecnologica per i canali pay del digitale terrestre a Sky, Mediaset resterà comunque, con Premium, editore di pay tv anche senza i diritti del campionato di calcio di serie A. Secondo le ultime rilevazioni Agcom attualmente Sky detiene il 77% del comparto della tv a pagamento in Italia, e Premium, che ha recentemente perso i diritti per la trasmissione della Champions League e della Serie A di calcio, il 21%. Quanto in generale al settore della Tv, oggi quella in chiaro può contare sul 60% dei ricavi complessivi, e quella a pagamento sul rimanente 40%. Gli abbonamenti complessivi alla Pay tv sono circa 6,5 milioni. E dunque poco più di una famiglia italiana su 4 può contare su un abbonamento alla Tv a pagamento.
Borioni ricorre su Foa. La Rai: nomina regolare
Il Sole 24 Ore
link
Finisce al Tar la nomina di Marcello Foa a presidente della Rai. La consigliera in quota Pd, Rita Borioni, ha infatti presentato ricorso contro l’ elezione di Foa avvenuta tra non poche polemiche lo scorso 26 settembre. La contestazione della consigliera poggia sulla bocciatura in Vigilanza di Foa prima di venire ripresentato a valle dell’ accordo politico fra Lega e Berlusconi. La replica di Viale Mazzini: «Ogni deliberazione è stata assunta previa consultazione dei pareri legali all’ uopo forniti e in coerenza con le istituzioni parlamentari preposte, nel pieno rispetto della legge e delle procedure previste».
I tedeschi amano gli italiani
Italia Oggi
DA BERLINO ROBERTO GIARDINA
link
Per leggere le edizioni del week end dei quotidiani tedeschi non bastano il sabato e la domenica. Questa settimana, sulla Süddeutsche Zeitung trovo quasi un’ intera pagina su Todi, la cittadina umbra che un professore americano all’ inizio degli anni Novanta indicò come il centro urbano meglio conservato al mondo. Il quotidiano di Monaco giudica che Todi non si è rovinata, e nonostante il boom turistico è rimasta come cento o cinquecento anni fa. Poi, scopro mezza pagina sulla mostra fotografica che Roma dedica a Marcello Mastroianni, ideale d’ eleganza virile (fino al 17 febbraio, all’ Ara Pacis). «Se avete dei dubbi, vestitevi come Marcello», è il consiglio sempre valido rivolto a noi uomini. Il fascino di Mastroianni serve al nostro Made in Italy. Infine, nel supplemento letterario, ancora mezza pagina sul romanzo di Edoardo Albinati, appena tradotto da Piper. Ci possiamo lamentare? Unica notizia di cronaca, quella sul ritrovamento di resti umani in una villa del Vaticano. Neanche una riga sulla nostra politica. Un altro giornale nazionale, la Frankfurter Allgemeine questa settimana ci dimentica, ma nei giorni scorsi ha pubblicato diversi servizi su di noi. Ricordo, tra molti, il reportage di Andreas Rossmann su Camerino, gravemente danneggiata dal terremoto, ma dimenticata. Rossmann è un profondo conoscitore del nostro paese. A Monaco, la Alte Pinakothek, rimessa a nuovo dopo oltre quattro anni di restauro, dedica una straordinaria mostra su Florenz und seine Maler, i pittori di Firenze (fino al 27 gennaio). Il terzo quotidiano nazionale, Die Welt, ha ricordato ieri quel che chiama il «party del secolo», la festa al Rugantino il 5 novembre del 1958, con lo scandaloso per l’ epoca spogliarello di Ike Nana: «Fu l’ inizio della Dolce Vita», quel gusto per una leggerezza peccaminosa che i tedeschi ci invidiano e tentano di imitare. Sempre Die Welt ha dedicato un’ intera pagina a un libro sul nostro paese: Als Bella Italia noch wirklich bella war, quando la Bella Italia era ancora realmente bella. Il volume di Mark Walter Italien um 1900, 580 pagine, della Taschen Verlag, ha un difetto: il prezzo, ma vale i suoi 150 euro. Il libro è ricco di illustrazioni, foto d’ epoca e paesaggi: il lago Maggiore deserto di turisti, una portatrice d’ acqua sul lago di Garda, o un baracchino di street food a Napoli. Goethe scoprì i maccheroni fumanti venduti per strada al Vomero, ma non osò gustarli. L’ editore è sicuro di esaurire l’ edizione, strenna ideale per il prossimo Natale. Un regalo per chi ama il nostro paese, com’ era, e come dovrebbe essere. Todi è una prova che non tutto è perduto, nonostante noi. All’ Istituto Italiano di Studi Germanici a Villa Sciarra, a Roma, uno dei luoghi più suggestivi della capitale, si è appena svolto un convegno sulle viaggiatrici tedesche in Italia, alla fine del Settecento e nell’ Ottocento. «L’ Italia è come uno specchio magico», scrisse Mathilde Weber nel 1877, una delle prime femministe. Un viaggio difficile per una donna. «ma perché vuoi andare in Italia se non potrai compiere un passo senza essere accompagnato da un uomo?» chiede irritato Heinrich von Kleist alla sorellastra Ulrike. Una donna che viaggia da sola, l’ ammonisce, viene considerata una donnaccia. Ulrike non vide mai Venezia, o Firenze. La professoressa Ulrike Böhme Foraci, nata a Amburgo ma docente a Napoli, da un porto all’ altro, a Villa Sciarra ha ricordato la figura di Friederike Brun (1765-1835) che soggiornò per cinque anni a Roma: «Alle giovani non era permesso studiaresenza il latino e il greco, non potevano leggere i classici, la Brun origliava le lezioni imparite al fratello, e diceva io imparo guardando e ascoltando». Le viaggiatrici sanno osservare e giudicare, non solo le opere d’ arte, ma la vita quotidiana, gli esseri umani. «L’ Italia è un paradiso per le donne», scrisse Friederike a un amico nel 1814. «Non scambierei nessun paese con l’ Italia» confessava Dorothea von Schlegel (1764-1839). Ma l’ amore non è cieco. Giunta a Roma, annota: «La puzza nella Città Eterna è insopportabile». Ieri, come oggi. Secondo un luogo comune, troppo citato, i tedeschi ci amano ma non ci stimano. Non è vero, ci sanno valutare, e stimare, al di lá delle bellezze naturali e dell’ arte. Sanno distinguere tra i nostri politici e gli altri italiani. © Riproduzione riservata.
Il Vernacoliere, utili 2017 per 9 mila euro Le vendite a quota 10 mila copie
Italia Oggi
CLAUDIO PLAZZOTTA
link
Sono tra i moltissimi italiani che, da decenni, adocchia le locandine del Vernacoliere fuori dalle edicole di tutta Italia. Legge quegli strilli a base di topa, preti, pisani e altri argomenti irripetibili, fa un sorriso, e non lo compra. Mai. Tuttavia, bisogna rendere onore al Vernacoliere, mensile satirico che dal 1982 sopravvive in autonomia (dal 1961 al 1982 era un inserto di Livorno Cronaca), con un equilibrio di bilancio, un patrimonio netto di 54 mila euro e che, fenomeno unico nella stampa italiana, è andato avanti a irriverire il potere seppellendo iniziative che parevano molto più solide, dal Male a Satyricon, da Tango e Cuore fino al Misfatto. Pur essendo anticlericale nel dna, il Vernacoliere ha un consiglio di amministrazione composto solo da Cardinali: il fondatore e direttore, Mario Cardinali (81 anni), è infatti presidente della Mario Cardinali editore srl, con Valter e Umberto Cardinali come consiglieri. Per sopravvivere, tuttavia, la società ha dovuto adeguarsi ai momenti complicati dell’ editoria italiana. Si vivacchia con 297 mila euro di ricavi nel 2017 (-15% sul 2016) e quindi si deve tirare la cinghia sul lato costi, tagliati del 25%. Solo così il rosso di bilancio del 2016, pari a 32 mila euro, si è trasformato in un utile di nove mila euro nel 2017, con un andamento positivo che sarà confermato anche a fine 2018. Tenuto conto che il prezzo di copertina del Vernacoliere è di 2,70 euro, che esce 11 volte all’ anno, che un abbonamento annuale costa 27 euro, e che parte dei ricavi deriva pure dai gadget brandizzati, il periodico può contare su vendite attorno alle 10 mila copie mensili, molto concentrate a Livorno e in Toscana. I costi del personale sono ridotti all’ osso, e pari a 26 mila euro all’ anno, e pure il consiglio di amministrazione, composto dalla famiglia Cardinali, ha dovuto fare sacrifici: nel 2016 si concedeva compensi pari a 109.800 euro, che invece si sono dimezzati nel 2017, scendendo, «maremma maiala impestata lurida arroventata», così come chioserebbe Cardinali, a quota 54.900 euro. © Riproduzione riservata.
Class Editori, intesa con Xinhua
Italia Oggi
GIOVANNI GALLI
link
Class Editori (la casa editrice di MF-Milano Finanza) ha firmato martedì 6 novembre a Shanghai un ulteriore accordo con il China Economic Information Service (Ceis) di Xinhua News Agency, il principale gruppo multimediale cinese, controllato dallo stato, per lanciare congiuntamente la versione italiana della piattaforma Xinhua Silk Road. La cerimonia della firma si è svolta in occasione del quinto incontro del China Italia Business Forum (Cibf), organizzato nel quadro delle attività della prima edizione del China International Import Expo (Ciie). La versione italiana di Xinhua Silk Road può contare su tutti i vantaggi del network informativo di Xinhua News Agency per la raccolta e la diffusione delle informazioni riguardanti la nuova Via della Seta e sulla piattaforma informativa di Class Editori, riguardante le aziende italiane e l’ informazione finanziaria, in modo da approfondire e sviluppare fortemente la cooperazione tra i due Paesi. Inoltre, la versione italiana di Xinhua Silk Road fornirà servizi a tutto tondo che soddisfino le esigenze specifiche delle imprese cinesi e italiane per beneficiare del più grande piano di cooperazione crescita economica che sia mai stato concepito. Oltre al lancio della versione italiana di Xinhua Silk Road, il Ceis e Class Editori estendono la cooperazione nell’ ambito della Belt and Road Initiative in diversi settori, tra cui contatti per gli investimenti, transaction matching, formazione del personale, promozione del prodotto ecc. Il viceministro del Commercio cinese, Wang Shouwen, ha dichiarato di apprezzare molto gli sforzi e i risultati del governo italiano nel promuovere la cooperazione tra i due paesi nel commercio, investimenti, finanza e mercati terzi. Ha ricordato che la Cina e l’ Italia hanno forti complementarità economiche e condividono molti interessi. La serie di misure prese dal governo cinese per un’ ulteriore apertura del mercato interno dovrebbe creare nuove opportunità di cooperazione pragmatica tra i due Paesi. Li Yue, vicepresidente del Ceis e direttore generale di Xinhua Silk Road, ha detto che le due parti faranno uno sforzo congiunto nella costruzione della piattaforma italiana di Xinhua Silk Road, che potrà essere decisiva anche per le pmi italiane e cinesi che hanno bisogno di informazioni, conoscenze, formazione e consulenze. Fornendo servizi informativi accurati e di alta qualità, la Piattaforma diventerà un ponte per la comunicazione tra le imprese cinesi e italiane, e promuoverà la cooperazione nell’ ambito della Belt and Road Initiative. Da quando la Cina e l’ Italia hanno stabilito rapporti diplomatici nel novembre 1970, gli scambi bilaterali tra i due paesi si sono sviluppati costantemente e gli investimenti bilaterali sono cresciuti rapidamente. Tali scambi e cooperazione sono stati ulteriormente accelerati con l’ attuazione dell’ iniziativa Belt and Road. Attualmente l’ Italia è il quinto partner commerciale della Cina nell’ Ue, mentre la Cina è il primo partner commerciale dell’ Italia in Asia. Nel 2017, il volume degli scambi bilaterali è stato di 49,6 miliardi di dollari Usa, con un incremento del 15,1% rispetto all’ anno precedente. Il Ceis e Class Editori hanno stabilito un rapporto concreto e a lungo termine per fornire migliori servizi di informazione economica sulla Belt and Road per far sì che l’ Italia acceleri e sviluppi rapporti commerciali adeguati al suo ruolo di secondo paese manifatturiero della Ue. Nel giugno 2018, entrambe le parti avevano annunciato il piano di introdurre la versione italiana di Xinhua Silk Road durante un evento di promozione e business matchmaking tenutosi a Milano. La quinta edizione del China Italia Business Forum è organizzata dal Ministero del commercio cinese e dal Ministero dello sviluppo economico italiano. Nell’ ambito del Forum, Bank of China ha inoltre firmato memorandum di intesa con sace, Leonardo, mentre Fincantieri ha firmato un contratto per due navi da crociera, opzione per altre tre da costruire assieme al più grande cantore cinese. © Riproduzione riservata.
I nuovi progetti di Class Editori: Gambero Rosso, Telesia e i prodotti top
Italia Oggi
link
Dalle 4F che distinguono Class Editori dopo la fusione con il Gambero Rosso alla novità di Telesia WeCounter, fino alla Top 100 Products, il progetto che prende il via a dicembre per concludersi a marzo in occasione del Milano Marketing Festival. Sono le tre novità presentate ieri da Class Pubblicità al mercato della pubblicità, agli inserzionisti e ai centri media, negli affascinanti spazi di Gessi Milano in via Manzoni 11A. «È la prima volta che raccontiamo in pubblico le 4F di Class Editori, dopo la fusione con Gambero Rosso», ha detto Angelo Sajeva, presidente di Class Pubblicità che, nel ruolo di consigliere di amministrazione di Class Editori, ha anche la delega per il coordinamento commerciale della casa editrice e la gestione economica dei quotidiani e dei magazine. «Con il Gambero Rosso si è aggiunta la F del Food, che dà forza maggiore alle 3F già esistenti, Fashion, Furniture, Finance, rafforzando il nostro rapporto con il target di riferimento». Intorno alle 4F si ritrova un pubblico di 20 milioni di italiani (dati di GfK Sinottica), pari a un’ audience di quasi 10 milioni di persone, che sono adulti e giovani-adulti, caratterizzati da status economico elevato, leadership professionale e consumi di alta gamma. A proposito di WeCounter, la nuova tecnologia di Telesia che consente di calcolare minuto per minuto i passeggeri presenti negli ambienti coperti dai network Telesia Metro e Telesia Airport, in prossimità di ogni schermo, Sajeva ha detto: «abbiamo parlato tanto di WeCounter e ora, dopo una importante e accurata attività di sperimentazione di questa nostra tecnologia proprietaria, abbiamo presentato al mercato il prodotto finito e completo. Tutti i nostri schermi sono quindi adesso dotati di sensori che utilizzando il wi-fi consentono di calcolare l’ audience abbinando ogni spot ai dati di ascolto del minuto corrispondente. Offriamo così al mercato uno strumento di pianificazione unico, che consente alle aziende di sapere con certezza quale sia l’ audience minuto per minuto della nostra Go Tv». Infine, Sajeva ha spiegato in che cosa consista il progetto 100 Top Products. «È uno sviluppo quasi naturale di quanto è stato fatto nel passato per Milano Marketing Festival, nel 2019 alla terza edizione». Sono tre le fasi del progetto: si parte a dicembre con un volume iconico, che si chiama appunto 100 Top Products, un libro «unico che unisce l’ eccellenza e l’ autorevolezza di Class Editori e di Gambero Rosso per raccontare e certificare i 100 Top Products dell’ anno. È una grande opportunità di comunicare per i marchi prescelti, che non sono solamente italiani comprendendo anche le aziende straniere che operano in Italia», ha continuato Sajeva. A tutte le aziende aderenti sarà assegnato un Reward, consegnato a marzo in occasione del Milano Marketing Festival 2019. I vincitori avranno l’ opportunità di utilizzare il riconoscimento ottenuto inserendo il logo ufficiale anche sulla propria comunicazione. Fra la pubblicazione del volume e il Festival è previsto un percorso di comunicazione di 100 giorni si chiama Map (Media amplification project) che consente di spiegare in modo approfondito quali siano le peculiarità che hanno consentito il riconoscimento dei prodotti, «su media prestigiosi quali MF-Milano Finanza, Marketing Oggi (ItaliaOggi), Gambero Rosso e MF Fashion, a seconda delle categorie merceologiche che questi 100 prodotti rappresenteranno», ha concluso Sajeva. © Riproduzione riservata.
chessidice in viale dell’ editoria
Italia Oggi
link
Disney: ok dell’ Ue all’ acquisto di Fox ma dovrà vendere A&E. L’ Unione Europea ha dato l’ ok condizionato all’ acquisizione da parte di Walt Disney dei rami di 21st Century Fox, a patto che la multinazionale statunitense di Burbank rispetti gli impegni. Nello specifico la Commissione europea, ha espresso il timore che l’ operazione possa eliminare la concorrenza tra due rilevanti fornitori di canali in diversi Stati membri dello Spazio economico europeo (See). Per far fronte a tale preoccupazione, Disney ha promesso di cedere le sue partecipazioni nei canali A+E Television Networks, History, H2, Crime & Investigation, Blaze e Lifetime che sono controllati da A+E Television Networks, joint venture tra Disney e Hearst. In questo modo verrebbe eliminata la sovrapposizione tra le attività di Disney e di Fox nella fornitura all’ ingrosso di canali nello spazio See, ha puntualizzato la Commissione, e quindi l’ Ue darebbe luce verde all’ acquisizione. Rai, Borioni ha presentato ricorso al Tar contro l’ elezione di Foa. Rita Borioni, consigliera di amministrazione della Rai, conferma di aver presentato un ricorso al Tar contro l’ elezione di Marcello Foa alla presidenza dell’ azienda. «Yes, I did», ha scritto semplicemente la Borioni sul suo profilo Facebook, con il link a un articolo in cui si riportava la notizia del ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Viale Mazzini dal canto suo ha inteso precisare con una nota che «ogni deliberazione è stata assunta, previa consultazione dei pareri legali all’ uopo forniti e in coerenza con le istituzioni parlamentari preposte, nel pieno rispetto della legge e delle procedure previste». Italiaonline, nei 9 mesi utile netto a 3,8 mln. Italiaonline ha chiuso i 9 mesi dell’ anno con un utile netto pari a 3,8 milioni di euro rispetto al dato positivo per 8 milioni dei nove mesi 2017, in conseguenza degli oneri non ricorrenti legati al piano di riorganizzazione aziendale. L’ ebitda è pari a 60,2 milioni (55,9 milioni nei 9 mesi del 2017). I ricavi totali nei nove mesi 2018 calano a 236,2 milioni pari al -3,5% a parità di volumi pubblicati. Rispetto al dato riportato nei nove mesi del 2017 (248,9 milioni), la variazione è pari a -5,1%. Rcs, Living Collection al debutto. Living, il mensile Rcs di interiors, design e lifestyle diretto da Francesca Taroni, festeggia i 5 anni della testata con il debutto di Living Collection, il nuovo spin off dedicato all’ urban style, e un numero da collezione con 3 copertine con i bouquet d’ autore creati per l’ occasione da designer internazionali. L’ Amica Geniale arriva su Rai 1 e Timvision. La serie tv, tratta dal best seller di Elena Ferrante e diretta da Saverio Costanzo, sarà disponibile su Timvision dal 27 novembre in prima serata in contemporanea con la trasmissione su Rai 1. L’ Amica Geniale è una serie Hbo-Rai Fiction e Timvision. Domani al via IF! Italians Festival. La creatività è l’ anima intrinseca di IF! Italians Festival, l’ evento internazionale dedicato alla creatività, organizzato e promosso da Adci – Art Directors Club Italiano e Assocom in partnership con Google, in programma da domani al 10 novembre presso Base Milano. Quest’ anno IF! Italians Festival ha voluto porre a studenti e professionisti della comunicazione 10 quesiti per indagare la loro posizione nei confronti della creatività, i fattori che la influenzano e gli scenari futuri legati soprattutto alla tecnologia, in linea con il tema di questa edizione, la Human Intelligence.
Vanity Fair, Marchetti direttore
Italia Oggi
MARCO A. CAPISANI
link
Condé Nast Italia insiste sul digitale e rinnova ancora la sua squadra di direttori. A Vanity Fair arriva Simone Marchetti, al posto di Daniela Hamaui (al timone del settimanale da poco più di un anno e mezzo). Il nuovo direttore del magazine femminile sarà operativo dal mese prossimo e lavorerà «a una rinnovata idea di Vanity Fair che vedrà pienamente la luce nei primi mesi del 2019, nel solco di una continua reinvenzione che ha caratterizzato il brand fin dalla sua nascita», hanno fatto sapere ieri dall’ editrice di piazza Castello. Hamaui «continuerà a collaborare con la testata». Per fare cosa? Come una specie di direttore editoriale? Al momento da Condé Nast Italia non aggiungono nulla. Certo è che il weekend del 24-25 novembre prossimi, giusto a ridosso dell’ arrivo di Marchetti alla direzione, c’ è in calendario Vanity Fair Stories, due giorni di talk, incontri e proiezioni per festeggiare il 15° compleanno di Vanity Fair in Italia. E, siccome il cinema è uno dei temi principe del magazine, la location scelta è per l’ appunto una sala cinematografica. Marchetti ha iniziato la carriera giornalistica come fashion editor a Donna Moderna e Casa Amica ma poi ha partecipato al lancio del mensile Velvet dell’ allora gruppo L’ Espresso (oggi Gedi, quello di Repubblica). Ha lavorato a Seidimoda.com, canale di moda di Repubblica.it, tra le prime testate digitali a mettere online foto e recensioni dalle sfilate di moda quasi in tempo reale. Dopo D.Repubblica.it, Marchetti è oggi fashion editor di Repubblica e, tra le sue collaborazioni, c’ è quella con Sky per la conduzione della trasmissione Mix & Match. Dunque, il neodirettore porta con sé, in Condé Nast Italia, tutte queste competenze digitali e social proprio nel momento in cui la società guidata dall’ a.d. Fedele Usai ha lanciato lo scorso ottobre Social talent agency, agenzia interna che vuole formare gli influencer di domani, perché siano capaci di confezionare contenuti e gestire le relazioni con le proprie community online. Non solo, più digitale significa concentrarsi anche su un target di millennials che forse non leggeranno il giornale di carta ma sui social network sono abitualmente molto attivi. Dopo Emanuele Farneti, che è arrivato alla direzione di Vogue in seguito alla scomparsa di Franca Sozzani (e di recente era dato da alcuni in pole per la direzione di Vanity Fair), adesso tocca a Marchetti rappresentare il nuovo corso di Condé Nast Italia, anche se quest’ ultimo è cresciuto professionalmente proprio nel sistema Repubblica dove Hamaui ha creato il primo progetto del femminile D. Quindi più che una successione si tratta, in questo caso, di un passaggio soft del testimone. Tanto più che il contratto di Hamaui è atteso in scadenza la prossima primavera e l’ ex direttore di CentoCose, D e l’ Espresso (tra gli altri) stava già pensando a uscire da Condé Nast Italia. © Riproduzione riservata.
Idea dell’ edicolante giornale “sospeso” offerto come il caffè
La Repubblica
CRISTINA NADOTTI
link
Leggere è importante tanto quanto mangiare, o, almeno, quanto bere un caffè. Ne è convinto Danilo Bellavita, edicolante di Perugia che ha deciso di fare sua la consuetudine napoletana del caffè sospeso, con un adattamento alla situazione del suo quartiere e dell’ attualità. La scorsa domenica Bellavita ha esposto un cartello nella sua edicola di via Settevalli: «Qui un quotidiano “sospeso”. Tutti i giorni un giornale offerto a chi non può o non vuole. Perché chi legge vale per due». La foto con il cartello l’ ha anche postata su Facebook, spiegando: «Il piacere di condividere un’ esperienza fatta negli anni in cui ho lavorato a Napoli. Stamane con un lettore della mia edicola abbiamo ripercorso i tempi in cui era gratificante pagare un caffè ad un “amico sconosciuto”. Da questa filosofia di vita nata a Napoli e diffusasi in altre città è nata l’ idea di riproporla per la lettura. Il piacere del gusto, il piacere del sapere». A due giorni dalla comparsa del cartello, Bellavita spiega che ha già raccolto circa cinque quotidiani sospesi e tanti complimenti. Quanto alle richieste di usufruire della lettura solidale, ancora non c’ è stato chi si è fatto avanti. «Ma è presto – spiega l’ edicolante, 60 anni, che è anche segretario regionale dell’ associazione “Cittadinanzattiva” – . Non offriremo soltanto giornali pagati dai clienti, faremo la nostra parte, anche nell’ individuare chi può essere interessato». Bellavita non gestisce da solo l’ edicola: «L’ idea è venuta a me e a mio figlio Marco, che ora è quello che ci passa più tempo. Siamo al centro di un quartiere che si è popolato di tanti stranieri, li vediamo spesso sbirciare tra i giornali e per questo abbiamo anche messo un tavolino, dove ci si può sedere e prendere visione dei quotidiani». L’ edicola è nel quartiere di Fontivegge, vicino alla stazione, area al centro di interventi di riqualificazione perché negli ultimi anni era diventata zona di spaccio e di malavita. «La riqualificazione deve passare dall’ integrazione – dice Bellavita – La nostra è soltanto una briciola di attenzione a chi è in difficoltà. Abbiamo fatto arrivare qualche giornale in lingua spagnola, perché molti stranieri sono del Sudamerica e vediamo che spesso comprano le parole crociate per imparare la lingua. Non c’ è problema se sfogliano i giornali qui, ma forse se riescono ad averli in casa possono studiarci su».
Telecom, in cda si discuterà anche la svalutazione della rete fissa
La Repubblica
SARA BENNEWITZ
link
Domani il consiglio. Resta il nodo dell’ assemblea: serve per nominare i revisori, ma Elliott teme che Vivendi la utilizzi per chiedere più consiglieri Milano Se i risultati trimestrali delle torri di Inwit crescono a due cifre, quelli che la capogruppo Telecom si appresta ad approvare domani sono ancora orientati al ribasso. I numeri attesi dal Brasile saranno in calo per colpa del cambio, i cavi sottomarini di Sparkle segnano il passo, ma anche la telefonia fissa e quella mobile in Italia, tra luglio e settembre, hanno accusato una nuova contrazione. E se è vero che Tim ha reagito meglio di altri operatori alla concorrenza di Iliad, è anche vero che la guerra sui prezzi per non perdere i clienti si tradurrà in un calo dei profitti. Così la media degli analisti si aspetta che i ricavi del terzo trimestre calino del 4,2% a 4,69 miliardi, con un margine lordo stabile a 2,1 miliardi ( appesantito dal – 3,2% dell’ attività domestica a pari perimetro che ha un ebitda atteso a 1,7 miliardi) e questo a dispetto del fatto che gli investimenti del trimestre siano dimezzati a 1 miliardo dagli 1,8 dello stesso periodo 2017. Di fronte a un simile scenario, il cda di domani dovrà anche tornare a discutere dell’ opportunità di svalutare tutte le attività, a cominciare dalla rete. In proposito Telecom aveva incaricato il professor Enrico Laghi di fare un’ analisi sull’ impairment del gruppo. Adesso, anche se la decisione di come e quanto svalutare potrebbe essere rinviata a inizio 2019, dopo l’ approvazione dei dati di bilancio, lo scenario di mercato e le prospettive future non lasciano molto spazio di manovra. Da una parte l’ aumento dello spread e le dinamiche dei tassi rendono più caro il costo del capitale e del debito; dall’ altra le nuove tecnologie ( tra cui anche gli investimenti che andranno fatti per il 5G) fanno perdere valore alle vecchie reti mobili ma soprattutto a quella fissa. Così in vista di probabili nuove svalutazioni, il cda dovrà esaminare anche l’ opportunità di nuove dimissioni, conferendo mandato a Rothschild per la vendita di Sparkle ( un processo che parte in salita perché i numeri sono in calo) mentre si continua a trattare la vendita dei multiplex di Persidera a I Squared ( dove non è escluso che Gedi e Rai Way tornino in partita). Infine al punto sette dell’ ordine del giorno del consiglio, è prevista la discussione dell’ analisi svolta dal collegio sindacale per la nomina dei futuri revisori, che peraltro dovrebbe essere presentata insieme a un parere legale sull’ opportunità o meno di convocare un assemblea quanto prima per conferire l’ incarico. I sindaci avrebbero selezionato come possibili candidati Ernest & Young e Kpmg, ma la nomina dei revisori spetta ai soci. Telecom, come da prassi, aveva chiesto all’ assise della scorsa primavera di nominare i futuri revisori, ma allora non era riuscita a selezionarli per colpa del veto di Vivendi. Fonti finanziare riferiscono che i francesi- padroni del 23,9% di Telecom – vorrebbero integrare l’ assise per la nomina dei revisori per riequilibrare la governance a loro favore, chiedendo l’ aumento del numero di consiglieri da 15 a 19 e quindi l’ elezione di quattro nuovi amministratori che porterebbe da 5 a 9 il numero dei consiglieri in quota Vivendi. Ma se tutti convengono che nominare presto i revisori sia un bene per la società, in molti temono che la convocazione della terza assemblea in un anno sia solo il pretesto per permettere ai francesi di pesare di più in cda: Per questo la maggioranza dei 10 indipendenti eletti il 4 maggio nella lista Elliott è orientata a votare contro la richiesta di un assemblea a breve. In attesa dei numeri definitivi gli analisti hanno già tagliato le stime e i target: i più pessimisti, come Exane stimano che le azioni Tim debbano valere 0,36 euro, ma anche i più ottimisti, come Mediobanca – che consiglia l’ acquisto fino a 0,93 euro- pochi mesi fa fissavano il target a 1,3 euro. Vivendi, che ha appena già svalutato il prezzo di carico da 1,08 a 1 euro, rischia una maxi perdita di bilancio, stesso discorso per la Cdp (socia al 5%), mentre Elliott (8,2%) si sarebbe già protetto da possibili perdite future. © RIPRODUZIONE RISERVATA FRANCESCHI.
Ok della Commissione europea al matrimonio Disney-Fox. Ma senza 6 canali
Prima Comunicazione
link
La Commissione Ue ha approvato l’ acquisizione di parti della Fox da parte della Disney, a condizione che vengano rispettati tutti gli impegni sottoscritti da Disney . Nello spazio economico europeo le due major di Hollywood sono fornitori di contenuti audiovisivi e canali tv a distributori e broadcaster. Nella foto, da sinistra il ceo di Walt Disney Bob Iger e Rupert Murdoch (Foto Ansa – EPA/THE WALT DISNEY COMPANY) Sulla fornitura all’ ingrosso di canali, Bruxelles aveva rilevato che la transazione avrebbe eliminato la concorrenza tra due grandi fornitori di ‘canali fattuali’, cioè quelli che trasmettono documentari, programmi scientifici come National Geographic channel e History channel. Per superare i dubbi Ue Disney si è impegnata a dismettere tutti i canali fattuali che controlla nello spazio Ue: A+E Television Networks, History, H2, Crime & Investigation, Blaze e Lifetime. L’ impegno, spiega Bruxelles, rimuove completamente la sovrapposizione tra le attività di Fox e Disney. Articoli correlati Prima pagina Condé Nast: a Simone Marchetti la direzione di Vanity Fair Sport e comunicazione Il Cip lancia il Festival della Cultura Paralimpica. Rai partner d’ elezione Sport e comunicazione Federica Brignone testimonial di Banca Generali fino al 2020. E rilancio per il progetto Traiettorie Liquide Video La fidanzata di Khashoggi intervistata da Abc. Chi lo voleva morto? Le parole dell’ energia Ma dove passa l’ energia? Ora si va in onda! SCOPRI DI PIÙ Speciale Il caso Giunti fa scuola. La personalizzazione dell’ esperienza Web per conoscere gli utenti eCommerce e aumentare l’ Engagement grazie a MagNews Web Experience Newsletter Per essere sempre aggiornato sulle notizie più rilevanti della giornata e ricevere gli esclusivi Muy Confidencial, i dati e i documenti più importanti, iscriviti subito alle nostre due newsletter Analisi ascolti tv Gassmann stacca il GF Vip, poi leader notturno. Gruber doppia Palombelli aprendo su Isoardi e Salvini Vedi tutti In edicola ‘Prima’ è in edicola a Roma e Milano. Disponibile subito anche in edizione digitale per smartphone e tablet Abbonati Documenti Il 75% dei giovani italiani crede nel valore dell’ informazione e cerca online brand autorevoli. Indagine Pew Research Vedi tutti Agenda ottobre 06 – 21 Bergamo – XVI edizione di BergamoScienza. Festival di divulgazione scientifica novembre 08 – 10 Milano – IF! Italians Festival. Il Festival della Creatività. Human Intelligence novembre 22 – 25 Vignola (MO) e Valsamoggia (BO) – Mente Locale. Visioni sul territorio 2018 Vedi tutti Dati e cifre Pubblicità stampa -7,4% a settembre. Fcp: quotidiani -6,3%, settimanali -7,6% e mensili -7,8% A settembre cresce la pubblicità online,+2%. Fcp: boom smartphone (+31%); male smart tv (-27%) e desktop (-5%) Gli italiani passano 2 ore e mezza al giorno connessi allo smartphone. Audiweb: ad agosto online in 41,7 milioni, il 75% in mobilità.
Rds partner del Consorzio Vero Volley per la stagione 2018/2019
Prima Comunicazione
link
l’ emittente sarà la radio ufficiale del Consorzio, le cui due squadre, maschile e femminile, gareggiano nei campionati di Serie A1 ed in Challenge Cup. RDS e Consorzio Vero Volley (foto Ufficio Stampa Consorzio Vero Volley) L’ accordo, spiega una nota stampa, prevede attività di cross-promotion e lo sviluppo di sinergie di carattere digitale che possano generare interazioni con il pubblico, e opportunità commerciali per entrambi. Consorzio Vero Volley, che ha appena compiuto 10 anni, ha una struttura che comprende 6 società, con oltre 1600 atleti tesserati tra squadre giovanili e Serie A. Articoli correlati Sport e comunicazione Federica Brignone testimonial di Banca Generali fino al 2020. E rilancio per il progetto Traiettorie Liquide Sport e comunicazione Lega Pro: Francesco Ghirelli eletto presidente. L’ attrice Cristiana Capotondi nominata vice Sport e comunicazione Real Madrid: rinnovo decennale con Adidas. Al club 1,1 miliardi di euro per la sponsorizzazione tecnica Video La fidanzata di Khashoggi intervistata da Abc. Chi lo voleva morto? Le parole dell’ energia Ma dove passa l’ energia? Ora si va in onda! SCOPRI DI PIÙ Speciale Il caso Giunti fa scuola. La personalizzazione dell’ esperienza Web per conoscere gli utenti eCommerce e aumentare l’ Engagement grazie a MagNews Web Experience Newsletter Per essere sempre aggiornato sulle notizie più rilevanti della giornata e ricevere gli esclusivi Muy Confidencial, i dati e i documenti più importanti, iscriviti subito alle nostre due newsletter Analisi ascolti tv Gassmann stacca il GF Vip, poi leader notturno. Gruber doppia Palombelli aprendo su Isoardi e Salvini Vedi tutti In edicola ‘Prima’ è in edicola a Roma e Milano. Disponibile subito anche in edizione digitale per smartphone e tablet Abbonati Documenti Il 75% dei giovani italiani crede nel valore dell’ informazione e cerca online brand autorevoli. Indagine Pew Research Vedi tutti Agenda ottobre 06 – 21 Bergamo – XVI edizione di BergamoScienza. Festival di divulgazione scientifica novembre 08 – 10 Milano – IF! Italians Festival. Il Festival della Creatività. Human Intelligence novembre 22 – 25 Vignola (MO) e Valsamoggia (BO) – Mente Locale. Visioni sul territorio 2018 Vedi tutti Dati e cifre Pubblicità stampa -7,4% a settembre. Fcp: quotidiani -6,3%, settimanali -7,6% e mensili -7,8% A settembre cresce la pubblicità online,+2%. Fcp: boom smartphone (+31%); male smart tv (-27%) e desktop (-5%) Gli italiani passano 2 ore e mezza al giorno connessi allo smartphone. Audiweb: ad agosto online in 41,7 milioni, il 75% in mobilità.
L'articolo Rassegna Stampa del 07/11/2018 proviene da Editoria.tv.