Quantcast
Channel: Editoria.tv
Viewing all articles
Browse latest Browse all 7936

Rassegna Stampa del 03/08/2018

$
0
0

Indice Articoli

Divieto di spot, la multa è più cara

Dalla tv, allo streaming video Dazn dà il via alla rivoluzione col tridente Figo-Sheva-Maldini

Caltagirone spa raddoppia l’ utile piani confermati per il cemento

Dylan Dog adesso diventa una serie tv

On-line su Dazn i primi gol del Napoli

” Più saggio aspettare per cambiare i direttori dei telegiornali”

Per la tutela della cultura è ora di rivedere il «Fus»

Forza Italia detta la linea e il Cav si adegua

blockbuster una rivincita tutta italiana

I POTERI DI FOA SENZA L’ OK DELLA VIGILANZA

Dazn, esordio col Psg di Buffon Un terzo della A in streaming

Rai, Salvini resta fermo su Foa Ora è stallo anche nel governo

Dazn, box e rubgy oltre il calcio

Chessidice in viale dell’ Editoria

Viacom Italia, bene gli ascolti a luglio Share media complessiva al 2,6%

Internet, decoder e tariffe Ecco il calcio su Dazn

Divieto di spot, la multa è più cara

Il Manifesto

link

II Per giocare alle slot machine sarà necessario inserire la tessera sanitaria, come si fa per acquistare sigarette nei distributori automatici. E sui gratta e vinci comparirà la scritta«nuoce alla salute». Dal primo gennaio 2020 le slot e le videolottery sprovviste dei meccanismi per impedire l’ accesso ai minori dovranno essere rimossi.In caso di violazione scatta una sanzione di 10mila euro per apparecchio. Sono le novità introdotte ieri nel Dl dignità sul gioco d’ azzardo. Inserito in corso d’ opera anche il logo «No slot» per esercizi pubblici e circoli che bandiscono le macchinette per il gioco d’ azzardo. Il testo prevede come fulcro della lotta alle ludopatie lo stop a «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa, le affissioni e internet» con l’ esclusione di lotterie nazionali e giochi gestiti dall’ Agenzia dei monopoli. In base a un emendamento approvato ieri, le violazioni saranno punite con sanzioni del 20% (in origine era il 5%) sul valore della sponsorizzazione. I proventi delle multe sono destinati al fondo per il contrasto alle ludopatie. I contratti già siglati scadranno obbligatoriamente entro il 30 giugno 2019. Già dal 18 luglio Google ha bloccato questo tipo di pubblicità: l’ azienda ha comunicato agli inserzionisti che la decisione avrebbe avuto «efficacia immediata» nella sezione italiana. Il decreto è una delle bandiere del Dl voluto dal vicepremier Luigi Di Maio che, alla presentazione del decreto il mese scorso, aveva sottolineato: «Migliaia di famiglie sono finite sul lastrico. Smettiamola con i messaggi subliminali e i testimonial famosi». In quanto al calo degli introiti per lo stato, si stima un ammanco che va dai 147 milioni del 2019 ai 198 degli anni successivi. Per coprirlo si prevede un aumento del prelievo erariale sulle slot: lo 0,25% dal prossimo settembre, uno 0,25% aggiuntivo dal prossimo maggio. Se le associazioni dei consumatori plaudono alla norma e, anzi, il Codacons vorrebbe estenderla anche all’ Agenzia dei Monopoli, gli operatori del Sistema Gioco Italia hanno chiesto una riforma concertata con il settore. I 5S citano uno studio effettuato da Maurizio Fiasco: l’ azzardo ha un moltiplicatore economico negativo in termini di depressione dei consumi, di mancati stimoli alla produzione e distruzione di opportunità d’ impiego, più si allarga e meno l’ economia reale cresce. Secondo il ministero della Salute, i giocatori problematici sono tra l’ 1,5% e il 3,8% della popolazione, cui si aggiunge il 2,2% di giocatori patologici. Nel 2017 gli italiani hanno speso complessivamente, tra slot machine, gratta e vinci e gaming online, oltre 102 miliardi di euro, 10,3 miliardi sono andati all’ erario. I mancati introiti da pubblicità colpiranno soprattutto Tv e radio private perché in Rai è già vietata. Mediaset, in particolare, gestisce il 50% del budget annuale sui media tradizionali. Sarà un problema anche per le squadre di Calcio: in Serie A nella stagione 2017/2018 dodici società hanno sottoscritto una partnership con aziende del betting. a. po.

Dalla tv, allo streaming video Dazn dà il via alla rivoluzione col tridente Figo-Sheva-Maldini

Corriere della Sera
Renato Franco
link

Shevchenko, Figo e Maldini (nella foto) come opinionisti, gli esodati di Mediaset e Fox Sport come telecronisti. Dazn – il servizio di sport in streaming live e on demand – è stato lanciato ieri a Milano e il clima partita si coglieva già dai simbolici 90 minuti di ritardo… Tecnologici o meno, Dazn è la novità della stagione: dopo la musica (Spotify), dopo cinema e serie tv (Netflix), ora anche lo sport si adegua al modello di business che cambia il modo di consumare il tempo libero. Il servizio di proprietà di Perform Group ha acquisito infatti i diritti per diversi eventi: si va dalla Liga spagnola alla francese Ligue 1, passando per la coppa Libertadores e la Fa Cup. Ma ci sono anche rugby, hockey, boxe, rally, volendo pure le freccette. La vera rivoluzione però tocca i tifosi di calcio: per la prima volta per vedere tutte le partite della propria squadra bisognerà avere un doppio abbonamento. Non solo Sky (che ha 7 partite su 10 a giornata), ma anche Dazn, che ha in esclusiva i diritti delle altre 3. La divisione delle gare tra i due operatori è in base all’ appuntamento e non alle squadre: la piattaforma di streaming trasmette il posticipo del sabato, l’ anticipo e una partita delle 15 della domenica, in totale 114 match di serie A (e anche tutta la serie B). «Si compie un nuovo passo nel nostro viaggio per diventare il maggiore broadcaster sportivo al mondo» ha commentato James Rushton, ceo di Dazn. Il mantra è «offrire un servizio accessibile ed economico», dunque tutti i contenuti saranno disponibili su diversi device (smart tv, pc, smartphone, tablet e console di gioco) a 10 euro al mese (sconto di 2 euro per chi è già abbonato a Sky da un anno). La squadra di commentatori prevede anche Francesco Guidolin e Roberto Cravero, mentre i pre e post partita saranno gestiti da Diletta Leotta e Giulia Mizzoni (ex Fox Sport). Dazn ha fatto campagna acquisti proprio da chi è rimasto senza calcio, i telecronisti saranno gli ex Mediaset Massimo Callegari e Ricky Buscaglia e gli ex Fox Sport Stefano Borghi, Edoardo Testoni e Riccardo Mancini, oltre alla voce di punta di Pierluigi Pardo che ormai viaggia su ogni media: via etere su Radio 24, anche nella tv classica con Pressing e Tiki Taka. Si comincia con Lazio-Napoli il 18 agosto. Per vederla, oltre all’ abbonamento, è fondamentale un altro requisito: avere una buona copertura di rete.

Caltagirone spa raddoppia l’ utile piani confermati per il cemento

Il Mattino
R. Amo
link

I CONTI ROMA Caltagirone spa chiude il primo semestre con un risultato netto, compresa la quota di pertinenza dei terzi, pari a 100,1 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto a quello dello stesso periodo del 2017 (42,6 milioni). Non solo. Secondo i numeri approvati ieri dal cda del gruppo presieduto da Francesco Gaetano Caltagirone, i ricavi crescono a quota 750,9 milioni (da 721,1 milioni) e il margine operativo lordo sale a 101,6 milioni, contro i 98,4 milioni di giugno 2017. È la stessa nota del gruppo diffusa al termine del cda a inquadrare i risultati in un semestre segnato da diversi cambiamenti. Il perimetro di consolidamento del gruppo al 30 giugno, spiega il comunicato, ha subito variazioni rispetto al primo semestre 2017 sostanzialmente per effetto della cessione da parte della controllata Cementir Holding, di Cementir Italia e delle sue partecipate. Inoltre, il 29 marzo scorso, la stessa Cementir Holding ha acquisito un’ ulteriore quota del 38,75% di Lehigh White Cement Company fino a detenere il controllo della società con una partecipazione di circa il 63%. Dunque, la crescita dei risultati si spiega anche con gli effetti delle variazioni del perimetro di consolidamento per il gruppo che opera nei settori del cemento, dell’ editoria, dei grandi lavori, dell’ immobiliare e del finanziario. L’ aumento dei ricavi del 4,1%, infatti, si deve principalmente all’ acquisizione del controllo di Lehigh White Cement Company consolidata integralmente dal primo aprile 2018. In calo l’ indebitamento finanziario netto, a 494,3 milioni contro i 599,2 milioni di fine 2017. La variazione positiva di 104,9 milioni è attribuibile principalmente all’ incasso dei 315 milioni per la cessione di Cementir Italia al netto dei circa 87 milioni pagati per l’ acquisto dell’ ulteriore quota del 38,75% di Lehigh White Cement Company, degli investimenti in azioni quotate, e delle dinamiche del capitale circolante. GLI OBIETTIVI Per quanto riguarda le previsioni per l’ anno in corso, la nota spiega che nel settore del cemento Cementir Holding conta «di confermare gli obiettivi economici e finanziari per l’ anno in corso». Il mercato delle opere pubbliche «resta caratterizzato dai limitati investimenti in grandi opere infrastrutturali. In questo contesto Vianini Lavori concentrerà i suoi sforzi sul completamento delle commesse in fase di realizzazione». Nel settore immobiliare, invece, la commercializzazione, sia per la locazione che per la vendita, degli immobili già ultimati «procede regolarmente. Sono stati completamente ultimati e consegnati tutti i fabbricati sociali». Nell’ editoria, infine, «prosegue, sia a livello di mercato che a livello aziendale, il trend negativo dei ricavi diffusionali e pubblicitari e non si rilevano al momento segni di inversione di tendenza. In assenza di novità tale tendenza negativa continuerà anche nell’ esercizio in corso».

Dylan Dog adesso diventa una serie tv

Il Giornale
Cinzia Romani
link

Cinzia Romani La globalizzazione dell’ editore Sergio Bonelli, noto anche per il fumetto Dylan Dog, non è cosa nuova: già nel 2011 Dylan Dog: Dead of Night, adattamento cinematografico firmato dalla produzione hollywoodiana Hyde Park, ebbe un certo successo al botteghino. Adesso, però, la «Bonelli Entertainment», branca editoriale dedicata all’ espansione dell’ universo dylandoghiano nel cinema, prende atto della potenza dello streaming e lancia una serie tv, che guarda agli ottimi risultati di serie come Gomorra o The Young Pope. «Una delle nostre priorità è quella di sviluppare nuovi modi espressivi, per consentire alla gente d’ entrare in contatto con uno dei nostri personaggi più popolari e iconici. Stiamo investendo e creando spettacoli di alta qualità, inclusa la nuova serie Dylan Dog», dichiara Davide Bonelli. In concreto, si tratta di una decina di episodi «live action», basati sul celebre investigatore del paranormale creato da Sclavi. Stando al direttore responsabile della Bonelli, Michele Masiero, la serie televisiva verrà concepita in previsione di alcuni spinoff, lavorando su scelte narrative «che potranno essere pubblicate sia su carta che sullo schermo». Dylan Dog formato piccolo schermo è soltanto il capofila dei progetti che bollono in pentola: Nathan Never, Dampyr, Mister No, Martin Mystére, Dragonero (in zona Rai) e Il Confine approderanno sul piccolo e sul grande schermo. E resta l’ intenzione di dar vita a un mondo nel quale i diversi personaggi dei vari franchise possano interagire. Così, il personaggio più notevole dei fumetti italiani degli ultimi 30 anni vivrà una nuova stagione. L’ attore britannico Rupert Everett, ispiratore fisico di Dylan Dog, è apparso nel film scritto da Sclavi Cemetery Man (Dellamorte Dellamore), il cui protagonista presenta molte similarità con il detective. Al momento non si sa se verrà contattato.

On-line su Dazn i primi gol del Napoli

Il Mattino
Bruno Majorano
link

Il primo scoglio sembra essere superato e riguardava quello della pronuncia. Non esattamente intuitiva per Dazn, la nuova piattaforma che trasmetterà il 30% delle gare di ogni giornata della serie A 2018-19. Una vera e propria rivoluzione per il mondo del pallone in Italia perché per le prossime tre stagioni non solo l’ intero campionato non sarà più trasmesso da una sola emittente in esclusiva, ma per di più sarà necessaria avere una connessione internet per poter usufruire dei servizi del brand britannico che accompagnerà la solita programmazione di Sky Sport. LA NOVITÀ Le tre partite (sabato alle 20.30, domenica alle 12.30 e una delle gare delle 15) si potranno vedere tramite una app dedicata che si potrà scaricare su smartphone, tablet, consolle e smart tv. L’ abbonamento (da 9,99 euro) sarà disponibile per sei dispositivi, due dei quali potranno essere connessi contemporaneamente. Questo vuol dire che in un solo appartamento sarà possibile seguire il match della propria squadra del cuore in due stanze diverse e con due diversi dispositivi senza il pericolo di conflitti di interessi o rallentamenti nella trasmissione. La vera novità rispetto alla piattaforma Sky sta nel fatto che tutto sarà trasmesso via internet: connessione dati o connessione Wi-Fi. PRONTI VIA Tutte notizie rilevanti per i tifosi del Napoli, visto che il primo match della programmazione di Dazn sarà proprio quello degli azzurri sul campo della Lazio. La partita dell’ Olimpico di sabato 18 agosto alle 20.30, infatti, sarà quella di esordio per la nuova piattaforma. E non è tutto, perché anche il secondo appuntamento degli azzurri (sabato 25 ore 20.30 contro il Milan al San Paolo) sarà un’ esclusiva Dazn. Battesimo di fuoco, ma anche vera e propria partenza con il botto per la nuova piattaforma online che nel pomeriggio di ieri a Milano ha aperto il sipario sulla stagione che verrà tra novità, video emozionali e tutte le parole dei protagonisti che ci metteranno la faccia nella prossima stagione. NASTRI DI PARTENZA A rivestire i panni della padrona di casa, Diletta Leotta che dopo essere stata per 3 anni il volto della serie B per Sky Sport, accompagnerà la programmazione di Dazn sulla serie A. Accanto a lei, per la presentazione del palinsesto, il direttore dello sport Marco Foroni, i telecronisti Pierluigi Pardo, Massimo Callegari, Stefano Borghi, Ricky Buscaglia, Edoardo Testoni, Riccardo Mancini che saranno affiancati da talent di livello come, Paolo Maldini, Andriy Shevchenko, Luis Figo, Francesco Guidolin e Roberto Cravero, mentre la giornalista Giulia Mizzoni sarà l’ altra signora di casa Dazn e condividerà con Diletta Leotta il ruolo di presentatrice. NON SOLO RONALDO L’ offerta non prevede solo la presenza delle tre gare di serie A per ogni giornata (al momento l’ altra gara del Napoli già calendarizzata sarà quella di San Siro contro il Milan il 27 gennaio), ma è arricchita con altre proposte calcistiche (e non solo) di livello nazionale e internazionale. Tutti i match della serie B della Liga spagnola, della Ligue 1, della Ligue 2 e della coppa di Francia. Uscendo fuori dai confini europei ci saranno anche i match più belli di Copa Libertadores, Copa Sudamericana e Recopa Sudamericana, ai quali si aggiungono quelli della Coppa d’ Africa e di FA Cup e coppa di Lega inglese. Insomma, un’ offerta ricchissima, che consentirà ad ogni appassionato di non perdersi neppure un minuto delle gare di serie A e non solo. Il tutto sarà intervallato da servizi giornalistici, interviste e approfondimento che consentiranno a tutti di entrare al meglio nel mondo del calcio italiano e internazionale.

” Più saggio aspettare per cambiare i direttori dei telegiornali”

La Repubblica
CONCETTO VECCHIO
link

ROMA «Marcello Foa resta l’ uomo giusto per fare il presidente della Rai con indipendenza, e mi auguro che il suo nome possa tornare al vaglio della Commissione Vigilanza: se ciò non fosse possibile allora bisognerebbe prendere in considerazione un’ alternativa, ma che abbia le stesse caratteristiche». Primo Di Nicola, il vicepresidente M5s nella Commissione Vigilanza Rai ha 65 anni e una vita dedicata al giornalismo, all’ Espresso e poi come direttore del quotidiano Il Centro. Dice: «Non staccavo mai neanche prima, ma qui in Parlamento i ritmi sono, se possibile, ancora più sostenuti». Questo cda potrebbe anche fare le nomine? «No, su quello sarei prudente. L’ opportunità e la saggezza dicono che è meglio aspettare che l’ iter si perfezioni. Dopodiché noi vogliamo che la Rai venga messa in grado di funzionare subito». È vero che Fico propone Laganà al posto di Foa? «Non mi risulta». È una voce ricorrente. «Non l’ ho sentita. Anche perché noi non interveniamo sulle scelte del cda. Noi rispettiamo la sua autonomia. La palla adesso è nel loro campo, spetta a loro decidere cosa fare». Foa intanto non lascia. «È un suo preciso dovere mandare avanti l’ azienda, nell’ ordinaria amministrazione». Quindi fa bene? «Non sta usurpando proprio niente». Il Pd chiede che venga nominato subito un altro presidente. «È una richiesta legittima, dal loro punto di vista». Col senno di poi non è stato un grave errore non condividere Foa, posto che la legge prevede un quorum dei 2/3? «La scelta della Vigilanza è stata un’ autentica sorpresa. Foa ha tutto: titoli, autorevolezza, indipendenza. Pd e Forza Italia hanno perso un’ occasione». Ma lo scontro su Foa riguarda il metodo, non il merito. «Ma Foa garantiva autorevolezza, non votarlo è stato un grave errore». Secondo lei la storia del figlio di Foa che lavora nello staff di Salvini cambia qualcosa? «Guardi io al momento non ho gli elementi per rispondere. Risponderà Salvini». Come finisce? «Deve decidere il cda Rai in base al regolamento interno e al codice civile. Devono trovare loro la soluzione migliore. Noi siamo diversi dagli altri. Noi non interferiamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Vicepresidente Vigilanza Rai Primo Di Nicola, 65 anni Movimento 5Stelle.

Per la tutela della cultura è ora di rivedere il «Fus»

Il Giornale
Edoardo Sylos Labini
link

Edoardo Sylos Labini Si sa che in Italia i decreti più importanti si varano quando la maggior parte degli italiani è al mare: un tuffo in acqua e tutto passa, così tra il DL Dignità e la Rai si è assegnato il contributo 2018 del «FUS», il Fondo Unico dello Spettacolo. I teatranti italiani sotto l’ ombrellone finalmente sanno quanto prenderanno quest’ anno. Paradosso delle nostre leggi. Uno spettacolo si organizza e si produce anche 12 mesi prima e sapere quanti soldi si ha a disposizione quando sono stati già spesi non è il massimo, a meno che non si abbia qualche «amico» nella Commissione che assegna i fondi. E guardando le graduatorie, frutto di un mix di pareri e di algoritmi, si capisce benissimo per quale ragione da poche settimane sia nato il Movimento per lo Spettacolo dal Vivo, che riunisce tutte quelle produzioni ingiustamente escluse dal FUS. Forse a loro si dovrebbe rivolgere il Teatro Manzoni di Milano, uno dei teatri privati più importanti d’ Italia, che con la sua gloriosa storia ha ospitato ed ospita i più importanti nomi della scena italiana: i più amati dal pubblico, non i più intellettuali. Questo non può essere certo il motivo che ha fatto assegnare alla sala (della quale sono consulente artistico) solo 53.723 euro. Il Manzoni ha una tenitura per la Prosa di 16 recite, cosa che non esiste quasi più da nessuna parte in Italia, ha una delle quote abbonati più alte e le compagnie costruiscono una tournèe grazie a questa permanenza. Il Manzoni non produce, ma ospita oltre 200 aperture di sipario, più di 40 spettacoli. Numeri che parlano da soli. Gli altri grandi teatri milanesi ricevono milioni di euro: perché invece il teatro gestito dal 1978 da Fininvest prende così poco? Forse proprio per un pregiudizio nei confronti di chi di tasca sua regala importanti stagioni ai cittadini milanesi. Berlusconi negli anni produsse Gassman, Zeffirelli, Albertazzi e oggi ci sono Placido, Salemme, Haber, Preziosi e tanti altri. La storia di un teatro non si cancella e il tempo della presunta superiorità morale è scaduto. Apra gli occhi il ministro Bonisoli e chi vuole un nuovo, scellerato, Patto del Nazareno.

Forza Italia detta la linea e il Cav si adegua

Il Sole 24 Ore
Barbara Fiammeri
link

roma Al di là delle conseguenze sui futuri rapporti con la Lega, la partita sulla Rai è significativa anche per quanto sta avvenendo dentro Forza Italia. Per la prima volta Silvio Berlusconi ha deciso di seguire e non di dettare la linea del partito. Non è un mistero infatti che la visita al San Raffaele di Matteo Salvini aveva ammorbidito non poco l’ opposizione del Cavaliere nei confronti di Marcello Foa alla presidenza di viale Mazzini. E tutto lasciava pensare che, come già avvenuto in passato, alla fine gli azzurri si sarebbero acconciati ad un accordo con l’ alleato. Invece, stavolta, il partito ha puntato i piedi. E non solo l’ ala cosidetta lettiana che da tempo vorrebbe una linea più hard verso il Carroccio, ma anche chi come Niccolò Ghedini si è speso più volte per ricucire i rapporti ed evitare strappi con Salvini. Ma il vero e proprio alfiere di questa levata di scudi è stato Antonio Tajani, colui che il Ppe ha scelto per guidare il Parlamento europeo e che giusto un mese fa, il Cavaliere ha nominato vicepresidente del partito azzurro. «La nostra è stata ed è una posizione politica non certo contro qualcuno», conferma il plenipotenziario azzurro sottolineando che il suo unico obiettivo oggi è «rendere più forte Forza Italia che ha una linea diversa dalla Lega non solo e non tanto sulla Rai ma anche e soprattutto su provvedimenti come il cosiddetto decreto Dignità». Tajani contrariamente a quanto accaduto ad altri “delfini” ha trovato attorno a sé pressocché tutto il partito quando martedì ha anticipato a Salvini che Fi non avrebbe votato Foa. La ragione è che a prevalere questa volta è stata la convinzione che l’ unico vero obiettivo di Salvini sia ridurre Forza Italia all’ irrilevanza. Ed è quello che hanno ripetuto nelle ore concitate di mercoledi mattina Tajani ma anche Ghedini e Letta assieme alle capigruppo Gelmini e Bernini e a tutti gli altri big azzurri all’ ex premier. C’ è chi racconta di una telefontata tra il Cavaliere e il vicepresidente azzurro nella quale Tajani avrebbe anche messo sul tavolo le sue dimissioni in caso di una retromarcia: «Non è vero, ero presente, Tajani non va da nessuna parte e non litiga», assicura l’ azzurro Giorgio Mulè. La Lega ora minaccia di spalancare le porte a quanti tra le fila azzurre sono pronti a saltare sul carro vincente del Carroccio. Operazione che sta già portando avanti ai danni di Fdi, il partito di Giorgia Meloni che proprio a Roma, nel suo principale bacino elettorale, ha visto nascere nei giorni scorsi il gruppo consiliare della Lega in Campidoglio e in alcuni Municipi grazie al voltafaccia di alcuni suoi esponenti. Berlusconi cerca di gettare acqua sul fuoco :«Il centrodestra è ineliminabile quindi dobbiamo sempre andare d’ accordo». Intanto però fa dettare una nota in cui si annunciano «nuove e significative adesioni» a Forza Italia da parte di 150 fra sindaci e assessori e consiglieri comunali in Calabria e di altri 10 sindaci della provincia di Cremona. Contemporaneamente si dà il via alla stagione congressuale che si terrà tra dicembre e gennaio per rinnovare il rapporto con la base. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

blockbuster una rivincita tutta italiana

Il Venerdì di Repubblica
CRISTIANO MINICHIELLO/AGF
link

difoto di R oma. Gli ultimi giapponesi della catena di videonoleggio più famosa al mondo teorizzano l’ evoluzione della specie fino al darwinismo più spietato, sostengono la «compresenza di diverse catene merceologiche» e scommettono su «un nuovo concept store con layout giovane e funzionale». Ma alla fine sono dei romantici: perché entrare in un negozio Blockbuster è un tuffo nel passato già dall’ insegna blu elettrico con grandi caratteri a stampatello giallo fino all’ angolo delle delizie che esibisce pizze surgelate, sofficini Findus, gelati di Häagen-Dazs al cioccolato belga e pop-corn da cuocere nel microonde. Questa storia comincia dalla fine, come le favole a rovescio di Gianni Rodari: nel 2010 la catena texana, che affittava prima videocassette e poi dvd, chiede negli Stati Uniti l’ ammissione al Chapter 11 – l’ equivalente del nostro concordato preventivo – schiacciata dai debiti e sconfitta dall’ avanzata del cinema on demand. I 9.700 esercizi americani dei tempi d’ oro sono già un ricordo, in un paio d’ anni ne restano poche centinaia e la mannaia falcidia quelli in giro per il mondo, dal Regno Unito al Brasile. I 150 italiani – 120 diretti e 30 in franchising – licenziano in massa mentre i locali attraggono una catena di parafarmacie. Salvo un pugno di irriducibili concessionari: «In Italia le cose andavano bene» racconta il milanese Christian Bollati. «Non avevamo perdite né voglia di mollare». Nel 2012 costituiscono la cooperativa Blockbuster Village, di cui Bollati diventa direttore commerciale, e registrano il marchio: i contratti di licenza scadono nel 2018 o nel 2020, «ma la casa madre ha rinunciato a fare opposizione e oggi ne siamo pienamente titolari». Con il paradosso che negli Usa il colosso gialloblu si estingue, mentre in Italia il mercato tiene. A luglio i media hanno rivelato la chiusura degli ultimi due negozi in Alaska, al termine di una strenua resistenza agevolata anche dalla scarsa connessione internet tra i ghiacci. Ne resta uno solo: a Bend, in Oregon, 120 chilometri dalla più popolosa Portland. L’ Italia, invece, ne conta 18 – tra cui Desenzano del Garda, Foggia, Torino, Potenza, Foligno, Siena – e prevede 9 aperture entro la fine dell’ anno. Come è possibile? «Il mondo cambia» ammette Bollati. «E chi resta fermo, muore». Traduzione: diversificare le attività. La svolta è l’ accordo del 2017 con i videogiochi Open Games della società Algara: interi scaffali di giochi e accessori per Wii, Nintendo, PlayStation. Un’ esca ghiottissima per adolescenti che considerano la videoteca coeva dei dinosauri. Quasi ovunque c’ è l’ angolo giornali e libreria. E il poderoso merchandising: le t-shirt con Darth Vader, le tazze Pokemon, i pupazzetti di Thor, i portachiavi di Tom & Jerry, i gadget del Trono di Spade. Immancabili gli eventi: presentazioni di romanzi, tornei di Fifa 18, presto una gara di mini-Porsche telecomandate che grazie ai miracoli del video sembreranno andare a 600 chilometri orari su una pista di 6 metri. La ricetta funziona secondo Pasquale Monetti, proprietario dello store di Acilia – uno dei tre negozi di Roma con Torrino e Vigna Clara – fiore all’ occhiello del gruppo con i suoi 350 metri quadri e 15mila prodotti: «Il fatturato aumenta, sebbene di poco. Ma servono disponibilità e cura del cliente. È sbagliato dire che la rete ci ha rovinati: i noleggi calano, però le vendite crescono. Le novità si affittano a 4 euro, i film più vecchi a 3 ma a 5 te li compri». Vige la regola non scritta delle tre domande, cioè il tetto entro cui il commesso-cinefilo è tenuto a leggere la mente del cliente: «Quel film di guerra, dai, con quell’ attore figo, con quella scena incredibile». Adesso il software è moderno, gli espositori centralizzati, ma l’ atmosfera non è cambiata: le frecce sul pavimento blu conducono a horror, commedie, Disney, Blue Ray e Ultra HD4K. Niente porno. Il catalogo conta 40 mila titoli, di cui 17 mila a noleggio. Secondo i dati blockbusteriani, un milione di italiani ancora usa il dvd e il 96 per cento dei consumatori – non solo over 40 – conosce il brand. Cifre che Bollati vuole cavalcare: «Perché fanno la fatica di alzarsi dal divano? Per vivere un’ esperienza. Scegliere con gli amici. Passare una serata in famiglia». Domenico Mazzocchi, uno dei responsabili del punto di Corso Francia, quartiere residenziale di Roma Nord, condivide la filosofia: «Il cliente tipo non esiste, arrivano pensionati e ragazzini, chi cerca Godzilla e chi Fellini». Guai a dipingere un ghetto di analfabeti digitali terrorizzati dal download. Lì, però, gli affari languono: colpa, pare, del benessere economico della zona che consente abbonamenti multipli alle pay-tv. Difatti, lo spazio è multifunzionale: accanto ai film si vendono scooter, alla cassa si fanno sia la tessera (gratuita) che le ricariche telefoniche. Eppure, nella ricca Saronno, presidio della catena fino in Svizzera, si contano 7 mila tesserati su 35 mila abitanti (a Lissone sono 5 mila su 40 mila). «Il 90 per cento dei nostri abbonati ha Sky, ma bisogna distinguere tra appassionati e semplici fruitori» spiega il titolare Valerio Pozzebon. «C’ è un signore che ogni settimana compra cinque pellicole anni 50, soprattutto western». Le Blockbuster Night, insomma, sono sopravvissute. «Vuoi viverne una?» sorride Sandra Harding, manager intervistata dalla Cnn. «Guida fino a Bend in Oregon». Oppure, che tu abbia la targa elvetica o comasca, solo fino a Saronno, in provincia di Varese. Punti vendita esistenti (18)* in apertura (9) economie a volte ritornano per attirare i più giovani da settembre si potranno affittare anche i videogiochi Se pensavate che le serate coi film noleggiati fossero finite, sbagliavate. In America, ma non da noi. Dove lo storico marchio giallo e blu ha ancora 18 negozi. E ora rilancia.

I POTERI DI FOA SENZA L’ OK DELLA VIGILANZA

Il Sole 24 Ore

link

Il ruolo del consigliere anziano Lo statuto della Rai al punto 22.3 prevede che il consigliere anziano (in questo caso proprio Marcello Foa), in mancanza di un vicepresidente che però per essere eletto avrebbe bisogno di un presidente ratificato, possa esercitare le «funzioni e i poteri del presidente» Il potere di rappresentanza Foa ha comunque, oltre al potere di convocazione del consiglio, anche quelli di rappresentanza, secondo quanto chiarisce anche l’ articolo 27 dello Statuto Tutte le deleghe all’ Ad L’ articolo 26 dello statuto Rai chiarisce che, in questo caso, le deleghe rimangono tutte nelle mani dell’ ad, che potrebbe decidere di esercitarle, spingendosi nel proporre incarichi sui quali il consiglio sarebbe chiamato a deliberare.

Dazn, esordio col Psg di Buffon Un terzo della A in streaming

La Stampa
EMANUELA GRIGLIÉ
link

Dazn, il Netflix dello sport, ora è davvero sbarcato in Italia, con festa Vip al Garage milanese di Lapo Elkann e Carlo Cracco per presentare la squadra della nuova tv in streaming, che dal 18 agosto trasmetterà un terzo (le altre saranno su Sky) delle partite di Serie A (si parte col big match Lazio-Napoli di sabato sera, per la prima volta in esclusiva). Tanti telecronisti pescati da Mediaset, Paolo Maldini brand ambassador, più ex volti noti dello sport compresa qualche superstar come Luis Figo e Andriy Shevchenko, nuovissimi opinionisti della rete e la conduttrice Diletta Leotta (unica donna del team insieme a Giulia Mizzoni) che fa anche da madrina. «Di solito ci mettiamo circa 6-9 mesi per partire in un nuovo Paese, in Italia abbiamo fatto tutto in 6-9 settimane lavorando come pazzi», spiega James Rushton, il ceo di Dazn (che si pronuncia Da-zon e fa parte del Perform Group). «Inizia una nuova era per la trasmissione dello sport in Italia e si compie un nuovo passo nel nostro viaggio per diventare il maggiore broadcaster sportivo al mondo. Noi facciamo e pensiamo lo sport per i fan». Dazn è presente in cinque Paesi (Germania, Austria, Svizzera, Giappone e Canada) e si appresta a sbarcare a fine anno anche negli Usa. «Pensiamo alle nuove generazioni e al loro modo di fruire i contenuti, permettendo allo spettatore di vedere quello che vuole, quando e sul device che vuole», dice Jacopo Tonoli, cco di Dazn. Un mese gratis Ricordando anche l’ offerta iniziale: un mese gratis, poi 9,9 euro al mese per vedere un terzo della serie A (compreso il derby di Torino), tutta la B, la Liga e la Fa Cup. Il primo appuntamento con il calcio in diretta è gia per domani, con Psg e Monaco in campo a Shenzhen per il Trophée des Champions, la Supercoppa Francese, in quella che potrebbe essere la prima partita di Gianluigi Buffon con la squadra parigina. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

Rai, Salvini resta fermo su Foa Ora è stallo anche nel governo

Il Sole 24 Ore
B.F.
link

roma È ancora stallo sulla presidenza della Rai. Il leader della Lega e vicepremier resta fermo sul nome di Marcello Foa. «Mi devono dare una giustificazione valida per dire no», conferma Matteo Salvini. Una linea dura che però stavolta non è condivisa dagli alleati di Governo. Il M5s evita uscite plateali ma ritiene controproducente continuare a insistere su un nome che è ormai «bruciato». Ad aumentare l’ imbarazzo ci si è messa anche la notizia pubblicata dall’ Espresso sulla collaborazione del figlio di Foa, Leonardo, allo staff comunicazione di Salvini. Notizia che è stata successivamente confermata dallo stesso leader della Lega ma che secondo i sindacati (Fnsi e Usigrai) inficia l’ autonomia del consigliere, che dovrebbe quindi dimettersi. Ipotesi che al momento Foa non prende in considerazione (anche perché nel frattempo ha anche lasciato il suo precedente lavoro): «Non cedo alle provocazioni e attendo con fiducia le indicazioni dell’ azionista», ovvero del Governo. Ma in realtà al momento non si capisce quale realmente sia il ruolo di Foa. «Continuerò a coordinare i lavori del Cda come consigliere anziano», ha spiegato. Ma sulla possibilità che il Cda possa deliberare ci sono parecchi dubbi e soprattutto c’ è il timore che eventuali scelte possano essere oggetto di ricorsi. Di qui la preoccupazione del M5s che avrebbe voluto procedere rapidamente con la nomina dei direttori di Tg. Il Cda tornerà a riunirsi la prossima settimana. Ma difficilmente la situazione si sbloccherà. Nonostante i toni distensivi di Silvio Berlusconi, Forza Italia non fa marcia indietro. «Ancora Foa? Da Presidente Rai a presidente mai», conferma Mara Carfagna. Se non interverranno novità difficilmente il Cda riproporrà il nome di Foa. Anche perché se così fosse la Vigilanza sarebbe obbligata a pronunciarsi nei giorni successivi nonostante la chiusura del Parlamento per la pausa estiva. A questo punto l’ ipotesi più probabile è che la partita sulla presidenza della Rai venga rinviata a settembre. Nel frattempo non è chiaro se il Cda potrà comunque operare. L’ ufficio legale della Rai avrebbe rassicurato i consiglieri sull’ operatività del Consiglio, escludendo l’ esistenza di un danno erariale che viceversa sussisterebbe in caso di inazione dell’ organismo. Il Pd chiede però una svolta immediata. «Se l’ occupazione abusiva di Marcello Foa in Rai continuerà, siamo pronti a chiedere al Capo dello Stato di riceverci», avverte il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci. Mentre il suo omologo alla Camera, Graziano Delrio, si è già rivolto ai presidenti delle Camere.

Dazn, box e rubgy oltre il calcio

Italia Oggi
MARCO LIVI
link

Dazn lancia ufficialmente il suo servizio di sport in streaming live e on demand. E per farlo si affida anche agli ex campioni di calcio Andriy Shevchenko e Luis Figo, ora opinionisti per i principali match di Serie A nonché volti noti oltre alla conduttrice Diletta Leotta e il brand ambassador Paolo Maldini. Completano la squadra di Dazn telecronisti, opinionisti e conduttrici come Francesco Guidolin, Roberto Cravero, Pierluigi Pardo (presente anche sui canali sportivi Mediaset, vedere ItaliaOggi di ieri), Massimo Callegari, Stefano Borghi, Ricky Buscaglia, Edoardo Testoni, Riccardo Mancini e Giulia Mizzoni. Dazn punta su un calendario di eventi sportivi che comprende LaLiga, Ligue 1 e Ligue 2, Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Coppa d’ Africa, la Fa Cup e la Efl Cup (Coppa di Lega inglese), Nhl, Mlb, Heineken champions cup, Guinness Pro14, Ufc, Matchroom boxing, Showtime boxing, Bellator Mma, Pdc Darts e ancora il World rally championship (Wrc). Tutti diritti che si aggiungono a quelli di calcio italiano già acquisiti, ossia 114 match in esclusiva a stagione di Serie A e di tutte le 462 partite della Serie B per i prossimi 3 anni. Considerando i vari sport, complessivamente si tratta di oltre 1.500 ore di trasmissione di contenuti. Prezzo secondo una tariffa unica: 9,99 euro al mese per l’ accessibilità multipiattaforma in diretta e on demand, su smart tv, pc, smartphone, tablet e console di gioco. Senza dimenticare i recenti accordi con Sky, per il satellite, e Mediaset sul digitale terrestre. Dazn del gruppo Perform group (media company specializzata nello sport e presente in più di 30 paesi, che in Italia pubblica anche il sito Goal.com) offre anche la possibilità di seguire un mese di prova gratuito, previa registrazione sul sito internet www.dazn.it. «Oggi si compie un nuovo passo nel nostro viaggio per diventare il maggiore broadcaster sportivo al mondo», ha dichiarato ieri a Milano James Rushton, ceo di Dazn, durante la presentazione dei palinsesti della piattaforma digitale del gruppo britannico. «Abbiamo creato, qui come negli altri mercati dove siamo presenti, un modo migliore e più equo per guardare lo sport, pensato per le abitudini di visualizzazione contemporanee. Di solito ci mettiamo 6-9 mesi prima di partire in un nuovo mercato. In Italia invece ci abbiamo messo 6-9 settimane, un lavoro durissimo e da pazzi». In particolare, il primo appuntamento con il grande calcio in diretta è in programma domani, quando alle ore 14 le squadre Psg e Monaco scenderanno in campo a Shenzhen (Cina) per il Trophée des Champions, la Supercoppa Francese, in quella che potrebbe essere la prima partita di Gianluigi Buffon con la squadra parigina. Per quanto riguarda invece la Serie A, il primo appuntamento sarà l’ incontro Lazio-Napoli, previsto per sabato 18 agosto alle 20.30. «Oltre alle tre partite della Serie A e a tutta la Serie B su Dazn trasmetteremo anche il rugby europeo, i più grandi match di boxe. Sempre a 9,99 euro al mese», ha aggiunto Jacopo Tonoli, chief commercial officer di Perform group. «Siamo in streaming ma ci sono anche gli accordi con Mediaset Sky e altri che annunceremo a breve. Perché anche se siamo una piattaforma internet, i nostri ascolti nel mondo arrivano al 60-70% attraverso la tv». © Riproduzione riservata.

Chessidice in viale dell’ Editoria

Italia Oggi

link

Opa di 21 Towers su Ei Towers, ok del cda sul prezzo. Il cda di Ei Towers ha giudicato, all’ unanimità, congruo il valore dell’ opa totalitaria lanciata da 2i Towers (60% F2i e 40% Mediaset) sulla società, al valore unitario di 57 euro. La decisione del board, presa ieri, è stata supportata dai pareri di Merrill Lynch e da BnpParibas per il cda e da Equita Sim per i soli consiglieri indipendenti. Amazon, dall’ Agcom multa di 300 mila euro e indagine per attività postale. L’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato con 300 mila euro di multa le società Amazon Italia Logistica, Amazon Italia Transport, Amazon Italia Service, Amazon Europe Core, Amazon EU, facenti parte del gruppo Amazon per l’ esercizio di attività postali in carenza di autorizzazione amministrativa. L’ Autorità ha riscontrato che il gruppo di Jeff Bezos svolge nel ben più esteso perimetro di attività della filiera del commercio online anche attività postali, quali la logistica e la consegna di pacchi o la gestione dei centri di recapito. Zurleni in Dazn. Giovanni Zurleni, esperto di marketing che ha lavorato nella MotoGp, poi all’ Inter per 13 anni con vari incarichi (anche dello sviluppo del brand all’ estero) e fino a poche settimane fa alla Lega B, è stato nominato vice presidente commercial&partnership della piattaforma Dazn del gruppo inglese Perform. Zurleni gestirà i diritti sulla piattaforma creando partnership strategiche e di sviluppo. Italiaonline, ricavi digitali a +7% e perdite a 7,4 mln. Italiaonline ha chiuso il primo semestre con ricavi digitali per 120,8 milioni, in crescita del 7%, sostenuti del segmento digital advertising (+26,4%). Nel complesso i ricavi consolidati ammontano a 157,4 milioni, -5,4% in parte a causa del ritardo nella pubblicazione di alcuni elenchi telefonici dovuto al processo di riorganizzazione aziendale. L’ ebitda migliora a37,9 milioni (36,1 milioni nel primo semestre 2017), con ebitda margin al 24,1% (21,7% nel 2017). Il risultato netto è negativo per 7,4 milioni rispetto al dato positivo per 6,3 milioni del primo semestre 2017, in conseguenza degli oneri legati al piano di riorganizzazione aziendale. Corriere del Ticino riorganizza i vertici. Con l’ uscita dell’ ex amministratore delegato Marcello Foa, nominato consigliere d’ amministrazione della Rai, La Fondazione del Corriere del Ticino ha ridisegnato l’ organizzazione interna che verrà proposta ai consigli d’ amministrazione competenti per l’ approvazione nel mese di settembre. Alessandro Colombi diventa direttore generale del Gruppo (carica che diventerà effettiva con la ratifica del prossimo cda della Holding del CdT); gli altri membri della direzione operativa saranno Fabio Pontiggia (direttore responsabile del Corriere del Ticino), Paride Pelli (direttore della Newsroom e dei contenuti editoriali), Matteo Pelli (direttore di TeleTicino e Radio 3i), Andrea Pizzolotto (direttore finanziario del Gruppo) e Matteo Rezzonico (direttore della Rezzonico Editore). La nuova direzione si avvarrà della consulenza di Gianluca Bonetti e Giò Rezzonico, delegati del consiglio d’ amministrazione per le questioni rispettivamente strategiche e giornalistiche. Wpp cresce in India con Madhouse. Il primo colosso pubblicitario al mondo (guidato dai due coo Mark Read e Andrew Scott), attraverso GroupM, prenderà pieno possesso dell’ agenzia indiana di mobile marketing Madhouse, come parte del più esteso piano per incrementare gli investimenti del gruppo nel paese asiatico. Il gigante pubblicitario, con sede a Londra, ha precisato che l’ accordo fornirà ai clienti di GroupM un migliorato accesso alle soluzioni mobile, prodotti pubblicitari e tecnologia di targeting. Madhouse, della quale GroupM possiede il 50% di azioni, dispone di uffici a Mumbai, Delhi e Bangalore e tra i suoi clienti annovera alcuni marchi leader indiani.

Viacom Italia, bene gli ascolti a luglio Share media complessiva al 2,6%

Italia Oggi

link

Viacom Italia festeggia un luglio positivo per ascolti. Tra dtt e satellite, sui canali Paramount, Spike, Vh1 e poi rispettivamente su Mtv, Comedy Central, Nickelodeon, infatti, sono stati contattati quasi 36 milioni di telespettatori, ottenendo una share media del 2,6% e confermandosi sesto editore in Italia nonostante la forte competizione soprattutto legata ai grandi eventi sportivi. In particolare, buoni i risultati di luglio per Paramount Channel (canale 27 del dtt), che ha registrato una media di 105 mila spettatori e una share superiore all’ 1% sul totale individui, che sale all’ 1,53% sul target delle donne 25-54enni e con una crescita annuale su quest’ ultimo del +22%. A spingere i risultati soprattutto i quattro episodi di Maigret, mini-serie inedita di film tv. Su Spike (canale 49 del dtt), il canale a target maschile, è andato in onda un evento di forte richiamo per il target di riferimento: alcuni tra i match di Bellator, il grande show americano di Mma (in inglese arti marziali miste) e Kickboxing andato in scena al Centrale del Foro Italico di Roma e trasmesso in esclusiva nazionale da Spike, hanno creato un vero e proprio appuntamento per gli appassionati dell’ Mma, raggiungendo una share dello 0,72%, che sale all’ 1,24% sugli uomini 25-54enni, con una crescita del 21% rispetto al blocco delle tre settimane precedenti. Luglio è stato anche il mese di Jovanotti: il simulcast sui canali free to air del gruppo Viacom (Vh1, Paramount Channel e Spike) di «VH1 Storytellers con Jovanotti», la produzione originale e unica di Viacom Italia, ha raggiunto 1,8 milioni di persone e ha ottenuto una share dell’ 1,25%. Bene anche i risultati del canale Super! (canale 47 del dtt) la joint-venture di De Agostini e Viacom Italia. A luglio il canale si conferma il primo canale kids del digitale terrestre sul target bambini 4-14 registrando un ascolto di 58 mila bambini e una share del 7,7%, con una crescita del 7,6% rispetto al mese di giugno. Particolarmente rilevante la prova dei prodotti Nickelodeon, tra i quali si segnala «I’ m Franky» che ha raggiunto un picco di 136 mila bambini 4-14 (12% share) e ha portato Super! a essere il 1° canale nazionale su questo specifico target durante lo slot di messa in onda. © Riproduzione riservata.

Internet, decoder e tariffe Ecco il calcio su Dazn

Libero

link

SILVIA GALBIATI Smarcata la pronuncia, per le 4 lettere più sentite nelle ultime settimane (dazon) è ora di fare i primi bilanci. DAZN, ormai soprannominato il “Netflix dello sport”, è una piattaforma (non una tv!) che trasmette tutti i suoi contenuti in streaming sia dal vivo sia on demand. Su DAZN il calcio italiano sarà presente con tutta la Serie B e soprattutto con 114 partite di Serie A in esclusiva per tutto l’ anno, ovvero il 30% del totale, mentre il resto rimarrà a Sky. La divisione tra le due piattaforme sarà in base agli orari delle partite, con l’ anticipo del sabato alle 20.30, la partita della domenica alle 12.30 e una delle 15 sempre in esclusiva su DAZN; a rotazione, ogni squadra finirà per giocare in uno degli slot riservati a DAZN o in quelli riservati a Sky. Una divisione che ha già dato i suoi primi verdetti con le prime tre giornate e i big match già assegnati. E a DAZN non è andata affatto male: la piattaforma di James Rushton è riuscita ad accaparrarsi una delle gare più attese della stagione, l’ esclusiva di Inter-Juventus alla 34esima del campionato, oltre a Lazio-Napoli alla prima giornata, Napoli-Milan alla seconda, Torino-Juve alla 16esima, Juve-Roma alla 17esima e Milan-Napoli alla 21esima. ISTRUZIONI Se il “cosa” si vedrà su DAZN è abbastanza chiaro, il “come” è da approfondire. Per accedere alla piattaforma infatti non basterà più il semplice televisore. Essendo una piattaforma di streaming bisognerà affidarsi ad altri dispositivi, ovvero smartphone e tablet oppure ricorrere a una smart tv, collegabile a internet. In alternativa è necessario di dotarsi di accessori come il Chromecast, l’ Amazon Fire tv, una smartbox o usare una console per i videogiochi. Infine, per chi potrà permetterselo, l’ alternativa è Sky Q, il nuovo box di Sky che integrerà anche l’ app di DAZN ma che richiede ben 200 euro per l’ installazione più il normale pacchetto. Con un abbonamento si potranno utilizzare fino a due dispositivi contemporaneamente, ma ogni account potrà essere associato a un totale di sei dispositivi. E i costi? L’ abbonamento base a DAZN costa 9,99 euro al mese con la possibilità di provare con il primo mese gratuito e di disdire in ogni momento. Ci sono poi tariffe da 21,99 euro per tre mesi e 59,99 euro per 9 mesi. Costi che si abbassano invece per gli abbonati a Sky che volessero aggiungere il pacchetto DAZN: Sky infatti metterà a disposizione a partire da metà agosto dei ticket a prezzi agevolati sul sito e nei punti vendita per accedere alle partite su DAZN e da settembre si potranno comprare anche via sms. I clienti Sky infatti pagheranno 7,99 il mensile e riceveranno sconti dagli 8 ai 30 euro per i pacchetti da 3 e da 9 mesi. Su Mediaset Premium, l’ intero pacchetto con DAZN (unica offerta del biscione, che non ha i diritti) invece sarà di 19.99 euro. NON SOLO PALLONE DAZN però non si limiterà al calcio italiano, ma avrà a disposizione oltre alle più grandi partite del rugby europeo (Heineken Cup) e i migliori incontri di boxe e Mma, anche alcuni campionati esteri come La Liga, la Ligue 1, la Coppa di Lega Inglese, la Coppa d’ Africa, la Copa Libertadores, la Copa Sudamericana, la UFC, la MLB, la NHL. Per dire, la prima diretta sarà sabato 4 agosto con la Supercoppa francese tra PSG e Monaco, in quella che potrebbe essere la prima partita di Gigi Buffon. Ieri nel corso del lancio della nuova piattaforma, sono stati svelati alcuni programmi di analisi, approfondimento e intrattenimento sulla Serie A che potranno contare su nomi d’ eccezione. Oltre ai padroni di casa già annunciati, la conduttrice Diletta Leotta e il super brand ambassador Paolo Maldini, tra gli opinionisti figurano Andriy Shevchenko e Luis Figo. «Inizia una nuova era per lo sport in Italia», ha commentato James Rushton, CEO di DAZN, «la nostra filosofia è: gli appassionati al primo posto». riproduzione riservata DAZN (SOLO ON LINE) Tre partite di Serie A (anticipo sabato 20.30, domenica 12.30, una partita ore 15) più tutta la Serie B: 9,90 euro al mese. SKY Tutta la Champions (la Rai avrà in chiaro la miglior partita delle italiane il mercoledì), tutta l’ E-League, 7 partite di Serie A in esclusiva. Per vedere le 3 partite di Serie A, più la B di DAZN in tv, serve avere una smart tv o il nuovo decoder SkyQ: abbonamento 7,99 euro al mese oppure 59,50 per 9 mesi. Per vedere le 3 partite Serie A più Serie B di DAZN su pc, smartphone o tablet serve l’ abbonamento a DAZN a 7,99 euro al mese oppure 59,50 euro per 9 mesi. Il costo di attivazione e installazione di SkyQ è di 200 euro. MEDIASET PREMIUM Nessuna partita in esclusiva ma stessa offerta di DAZN: 19,90.

L'articolo Rassegna Stampa del 03/08/2018 proviene da Editoria.tv.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 7936

Trending Articles